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giovedì 23 settembre 2021

Via libera della Consob all'Opa di Generali su Cattolica. Si parte il 4 ottobre

 Annalisa Lospinuso

Via libera della Consob all'Opa di Generali su Cattolica. Si parte il 4 ottobre
Via libera della Consob all'Opa di Generali su Cattolica. Si parte il 4 ottobre

La compagnia del Leone riconoscerà a ciascun azionista il prezzo di 6,75 euro per azione. Il mercato premia l'operazione con un rialzo dell'1 per cento del titolo

Al via ufficialmente la scalata di Generali su Cattolica Assicurazioni. La Consob ha approvato l’Offerta pubblica di acquisto totalitaria del Leone di Trieste sulla compagnia assicurativa veronese, dopo il via libera di venerdì scorso dell’Ivass.

I TERMINI DELL'OPA

Si parte lunedì 4 ottobre e il periodo di adesione finirà il 29 ottobre, salvo proroghe. Al termine dell’Opa verrà effettuato il pagamento delle azioni, il quinto giorno di borsa aperta successivo alla chiusura del periodo di adesione, quindi il 5 novembre. Generali riconoscerà a ciascun azionista un prezzo di 6,75 euro per azione (cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti dall'Emittente).

DELISTING DI CATTOLICA

Il lancio dell’Opa totalitaria di Generali su Cattolica, avvenuto lo scorso 31 maggio, è la naturale conseguenza di un piano iniziato con l’acquisizione del 24 per cento della compagnia venera in aumento di capitale. La compagnia assicurativa di Trieste intende acquisire l’intero capitale sociale di Cattolica (o almeno una partecipazione pari al 66,67 per cento del capitale sociale con diritto di voto) oppure almeno il 50 per cento più una azione e conseguire la revoca delle relative azioni dalla quotazione in Borsa.

GLI OBIETTIVI DELL'OPA

Come ha ricordato Generali in occasione del lancio, l’obiettivo è di consolidare la sua posizione nel mercato assicurativo italiano, “in coerenza con le linee guida del Piano Strategico di Generali 2021”. In quest’ottica, “l’acquisizione di Cattolica permetterebbe di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita”.

BILANCIO DI CATTOLICA

Cattolica Assicurazioni ha chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto di 107 milioni di euro e una raccolta premi in crescita del 21,7 per cento con un buon mix solvency ratio stabile a 197 per cento. La raccolta complessiva è stata di 2,6 miliardi di euro di incremento, sia nel lavoro diretto premi danni sia nel ramo vita. Le unit linked rappresentano il 50 per cento della nuova produzione. La guidance del risultato operativo di fine anno rimane confermata in un range tra 265 e 290 milioni di euro.

REAZIONE DI MERCATO

Buona la reazione del mercato sul titolo Generali, che ha aperto in gap up con un balzo di circa l'1 per cento. Il titolo in mattinata è scambiato a 18,16 euro. Timido l'impatto su Cattolica Assicurazioni, in frazionale rialzo, a 7,20 euro per azione.

http://www.financialounge.com/

mercoledì 21 novembre 2018

Generali senza brio dopo il piano. Broker bullish, ma non tutti


Chiusura positiva oggi per Generali che, dopo aver ceduto poco più del 2% ieri, è riuscito a dare vita ad un recupero, pur mostrando minore brillantezza rispetto all'indice di riferimento. Il titolo ha terminato gli scambi a 14,285 euro, con un progresso dello 0,88%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 14,515 euro.
Vivaci i volumi di scambio visto che a fine sessione sono transitate sul mercato circa 7,5 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5,3 milioni di pezzi. 
L'attenzione su Generali è stata catalizzata oggi dalla presentazione del nuovo piano industriale per il 2018-2021.

Quanto ai principali target dello stesso, l'obiettivo del gruppo è di realizzare una crescita dell'utile per azione ad un tasso annuo composto in un range compreso tra il 6% e l'8%, con un incremento del 15/25% nei mercati assicurativi ad alto potenziale come quelli asiatici e del Sud America.

Da segnalare che la compagnia triestina svilupperà una piattaforma globale di asset management da cui dovrà arrivare un tasso medio annuo composto di crescita tra il 15% e il 20% sul fronte degli utili. 
Tra gli obiettivi del piano compare anche l'ottimizzazione finanziaria con una generazione di cassa indicata oltre i 10,5 miliardi di euro a fine piano.

Generali destinerà circa un miliardo di euro agli investimenti per supportare iniziative strategiche interne. 
Quanto al debito, l'obiettivo è di ridurlo nell'arco del piano tra 1,5 e 2 miliardi di euro, con implicazioni positive anche sul costo dello stesso, considerando che si ipotizza una riduzione annua tra 70 e 140 milioni di euro della spesa per interessi lordi.

Quanto al payout da dividendi, il business plan parla di una forchetta tra il 55% e il 65% nel periodo 2019-2021, mentre il ritorno medio sull'equity per gli azionisti è visto al di sopra dell'11,5%. 
Nel corso dell'Investor Day di oggi il group CEO Philippe Donnet ha spiegato che saranno destinati tra 4,5 e 5 miliardi di euro di liquidità per dare dividendi agli azionisti e tra 1,5 e 2 miliardi per un deleveraging.

