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venerdì 25 settembre 2020

Telecom Italia, scenario grafico a forte rischio

 

Telecom Italia (MI:TLIT), titolo principe nel trading e investimenti degli anni dal 1998 al 2001, sembra non trovare pace, continuando ad offrire preoccupanti segnali grafici di debolezza per il lungo periodo, soprattutto escluse alcune fiammate dovute ad annunci o rumors sugli sviluppi della rete unica. Il titolo ha rotto nei giorni scorsi un largo triangolo in formazione dai minimi del marzo scorso, avente caratteristiche di triangolo di continuazione, rottura avvenuta con la violazione di 0,36, dando così un ulteriore pessimo segnale nel medio periodo.

Il primo supporto di brevissimo si colloca a 0,34, alla cui violazione avremo un target in area 0,3320 e quindi 0,313, ultimo supporto prima di testare 0,2860 minimo realizzato nel marzo scorso. Prematuro analizzare ora un eventuale test di questo fondamentale supporto, ma posso anticipare che la sua rottura qualificata implicherebbe un drammatico obiettivo in area 0,16.

Nella situazione attuale qualsiasi idea di investimento di medio lungo periodo ritengo sia assolutamente da evitare, mentre per trading di breve respiro spesso il titolo offre spunti interessanti. Soltanto un veloce ritorno sopra area 0,38 potrebbe rimettere in discussione la fuoriuscita dal triangolo e dare nuova energia al titolo, ma per un ritorno di positività sarà soltanto il superamento di area 0,43 – 0,435 che permetterebbe una chiara inversione grafica.

lunedì 24 agosto 2020

Tlc, fonti Mef: per Gualtieri società separata della rete da parte di Tim opportuna

 

Tlc, fonti Mef: per Gualtieri società separata della rete da parte di Tim opportuna

"La costituzione di una società separata della rete da parte di Tim è un passaggio rilevante e opportuno, che il Governo auspica possa collocarsi in un percorso volto alla costituzione di una rete aggregata indipendente. Da questo punto di vista, l’interesse all’investimento in questo progetto da parte di qualificati investitori istituzionali è valutato positivamente". E' quanto ritiene il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri secondo quanto emerge da fonti del Mef. 

La Rete a banda larga dovrà essere ''indipendente, con controllo condiviso'' sostiene il ministro dell'Economia, secondo quanto riferiscono fonti del Mef. Secondo il ministro sarebbe ''poco proficuo focalizzare la discussione solo sugli assetti proprietari della nuova società della rete che dovrebbe nascere, auspicabilmente, dalla fusione tra la rete di Tim e Open Fiber''.  

''A prescindere infatti da quale sarà la quota azionaria di Tim in questa 'rete aggregata' sulla base dei processi di valutazione, in ogni caso la governance della nuova società - secondo il ministro - dovrà garantire, attraverso processi decisionali condivisi tra gli azionisti di riferimento, requisiti di indipendenza degli esponenti aziendali, presidi di controllo interno, esterno e regolatorio, l’assoluta autonomia e terzietà della gestione, la natura 'aperta' della rete, la parità di trattamento di tutti gli operatori e la realizzazione dei piani di investimento nei tempi previsti'', spiegano le fonti. 

Il dibattito politico sul tema della rete a banda larga ''dovrebbe liberarsi delle posizioni di principio e focalizzarsi su cosa si può concretamente fare oggi per migliorare lo status quo, chiaramente subottimale, e dare al Paese l'infrastruttura di cui ha bisogno'' sostiene Gualtieri, secondo quanto riferiscono fonti del Mef. 

E "il tentativo del governo nel difficile negoziato in corso è quello di assicurare la creazione di una società della 'rete a banda larga' con un forte ruolo pubblico, per realizzare la transizione rapida alla fibra, dando vita ad una infrastruttura indipendente, che assicuri quindi a tutti gli operatori di mercato l’accesso agli utenti finali in modo paritario". 

webinfo@adnkronos.com

giovedì 5 marzo 2020

Telecom: al via partnership con Google Cloud, obiettivo 1 mld di ricavi entro 2024

TIM e Google Cloud hanno firmato ieri l’accordo ufficiale che darà il via alla collaborazione tecnologica congiunta, a seguito del protocollo d'intesa (MoU) firmato a novembre 2019 tra le due società. TIM e Google Cloud lavoreranno insieme alla creazione di innovativi servizi di cloud pubblico, privato e ibrido per arricchire l’offerta di servizi tecnologici di TIM. La tlc italiana, si legge in una nota, punta a un’accelerazione nella crescita dei suoi ricavi da servizi tecnologici, con l’obbiettivo di raggiungere 1 miliardo di euro di ricavi e 0,4 miliardi di euro di ebitda entro il 2024.
“Questa partnership strategica con Google colloca TIM come punto di riferimento in Italia nel Cloud ed Edge computing, due mercati che saranno sempre più importanti con la progressiva implementazione del 5G e dell’Intelligenza Artificiale", rimarca l’Amministratore Delegato di TIM, Luigi Gubitosi, che aggiunge: "Scegliendo di unire le nostre forze con un leader tecnologico e innovativo riconosciuto a livello mondiale confermiamo il nostro impegno a promuovere e accompagnare il progresso digitale del Paese”.
In base ai nuovi accordi, le due società implementeranno iniziative congiunte di go-to-market per supportare le aziende italiane, di tutte le dimensioni e di tutti i settori, a sfruttare più rapidamente i vantaggi delle tecnologie cloud. La Pubblica Amministrazione e i servizi governativi potranno affidarsi a TIM come fornitore di infrastrutture e servizi cloud in grado di offrire controllo locale sui dati e il supporto di TIM come partner privilegiato anche per tutti i servizi professionali.
Titta Ferraro

martedì 29 ottobre 2019

Telecom giù: si stringe il cerchio su Open Fiber. Broker bullish


Anche la seduta odierna non sta riservando particolari sorprese per Telecom Italia che, dopo aver archiviato quella di ieri sulla parità, oggi si muove in territorio leggermente negativo.

