Anche in quest'ultima seduta prima del week-end torniamo ad occuparci di Telecom Italia che è stato senza dubbio uno dei protagonisti indiscussi di questa settimana a Piazza Affari. Il titolo ha imboccato la via dei guadagni in avvio di ottava e in sole quattro sedute ha guadagnato il 13%, e sta provando anche oggi a spingersi in avanti.
Nel corso della mattinata Telecom Italia è arrivato a segnare un top intraday a 0,8436 euro, spingendosi sui massimi di agosto dello scorso anno.
In seguito però il titolo si è mosso a passo di gambero, prestando il fianco ad alcune prese di profitto, salvo poi riprendere nuovamente la via dei guadagni.
Negli ultimi minuti viene fotografato a 0,8246 euro, con un rialzo dello 0,19%. Sempre molto elevati i volumi di scambio, segno di un grande interesse del mercato, con oltre 230 milioni di azioni già transitate sul mercato, più del doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 90 milioni di pezzi.
Oggi l'incontro a Londra tra l'AD e il fondo Elliott
Telecom Italia mostra un andamento volatile oggi, nel giorno in cui è previsto il primo faccia a faccia tra l'AD del gruppo e i rappresentanti del fondo Elliott.
A darne notizia è il Messaggero, che parla di un incontro a porte chiuse, aggiungendo che tra i piani di Elliott ci sarebbe la fusione tra l'infrastruttura della rete Telecom, scorporata ma controllata dal gruppo, e Open Fiber, controllata da Cassa Depositi e Prestiti e da Enel.
Genish commenta i possibili piani del fondo
Intanto l'AD di Telecom Italia ha commentato sul Financial Times i possibili piani del fondo, dichiarando che un cambio nel board non è negli interessi degli azionisti.
Amos Genish ha detto di essere contrario ad un ipotesi di merger con Oi, un possibile obiettivo di Elliott, perché sarebbe irresponsabile e creerebbe eccessivo rischio sul gruppo.
Inoltre, secondo il manager è prematuro parlare di IPO della rete che rischierebbe di creare tensioni con i possessori di bond, sostenendo al contempo che il lavoro per migliorare i rapporti con le istituzioni, uno dei punti criticati da Elliott, è già iniziato da 8 mesi
L'analisi di Equita SIM
Agli analisti di Equita SIM sembra interessante l’apertura sulla IPO nel medio termine, che sembrava esclusa dall’intervista di de Puyfontaine ieri.
Per quanto riguarda le tempistiche, Telecom Italia dovrà convocare l’assemblea 40 giorni prima del 24 aprile ed Elliott ha 10 giorni di tempo dalla convocazione per presentare un’integrazione all’ordine del giorno, con deposito della documentazione almeno 21 giorni prima dell’assemblea.
In attesa di novità la SIM milanese non apporta alcuna modifica alla sua strategia bullish su Telecom Italia, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 1,02 euro.
Una conferma positiva da Mediobanca
Una conferma positiva per il titolo arriva da Mediobanca Securities che oggi ha reiterato il rating "outperform", con un target price a 1,3 euro.
Diversi motivi alla base della strategia bullish, quali la solidità del nuovo piano industriale di Telecom Italia, gli incontri odierni dell'AD Genish con gli investitori, la separazione della rete, l'interesse da parte del fondo Elliott e la valutazione conveniente del titolo.
Goldman Sachs promuove Telecom e passa a buy
Infine, una buona notizie per Telecom Italia è arrivata oggi da Goldman Sachs che ha deciso di rivedere il suo giudizio, con un cambio di strategia da "neutral" a "buy" e un fair value aumentato da 0,86 a 1,02 euro per le azioni ordinarie e da 0,71 a 0,89 euro per quelle della categoria di risparmio.
La banca americana ritiene che il gruppo telefonico registrerà un tasso medio annuo di crescita del free cash flow del 12% nel periodo 2019-2022, traendo benefici dal mercato della telefonia fissa in più rapida crescita in Europa, del taglio dei costi e del calo delle spese per investimenti.
Questo permetterà di bilanciare una maggiore concorrenza rappresentata non solo dalla presenza di Open Fiber, ma anche dall'imminente arrivo di Iliad in Italia.
Secondo Goldman Sachs, anche nel caso in cui quest'ultimo e Open Fiber avessero metà del successo pianificato, Telecom Italia dovrebbe valere più del doppio.
Fonte: News
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