Telecom Italia in rosso

Il titolo, dopo aver tentato rialzo nelle battute iniziali, ha fatto retromarcia e ha progressivamente accelerato al ribasso, presentandosi ora a ridosso dei minimi intraday a 0,5296 euro, con un calo dello 0,64% e oltre 21 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 68 milioni di pezzi.

Telecom Italia: rumor su selezione partner per acquisto Open Fiber

Telecom Italia non trova alcun sostegno nelle ultime indiscrezioni riportate oggi da Milano Finanza, secondo cui sta iniziando a stringersi il cerchio sull'operazione rete unica.
Stando a quanto risulta al quotidiano, Telecom Italia avrebbe avviato il processo di selezione del partner finanziario con cui presentare la proposta di integrazione con Open Fiber.
L'ex monopolista ha inviato un accordo di riservatezza ai potenziali interessati e tra i nomi citati dall'articoli di Milano Finanza ci sono Antin, Ardian, Allianz, Gic e Macquarie.
A detta di Milano Finanza l'obiettivo della selezione di un partner finanziario da parte di Telecom Italia sarebbe quello di evitare opposizioni da parte dell'Antitrust che potrebbe contestare al nuovo soggetto l'assegnazione delle gare sulle aree bianche vinte da Open Fiber.

Telecom Italia: Equita, importante la ricerca di un partner finanziario

Non diversa la view degli analisti di Equita SIM, secondo cui la presenza del partner finanziario e? importante per ridurre l’impegno economico di Telecom Italia e per offrire maggiore garanzia di indipendenza dell’operatore di rete.
Gli esperti difficilmente pensano che possa essere accettato dall’Antitrust in questa fase un operatore unico di rete verticalmente integrato.

Intanto anche il Governo è tornati alla carica sulle nozze tra Telecom Italia e Open Fiber, tanto che ieri a sostegno dell’operazione, si e? espresso chiaramente il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni.

Telecom: il Governo torna alla carica sulla rete Unica

L'esponente del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che si deve procedere con il progetto di costituzione della rete unica, senza farsi condizionare da pochi manager.
Secondo la SIM milanese queste parole segnalano chiaramente la volonta? politica di procedere con l’operazione, che a detta degli analisti puo? essere interessante per Telecom Italia nello schema simile a quanto realizzato in altri casi europei.
Il suddetto schema consente di beneficiare di sinergie di investimento e di minimizzare gli impatti sul leverage del gruppo, anche se rimangono da chiarire i temi relativi alla valutazione di Open Fiber e agli impegni di Telecom Italia all’allacciamento dei clienti al veicolo.
In attesa di novità Equita SIM non cambia idea sul titolo e ribadisce la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 0,62 euro.

Telecom Italia sotto la lente di Banca IMI

A puntare su Telecom Italia è anche Banca IMI che oggi ha reiterato il rating "buy", con lo stesso target price della SIM milanese, a 0,62 euro.
Gli analisti evidenziano che sembra ormai chiaro che le negoziazioni per un deal tra Telecom Italia e Open Fiber siano in corso.
Per gli esperti il tema della rete, la valutazione di Open Fiber, la regolamentazione e la governance sono aspetti chiave per l'ex monopolista.
Fonte: News Trend Online

martedì 22 gennaio 2019

A quale prezzo Telecom diventa un affare?


Momento nero per Telecom che anche oggi lascia sul terreno un pesante 5 per cento, dopo aver subito altre perdite di valore all'indomani del rilascio dei dati preliminari, il 17 gennaio, sull'esercizio 2017.
Nella nota viene rivisto il target sull'indebitamento netto corretto da 2,7 volte l'Ebitda (il vecchio margine operativo lordo) a 3,1 a causa di un calo degli utili nel 2018, fermi a 8.1 miliardi di euro.
La famigerata agenzia di rating Moody's conferma l'outlook, spiegando che il peggioramento dei conti è legato all'inaspettato incremento dei costi per aggiudicarsi le frequenze 5G, evidenziando dunque il carattere non strutturale dei calo dei ricavi.
Inoltre imperversa lo scontro tra Vivendi ed il fondo americano Elliot azionista di minoranza di Telecom, in quanto quest'ultimo accusa la società francese di essere la responsabile del crollo di Telecom,rifiutando lo scorporo della rete.
Infine al contestuale aumento dei costi si fa sempre più dura la battaglia dei prezzi in coincidenza dell'ingresso di Iliad, che erode ulteriormente i ricavi.
Nonostante ciò molti analisti giudicano i target price  precedentemente indicati come appropriati, confermando una quotazione obiettivo a 0.65 euro.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi raggiungono i valori del 2013, prospettando ulteriori aggiornamenti dei minimi sotto quota 0.44 euro.
L'indicatore di trend cci in corrispondenza di questo livello segnala una divergenza rialzista, palesando una certa difficoltà dei venditori a spingere i prezzi in basso più velocemente.
L'evoluzione discendente potrebbe proseguire puntando poi valori prossimi a 0.4140, livello giudicato eccessivamente basso da molti analisti.

Strategie operative su Telecom

Per le posizioni long: attendere la conferma del supporto a 0.4450 adesso in formazione prima di rischiare nuovi acquisti, in quanto probabilmente i corsi toccheranno valori più in basso a 0.42 euro.
A questo prezzo sarà possibile iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio, in quanto l'upside nel medio termine nasconde un valore potenziale di almeno il 15 per cento.
In alternativa risparmiando capitale, approfittare dell'elevata volatilità acquistando una call, scadenza marzo 2019, strike 0.46, monitorando l'area di supporto a 0.4140.
Per le posizioni short: poiché una eventuale vendita del titolo ai prezzi correnti appare tardiva, meglio sfruttare la volatilità attuale acquistando la stessa quantità di opzioni Call e Put strike 0.46 euro, scadenza marzo 2019, coprendo entrambi gli scenari possibili.
Fonte: News Trend Online

TIM tocca il nuovo minimo storico su incertezza rete e nuovo piano


Telecom Italia accelera al ribasso dopo il quasi -10% accumulato nelle due sedute precedenti e tocca il nuovo minimo storico a 0,4570 euro. La flessione era partita venerdì scorso in scia alla pubblicazione dei risultati preliminari 2018 (EBITDA consolidato complessivo organico nell'intorno di 8,1 miliardi di euro) e le previsioni per il 2019, entrambi deludenti.
Vivendi aveva vibratamente contestato il cda e minacciato la convocazione di una nuova assemblea in estate, ma un portavoce di TIM ha replicato che i risultati conseguiti nel 2018 sono frutto del piano e delle scelte dell'a.d. (l'ex Amos Genish ndr) voluti dal gruppo francese.
Nel fine settimana l'AgCom ha deciso di avviare una consultazione pubblica nazionale sull'analisi coordinata dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa tenendo conto del progetto di separazione legale volontaria della rete notificato da TIM lo scorso marzo (quando la compagnia era controllata da Vivendi).

L'AgCom ritiene che il progetto non cambi sostanzialmente l'attuale situazione, ovvero la posizione dominante di TIM (tranne che nel comune di Milano): la delibera dell'autorità offre a Elliott una nuova pezza d'appoggio per portare avanti la propria strategia, che prevede la vendita della rete e di altri asset (Inwit, Sparkle e Persidera, riferisce il Sole 24 Ore).
Secondo gli analisti di Jefferies la rete potrebbe da sola valere 15 miliardi di euro, contro i 9,4 miliardi di capitalizzazione di TIM.

Il cda (ora controllato da Elliott) presenterà il piano industriale 2019-2021 nella riunione del prossimo 21 febbraio convocata per l'approvazione dei dati definitivi dell'esercizio 2018. Nel piano potrebbe essere incluso un aggiornamento del progetto di separazione della rete, aggiornamento che arriverebbe quindi prima del termine di 45 giorni della consultazione AgCom.
(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)
Fonte: News Trend Online

venerdì 29 giugno 2018

Telecom sui minini da 2 anni: ecco perchè. Titolo a forte sconto


Il rimbalzo di ieri, quando la giornata si è conclusa con un progresso di circa un punto percentuale, ha avuto vita breve per Telecom Italia che oggi è tornata a perdere terreno. Il titolo ha mostrato una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib, terminando gli scambi a poca distanza dai minimi intraday, a quota 0,6356 euro, con una flessione dell'1,55%.
Bassi i volumi di scambio visto che a fine giornata sono transitate sul mercato poco più di 67 milioni di azioni, meno della metà della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a oltre 137 milioni di pezzi. 
Dai massimi di periodo segnati nella prima decade di maggio a ridosso di area 0,86/0,87 euro, Telecom Italia ha avviato un movimento discendente che non sembra conoscere sosta al momento, con le quotazioni che sono scese sui minimi da due anni, visto che gli attuali livelli di prezzo non si erano più visti dalla prima metà di luglio 2016.


Oltre alla negativa intonazione del mercato in generale, che di certo non aiuta, su Telecom Italia stanno pesando diversi fattori che inducono gli investitori a mantenere un atteggiamento di grande cautela. 
In primis c'è l'attesa per dei conti deboli, con riferimento ai numeri del secondo trimestre del gruppo, cui si aggiunga la possibile pressione competitiva legata all'arrivo di Iliad in Italia, senza dimenticare l'incertezza sulla governance.

Proprio in apertura di settimana si è tenuta una riunione del Cda di Telecom Italia, al termine della quale è stato emesso un comunicato. Da quest'ultimo è emerso il tentativo di riconciliazione delle tensioni sorte in seno al Board, tanto che nella nota diffusa lunedì l'AD Genish si è detto dispiaciuto per le parole inopportune rilasciate durante la conferenza stampa dei giorni precedenti e amplificate dai media sull'operato di alcuni membri del Cda.


Quest'ultimo, al temine della discussione di lunedì scorso, ha confermato l'unità di visione e gli obiettivi, oltre che il supporto al management. Da segnalare inoltre che il Board ha deciso di allargare da 4 a 5 membri i comitati controllo e rischi, parti correlate e remunerazione, con l'inserimento di rappresentanti di nomina Vivendi.

Dopo le indicazioni arrivate dal Cda, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di ribadire la view bullish su Telecom Italia, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 0,92 euro. 
E' ottimista anche la view di Mediobanca Securities che oggi ha confermato il rating "outperform", con un target price a 1,2 euro.

Gli analisti richiamano un report di Berenberg da cui si apprende che ad oggi Iliad avrebbe raggiunto circa 300mila clienti in Italia. 
Mediobanca crede che questa indicazione sia sensata, ma nelle prossime settimane dovrebbe ridursi l'entità delle adesioni all'operatore francese. L'arrivo di quest'ultimo secondo gli analisti non sta portando ad una guerra sui prezzi e quindi l'impatto per Telecom Italia sarà limitato, mentre sarà più forte per Wind-Tre.

Quanto al cda di lunedì scorso, secondo Mediobanca l'esito dello stesso va nella giusta direzione, perchè è nell'interesse di Telecom Italia avere una situazione stabile a livello di Borsa.
Gli analisti mantengono una view positiva sul titolo anche in ragione del fatto che scambia ad uno sconto molto forte rispetto ai competitors, nell'ordine del 30%-50% a secondo dei multipli presi in esame.
Fonte: News Trend Online

giovedì 12 aprile 2018

TIM in calo, il conflitto Vivendi-Elliott divide anche il cda


Ancora un ripiegamento di *Telecom Italia *a Piazza Affari dopo i recenti rialzi: l'azione segna un calo dell'1,19% che riporta i corsi a 84,46 euro dopo un minimo a 83,92 in pressione sui supporti di area 84,40 recentemente superati di slancio. Prese di profitto per alcuni, movimenti tecnici per altri, dopo il test in area 88,48 centesimi di un'area di resistenza che ospita a 88,90 i massimi del 7 agosto scorso e 50 centesimi circa più in alto il 38,2% del ritracciamento della discesa avviata dagli ormai lontanissimi massimi del 30 ottobre 2015 a quota 1,316 euro.
A tenere banco rimane la* partita sulla governance* del gruppo tra il controllante di fatto Vivendi poco sotto il 24% del capitale di TIM e il fondo *Elliott *che dichiara una posizione di circa il 9% del capitale della compagnia telefonica italiana e punta a liquidare la stretta francese sulla governance pur conservando le strategie di separazione della rete e il piano industriale.
Di ieri la notizia che *Cassa Depositi e Prestiti (CDP) *è salita al 4,262% del capitale di TIM confermando quanto annunciato in precedenza.


Nella compagine azionaria si segnala anche *BlackRock *che invece ha limato la propria posizione al 4,977% del capitale di Telecom (però il 2,724% è una partecipazione potenziale con azioni oggetto di prestito titoli con possibilità' di rientro non prestabilita a discrezione del prestatario o del prestatore).
Come noto *il consiglio di amministrazione di Telecom Italia si è spaccato *sulla decisione del collegio sindacale di approvare la richiesta di Elliott di proporre la propria lista alternativa per il board della compagnia telefonica all'assemblea del prossimo 24 aprile.


Il cda di TIM lunedì scorso ha infatti votato a maggioranza una bocciatura delle decisione del collegio sindacale (non si voterà dunque il 24 aprile per la lista proposta da Elliott), ma *i consiglieri indipendenti in quota Assogestioni *Borsani, Calvosa, Cornelli, Frigerio e Vivarelli si sono opposti alla decisione e l'hanno definita "un monstrum non solo sul piano processuale ma anche sul piano sostanziale in ordine al normale articolarsi dei rapporti interorganici" palesando anche la propria condivisione per la decisione del collegio in una nota che, però, è visibile soltanto sul sito di TIM e non anche nei comunicati veicolati dai meccanismi di stoccaggio autorizzati.
Proprio oggi potrebbe però essere presentato al Tribunale di Milano il ricorso di TIM contro la dibattuta integrazione voluta da Elliott e appoggiata da collegio e consiglieri in quota Assogestioni.

Secondo MF, i legali di TIM potrebbero abbandonare l'ipotesi di un ricorso d'urgenza ex art. 700 del codice di procedura civile per optare il rito ordinario al giudice civile.
(GD - www.ftaonline.com)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

Telecom Italia ha disegnato una figura ribassista


Telecom Italia ha disegnato un piccolo doppio massimo, unafigura ribassista, con lato superiore in area 0,884 euro l'11 e il 12 aprilepraticamente a contatto con il top del 7 agosto scorso a 0,889. Solo la rotturadi questa soglia permetterebbe una estensione del rialzo in atto da febbraiocon primo target a 0,916, top del maggio 2017, poi a 0,987 e 1,05.
Sotto 0,82invece rischio di test a 0,74 della media mobile a 100 giorni. In base alle comunicazioni Consob, Cdp ha il 4,262% del gruppo, mentre Blackrock è scesa dal 5,027% al 4,977%. Per Banca Imi il giudizio resta "buy" con target a 1,05 euro: secondo gli esperti di Banca Imi l'entrata di Cdp nel capitale di Telecom potrebbe favorire una fusione tra la rete di Telecom Italia e quella di Open Fiber.

La Cdp nelle prossime assemblee del 24 aprile e del 4 maggio sosterra' la posizione di Elliott.

Stm risale la china

12/04/2018 12:00
Stm (+3,32%) risale la china dopo il test a 16,55 della base del canale ribassista in cui i prezzi si muovono dai top dello scorso autunno. Il superamento della media mobile a 50 giorni, a 18,50 potrebbe anticipare la ricopertura del gap lasciato aperto il 28 marzo a 18,98 euro e un allungo fino alla resistenza a 19,22.
Discese sotto 16,55 potrebbero invece ricondurre le quotazioni sul supporto a 15,52 circa.

Snam ha completato una figura rialzista

12/04/2018 12:01
Snam ha completato il 6 aprile superando area 3,77 il testa spalle rialzista disegnato dai minimi di febbraio. Il target della figura, calcolato in base alla proiezione della sua ampiezza dal punto di rottura, si colloca a 4,10 euro circa. Resistenza intermedia a 3,92, media mobile a 100 giorni. Solo cali al di sotto di 3,70 potrebbero anticipare cali verso 3,56, minimi del 27 e 28 marzo, e poi fino in area 3,46 euro.

Correzione in atto per Biesse

12/04/2018 12:17
Biesse (+0,04%) ha esteso la correzione partita dai record del 21 marzo a 53,55 fino a 44 euro circa, cancellando i progressi dell'ultimo mese. Sebbene la tendenza di fondo sia saldamente orientata verso l'alto il movimento correttivo in atto potrebbe proseguire fino al test dei supporti determinanti a 41 circa.
La tenuta di questo sostegno potrebbe offrire la sponda per una nuova reazione che oltre 48,50 euro permetterebbe di rivedere quota 53/54.

Zuora prezza l'Ipo sopra la forchetta e raccoglie 154 milioni

12/04/2018 11:37
Zuora mercoledì ha prezzato la sua Ipo a 14 dollari per azione, sopra alla forchetta annunciata in precedenza di 11-13 dollari. La società californiana, attiva nel comparto del software enterprise, vende sul mercato 11 milioni di azioni, per una raccolta di 154 milioni e una capitalizzazione potenziale di 1,44 miliardi.
Zuora scambierà al Nyse con ticker ZUO.
(RR - www.ftaonline.com)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

mercoledì 11 aprile 2018

TELECOM ITALIA +3,0%. Nuovi top da agosto.

FATTO
Telecom Italia (TIT.MI) anche oggi è il miglior titolo telefonico europeo con un balzo del 3% che spinge la quotazione sui massimi dallo scorso agosto a 0,88 euro (+0,4% l'Eurostoxx Tlc). 

Il target fondamentale medio del consenso pubblicato da Bloomberg è fissato a 1,0 euro.

Da inizio anno, Telecom torna sui top con un guadagno del +22% (+6% il FtseMib, -5% l'Eurostoxx Tlc), sovraperformando ampiamente la borsa e il settore di appartenenza.

Il 2017 si è chiuso con una perdita del 14%. Il 2016 è andato anche peggio con un -29%. Il titolo sottoperforma il mercato da anni, ma sta recuperando velocemente rispetto al settore Tlc europeo.

EFFETTO
Graficamente, il ribasso partito dai top 2015 in area 1,30 euro è stato lento, ma continuo, fino a dimezzare le quotazioni.

Da oltre un anno i ripetuti tentativi di recupero sono stati frenati dagli ostacoli presenti intorno a 0,90 euro, area che rimane spartiacque anche quest'anno. 

Verso il basso, le importanti difese presenti intorno a 0,70-0,60 euro hanno puntellato la discesa, lasciando aperti spazi di recupero ambiziosi e sostenibili nel tempo. 

Ottimo segnale il recupero dallo spartiacque intorno a 0,75 euro. 

Telecom sovraperforma il settore tlc europeo ormai da un anno.

Operatività. L'analisi tecnica di Websim è Long da 0,80 euro. Maggiori dettagli operativi nella scheda tecnica.

Il titolo è inserito nella pagina dinamica TITOLI SEXY.

TELECOM ITALIA




www.websim.it
www.websimaction.it

martedì 10 aprile 2018

Telecom corre: Elliott sempre più forte. Buy ribadito dai broker


A Piazza Affari si mantiene alto l'interesse su Telecom Italia che, dopo il forte rialzo messo a segno la scorsa settimana, ieri ha terminato gli scambi fermandosi appena sopra la parità. Quest'oggi però il titolo è tornato al centro dello shopping, tanto da sovraperformare in maniera evidente l'indice Ftse Mib e occupare il primo posto nel paniere delle blue chips.

Telecom al top da agosto scorso con scambi frenetici

Mentre scriviamo Telecom Italia viene scambiato a 0,8794 euro, con un rialzo del 2,95% e volumi di scambio molto sostenuti, visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 185 milioni di azioni, già ben al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi.


La frenetica attività dimostra il grande interesse degli operatori per il titolo che oggi ha superato i massimi segnati a marzo, spingendosi su valori che non si vedevano più da inizio agosto dello scorso anno.

Il Cda preannuncia azione legale contro decisione dei sindaci

Telecom Italia catalizza gli acquisti all'indomani della riunione del Cda che a maggioranza e con il voto contrario dei 5 membri indipendenti di nomina Assogestioni, ha ritenuto illegittima la decisione dei sindaci di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile, preannunciando un’azione legale contro di essa.
Si apre di conseguenza una battaglia legale per i punti in votazione nell’assemblea, ma nella sostanza ieri si sono espresse in modo molto netto anche altre due società di proxy advisor, ISS e Frontis, raccomandando di votare a favore delle proposte di Elliott nella riunione assembleare del 24 aprile, con argomentazioni molto nette in merito al conflitto di interessi espresso da Vivendi in numerose passate occasioni.

Elliott sale all'8,8% di TIM e presenta il suo business plan

Sempre ieri Assogestioni ha deciso di non presentare una propria lista di minoranza per l’assemblea del 4 maggio, una decisione favorevole per il fondo Elliott che nella giornata di ieri ha fatto sapere di essere salito all'8,8% del capitale ordinario di Telecom Italia.
Nella giornata di ieri Elliott ha pubblicato una presentazione sul sito www.transformingTIM.com, in cui ha dettagliato la propria strategia per creare valore nel gruppo telefonico.


Il business plan del fondo attivista è incentrato sui punti già anticipati al mercato, ossia pieno supporto al management, nessuna ambizione di controllo su Telecom Italia, miglioramento della governance con la nomina di un CdA interamente indipendente e conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.
A ciò si aggiunga l'emersione di valore tramite cessione di una quota della rete,  tra il 75% e il 25%, e di Sparkle, tra il 25% e il 100%, con un ritorno al dividendo grazie a deleverage: cash-in dalle cessioni e possibile deconsolidamento del debito della rete.

Secondo il fondo Elliott queste iniziative farebbero emergere valore fino a 1,6 euro per ciascuna azione Telecom Italia.

La view di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM segnalano che rispetto alla loro somma delle parti di 1,15 euro, ai prezzi di mercato di Inwit e TIM Brazil, Elliott ipotizza un valore leggermente superiore per la NetCo+Sparkle e per la OpCo Domestica.
Confermata la view positiva su Telecom Italia che per la SIM milanese è da acquistare, con un prezzo obiettivo a 1,02 euro.

Bca IMI e Mediobanca apprezzano la strategia di Elliott

La stessa indicazione arriva dai colleghi di Banca IMI che fissano un target price leggermente più alto a 1,05 euro.

Dopo ieri Elliott ha fatto sapere di essere salito all'8,8% del capitale dell'ex monopolista italiano, gli analisti fanno notare che il fondo tra azioni e opzioni detiene una quota che, unitamente al sostegno del 5% di Cassa Depositi e Prestiti e quello di Assogestioni, può consentire di tenere bene testa a Vivendi in occasione dell'assemblea del 24 aprile.
Con riferimento invece alla presentazione su Telecom Italia diffusa ieri da Vivendi, Banca IMI accoglie con favore la volontà di procedere alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.


Gli analisti condividono inoltre l'indicazione del fondo secondo cui lo spin.off della rete può sbloccare un elevato valore, specie in caso di una combinazione con Open Fiber.
Una lettura che trova d'accordo anche gli analisti di Mediobanca Securities che da tempo evidenziano i benefici attesi dala separazione della rete.
Gli esperti segnalano al contempo che la conversione delle risparmio e il ritorno al dividendo sono due mosse gradite al mercato. 
In attesa di novità Mediobanca Securities mantiene una strategia bullish su Telecom Italia, con un rating "outperform" e un fair value a 1,3 euro.
Fonte: News Trend Online

venerdì 9 marzo 2018

Telecom: piace sempre più ai broker. Per Goldman Sachs ora è buy


Anche in quest'ultima seduta prima del week-end torniamo ad occuparci di Telecom Italia che è stato senza dubbio uno dei protagonisti indiscussi di questa settimana a Piazza Affari. Il titolo ha imboccato la via dei guadagni in avvio di ottava e in sole quattro sedute ha guadagnato il 13%, e sta provando anche oggi a spingersi in avanti.
Nel corso della mattinata Telecom Italia è arrivato a segnare un top intraday a 0,8436 euro, spingendosi sui massimi di agosto dello scorso anno.
In seguito però il titolo si è mosso a passo di gambero, prestando il fianco ad alcune prese di profitto, salvo poi riprendere nuovamente la via dei guadagni.

Negli ultimi minuti viene fotografato a 0,8246 euro, con un rialzo dello 0,19%. Sempre molto elevati i volumi di scambio, segno di un grande interesse del mercato, con oltre 230 milioni di azioni già transitate sul mercato, più del doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 90 milioni di pezzi.

Oggi l'incontro a Londra tra l'AD e il fondo Elliott

Telecom Italia mostra un andamento volatile oggi, nel giorno in cui è previsto il primo faccia a faccia tra l'AD del gruppo e i rappresentanti del fondo Elliott.

A darne notizia è il Messaggero, che parla di un incontro a porte chiuse, aggiungendo che tra i piani di Elliott ci sarebbe la fusione tra l'infrastruttura della rete Telecom, scorporata ma controllata dal gruppo, e Open Fiber, controllata da Cassa Depositi e Prestiti e da Enel.

Genish commenta i possibili piani del fondo

Intanto l'AD di Telecom Italia ha commentato sul Financial Times i possibili piani del fondo, dichiarando che un cambio nel board non è negli interessi degli azionisti.


Amos Genish ha detto di essere contrario ad un ipotesi di merger con Oi, un possibile obiettivo di Elliott, perché sarebbe irresponsabile e creerebbe eccessivo rischio sul gruppo.
Inoltre, secondo il manager è prematuro parlare di IPO della rete che rischierebbe di creare tensioni con i possessori di bond, sostenendo al contempo che il lavoro per migliorare i rapporti con le istituzioni, uno dei punti criticati da Elliott, è già iniziato da 8 mesi

L'analisi di Equita SIM

Agli analisti di Equita SIM sembra interessante l’apertura sulla IPO nel medio termine, che sembrava esclusa dall’intervista di de Puyfontaine ieri.
Per quanto riguarda le tempistiche, Telecom Italia dovrà convocare l’assemblea 40 giorni prima del 24 aprile ed Elliott ha 10 giorni di tempo dalla convocazione per presentare un’integrazione all’ordine del giorno, con deposito della documentazione almeno 21 giorni prima dell’assemblea.
In attesa di novità la SIM milanese non apporta alcuna modifica alla sua strategia bullish su Telecom Italia, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 1,02 euro.

Una conferma positiva da Mediobanca

Una conferma positiva per il titolo arriva da Mediobanca Securities che oggi ha reiterato il rating "outperform", con un target price a 1,3 euro.

Diversi motivi alla base della strategia bullish, quali la solidità del nuovo piano industriale di Telecom Italia, gli incontri odierni dell'AD Genish con gli investitori, la separazione della rete, l'interesse da parte del fondo Elliott e la valutazione conveniente del titolo.

Goldman Sachs promuove Telecom e passa a buy

Infine, una buona notizie per Telecom Italia è arrivata oggi da Goldman Sachs che ha deciso di rivedere il suo giudizio, con un cambio di strategia da "neutral" a "buy" e un fair value aumentato da 0,86 a 1,02 euro per le azioni ordinarie e da 0,71 a 0,89 euro per quelle della categoria di risparmio.
La banca americana ritiene che il gruppo telefonico registrerà un tasso medio annuo di crescita del free cash flow del 12% nel periodo 2019-2022, traendo benefici dal mercato della telefonia fissa in più rapida crescita in Europa, del taglio dei costi e del calo delle spese per investimenti.
Questo permetterà di bilanciare una maggiore concorrenza rappresentata non solo dalla presenza di Open Fiber, ma anche dall'imminente arrivo di Iliad in Italia.

Secondo Goldman Sachs, anche nel caso in cui quest'ultimo e Open Fiber avessero metà del successo pianificato, Telecom Italia dovrebbe valere più del doppio.
Fonte: News Trend Online

mercoledì 7 marzo 2018

TELECOM ITALIA +6,9%, amplia la sovraperformance.



FATTO
Telecom Italia (TIT.MI) si porta sui massimi dallo scorso ottobre: al momento guadagna il 6,9% a 0,78 euro (+1,5% l'Eurostoxx Tlc, oggi è il secondo miglior settore).

Il fondo Elliott lancia la sfida a Vivendi. Dettagli nel precedente articolo.

Il target fondamentale medio del consenso pubblicato da Bloomberg è fissato a 1,05 euro.

Da inizio anno, Telecom si porta a +8% (+2% il FtseMib, -5% l'Eurostoxx Tlc), sovraperformando ampiamente il settore.

Il 2017 si è chiuso con una perdita del 14%. Il 2016 è andato anche peggio con un -29%. Il titolo sottoperforma mercato e settore da anni.

EFFETTO
Graficamente, il ribasso partito dai top 2015 in area 1,30 euro è stato lento, ma continuo, fino a dimezzare le quotazioni.

Da oltre un anno i ripetuti tentativi di recupero sono stati frenati dagli ostacoli presenti intorno a 0,90 euro, area che rimane spartiacque anche quest'anno.

Verso il basso, le importanti difese presenti intorno a 0,70-0,60 euro hanno puntellato la discesa lasciando aperti spazi di recupero.

La chiusura di febbraio in recupero rappresenta la terza candela mensile di accumulo: buone premesse per un rally "sostenibile" nel tempo.

La prolungata debolezza del trend ha portato il ratio del titolo verso l'indice FtseMib (forza relativa) sulla fascia dei minimi pluriennali e questo aumenta la probabilità che, almeno in termini relativi, il titola smetta di "andare male" rispetto alla borsa italiana. Telecom sovraperforma il settore tlc europeo ormai da un anno.

Operatività. L'analisi tecnica di Websim oggi chiude per raggiungimento target il Long (da 0,67 euro). Siamo pronti a rientrare sulla forza sopra 0,8 euro. Maggiori dettagli operativi nella scheda tecnica.

Il titolo è inserito nella pagina TITOLI SEXY.

TELECOM ITALIA



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venerdì 9 febbraio 2018

Telecom I.: Equita commenta i timori dei sindacati su spin-off


Anche l'ultima seduta della settimana si è conclusa in calo per Telecom Italia che dopo il rally di mercoledì scorso già ieri aveva prestato il fianco alle prese di profitto, cedendo oltre un punto e mezzo percentuale. Non molto diversa la conclusione odierna visto che il titolo si è fermato a 0,6988 euro, con un ribasso dell'1,49% e circa 110 milioni di azioni scambiate, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 95 milioni di pezzi.
Il tema caldo per Telecom Italia resta quello della separazione della rete e non più tardi di oggi un articolo del Sole 24 Ore ha raccolto le preoccupazioni dei sindacati su questa operazione.


Gli analisti di Equita SIM parlano di un articolo interessante perché vengono formulate alcune ipotesi sul perimetro delle rispettive attività che a loro sembrano piuttosto ragionevoli, anche se non è chiara la fonte di queste ipotesi. 
Stando a quanto scrive la stampa, la società della rete potrebbe avere ricavi pari a 4,5 miliardi di euro e 1,8 miliardi di Ebitda, con circa 20.000 dipendenti.
La SIM milanese fa notare che si tratta di numeri non lontani dalle sue ipotesi che parlano di ricavi per 4 miliardi di euro e un'Ebitda di 2 miliardi.


Il sindacato teme che il progressivo passaggio alla rete in fibra renda ridondante la struttura di personale di TIM rete. La separazione legale potrebbe aumentare il focus sulle efficienze, ma gli analisti di Equita SIM pensano che questo tema sia un’opportunità rilevante per Telecom Italia, anche a prescindere dalla separazione legale.
Confermata la strategia bullish sul titolo che per gli analisti resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 1,06 euro.
Fonte: News Trend Online

giovedì 8 febbraio 2018

Telecom Italia, prossima resistenza a 0,74 euro

Tenaris, supporto critico a 12,71 euro circa

08/02/2018 11:40
Tenaris resta pericolosamente vicino alla media mobile a 100 giorni, passante a 12,71 circa. La violazione di questo supporto confermerebbe l'intonazione negativa dimostrata dal completamento il 2 febbraio del testa spalle ribassista disegnato a gennaio prospettando il test di 11,81 e di 11,05, minimo di ottobre.
Oltre 12,725, gap del 5 febbraio, possibile invece il ritorno sui massimi di gennaio a 14,65 euro.

Momento delicato per Unicredit

08/02/2018 11:44
La reazione che Unicredit (+2,52%) ha messo a segno dopo il test del supporto orizzontale a 16,48 ha ricondotto le quotazioni sui massimi di fine gennaio in area 18/18,20. Una vittoria su questo ostacolo aprirebbe spazio al ritorno sui massimi di agosto a 18,38 inviando un segnale di forza in grado di riattivare l'uptrend per target distanti dai livelli attuali in area 21.
Sotto 16,48 tali attese verrebbero negate prospettando discese verso area 16.

Telecom Italia, prossima resistenza a 0,74 euro

08/02/2018 11:34
Telecom Italia ha messo a segno una decisa reazione dal test dei minimi di novembre a 0,657. Il rimbalzo dovrà tuttavia superare a 0,74 la media mobile a 100 giorni per dimostrarsi credibile. In quel caso target a 0,769, top dell'8 gennaio, poi a 0,83, linea che scende dal top di maggio. Sotto 0,69 invece rischio di ritorno sui recenti minimi di area 0,65/66.
Supporto successivo a 0,6265, minimo del luglio 2016.

Stm ha violato la media mobile a 100 giorni

08/02/2018 11:26
Stm ha violato la media mobile a 100 giorni, ora resistenzaa 18,70 circa, confermando il segnale di debolezza derivante dalla violazionedei minimi di dicembre a 17,84. Il rischio di cali verso 17,05, base del canaleribassista disegnato dal top di novembre, e 15,54, minimo di fine settembre2017, è elevato.
Oltre 18,70 invece possibile il recupero del lato alto delcanale, a 20,50. Resistenza intermedia a 19,40 euro.

Terna ha testato un supporto rilevante

08/02/2018 11:45
Terna ha testato in area 4,57 il 50% di ritracciamento delrialzo dai minimi di novembre 2016. La tenuta di questo importante riferimentopotrebbe favorire rimbalzi verso 4,76, minimo di gennaio, e 4,918, massimo delprimo febbraio. Sotto area 4,57 invece rischio elevato di proseguimento dellacorrezione ribassista iniziata dai record di novembre con primo obiettivo a4,40, poi in area 4,28 euro.
(AM - www.ftaonline.com)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

martedì 28 novembre 2017

La dritta del giorno 27 novembre: Telecom Italia

Amici e Colleghi,
sul grafico settimanale (non giornaliero) di Telecom Italia (TIT) si è formato il pattern rialzista che tanto piace a Larry Williams e che trovate spiegato a pag. 33 del suo ultimo libro tradotto in italiano (leggi).
Per gli appassionati di candele giapponesi, invece, si tratta di un ENGULFING (rialzista) da manuale (per scoprire questo “affascinante” metodo di trading, questo libro scritto da Gregory Morris non è male!).


Mi aspetto che possa fare un bel rally ma lo scoglio segnalato nel grafico (poco sotto 0,9€) non credo proprio che verrà superato !
Il prezzo preciso che inserirò per l’acquisto lo potete leggere nella rubrica Portafoglio di Medio.

Oggi alle 8,00 ho spedito il solito .PDF a tutti gli iscritti alla mailing list. All’interno segnalerò un titolo che potrebbe prendere una bella bastonata!

Franco Meglioli
www.megliolitrading.it
Autore: Franco Meglioli

giovedì 23 novembre 2017

TELECOM ITALIA +1,7%, settimana di assestamento.

FATTO
Telecom Italia (TIT.MI) abbozza una settimana di assestamento: ora scambia a 0,6940 euro, +1,7% (-0,4% l'Eurostoxx Tlc).

Mediobanca, Banca Imi e RBC C.M. oggi ratificano i suggerimenti d'acquisto sul titolo con target rispettivamente 1,30 euro, 1,25 euro e 1,11 euro. Il consensus Bloomberg ha un target fondamentale medio a 1,05 euro.

Da inizio 2017, la performance è deludente: ad oggi -17% (+16% il Ftsemib, -6% l'Eurostoxx Tlc), pur essendo passata per un +9% lo scorso maggio.

Il 2016 era terminato in perdita del 29%.

EFFETTO
Graficamente, il ribasso partito dai top dell'autunno 2015 in area 1,30 euro è stato lento, ma continuo fino a dimezzare le quotazioni.

Da oltre un anno a questa parte i tentativi di recupero sono stati fermati dagli ostacoli presenti intorno a 0,90 euro, area che rimarrà spartiacque anche per il prossimo anno. 

I decisi ribassi degli ultimi 4 mesi hanno deteriorato il quadro di breve, allontanando in termini di tempo le possibilità di recupero. 

Tuttavia, le difese presenti intorno a 0,65-0,60 euro per ora puntellano i prezzi e lasciano aperti spazi di recupero.

La prolungata debolezza del titolo ha riportato il ratio verso il FtseMib sulla fascia dei minimi pluriennali: questo aumenta le possibilità che, almeno in termini relativi, il titola smetta di sottoperformare.

Operatività. L'analisi tecnica di Websim è nuovamente Long da 0,65 euro. Maggiori dettagli operativi nella scheda tecnica.

TELECOM ITALIA



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