Ulteriori 3-4 miliardi saranno utilizzati per investimenti nella crescita organica e nel caso per l'M&A se saranno individuate attività giuste per il gruppo, precisando però che al momento non si sta pianificando alcuna attività di crescita per linee esterne. 
Tra le priorità del nuovo piano Generali indica la volontà di rafforzare la leadership in Europa, in particolare in Italia e in Germania, e di proseguire il turnaround in Francia.


Il mercato ha accolto il nuovo piano senza particolare brio, mentre le banche d'affari hanno espresso giudizi positivi, pur suggerendo strategie differenti per il titolo. 

Equita SIM definisce migliori delle attese i target del business plan, spiegando che una partenza della differenza dipende dalla riduzione del livello di debito.

Le indicazioni fornite da Generali sostengono secondo gli analisti la visibilità sulla politica di dividendo, con un dividend yield che dal 6%/6,5% di quest'anno si avvicinerebbe all'8% nel 2021. 
La SIM milanese però preferisce non sbilanciarsi sul titolo, ribadendo la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 17 euro.

Cauti anche i colleghi di Mediobanca Securities che su Generali mantengono fermo il rating "neutral", con un target price a 16,8 euro.

Gli analisti spiegano che l'unico dato che ha battuto le loro stime e quelle del consensus è l'utile per azione, aggiungendo che per il resto non sono arrivate altre sorprese dal piano.

Bullish invece la strategia di Banca Akros che consiglia di accumulare il titolo in portafoglio, con un fair value a 16,5 euro.
Gli analisti affermano che i nuovi target del piano sembrano migliori delle loro attese e del consensus sul fronte degli utili, mentre il pay-out è in linea con le aspettative, al pari della generazione del capitale attesa. 
Banca Akros stima che la cedola relativa all'esercizio in corso sia di 0,9 euro per poi salire a 0,92 euro nel 2019, rispetto agli 0,85 euro pagati quest'anno con riferimento al bilancio 2017.


Più ottimistiche invece le previsioni di Banca IMI che per il 2019 e il 2020 si aspetta un dividendo rispettivamente di 1 e di 1,05 euro, con un pay-out quindi intorno al 60%, rispetto al range indicato da Generali pari a 55%-65%. 
Anche Banca IMI punta sul titolo, suggerendo di aggiungerlo in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 16,8 euro.


Infine, è buy la strategia di Jefferies che ha un target price più alto a 18 euro, confermato sulla scia dei target del piano industriale, definiti superiori alle attese, con particolare riferimento all'utile per azione.   
Fonte: News Trend Online

martedì 20 marzo 2018

Generali Assicurazioni accelera sulla scia dei conti 2017

Assicurazioni Generali da inizio anno guadagna circa il 3,5%* in linea con il FTSE MIB. Dal minimo del 5 marzo invece il titolo ha sovraperformato il listino tricolore.
Tra le ragioni principali che hanno spinto i prezzi ricordiamo: l’avanzamento del piano di dismissioni degli asset no core, i buoni risultati 2017 archiviati settimana scorsa e le indiscrezioni su una possibile collaborazione con Poste Italiane.
Più nel dettaglio, Generali archivia l’anno con risultato operativo record di 4,9 miliardi*di euro, in crescita del 2,3%*. L’utile netto è in crescita oltre le attese a 2,1 miliardi*, +1,4% a/a* e oltre le attese degli analisti. Il management ha proposto inoltre un dividendo più generoso e confermato le stime per il 2018, impegnandosi a rispettare il piano industriale.

A tal proposito l’AD Philippe Donnet ha ricordato che il prossimo piano strategico sarà presentato il prossimo 21 novembre. Sul fronte dismissioni asset no core, il numero uno del gruppo ha sottolineato che il target di 1 miliardo* di proventi sarà probabilmente superato. In questo quadro la compagnia deciderà a breve se tenere o cedere Leben, per la quale sarebbero arrivate due offerte d'acquisto.
L’AD inoltre ha aperto alla possibile partnership commerciale con Poste Italiane. L’accordo con il gruppo romano potrebbe interessare, anche se Philippe Donnet ha sottolineato che al momento ci sono solo dei contatti e non degli sviluppi concreti. Da un punto di vista fondamentale ricordiamo che di 31 analisti che seguono il titolo, 13 hanno raccomandazione buy e 13 sono hold.

Solo 5 analisti consigliano di vendere*. Il target price medio è a 16,56 euro* con un rendimento potenziale del 5%*. Sui multipli Generali risulta in linea con i peer sia su P/Book Value che P/E 2018.
*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P. "Investire in Materie prime" di Maurizio Mazziero, Hoepli

Analisi tecnica

Autore: Vontobel 

giovedì 9 novembre 2017

Generali: utile netto 9 mesi a 1,463 mld, premi stabili

Milano, 9 nov. (askanews) - Il gruppo Generali ha chiuso i primi 9 mesi del 2017 con un utile netto di 1,463 miliardi di euro, in calo del -9,9% rispetto allo stesso periodo del 2016 principalmente per via della cessioni delle attività olandesi, che hanno determinato -253 milioni di minusvalenze. L'utile ante cessione delle attività olandesi cresce invece del 7,2% a 1,9 miliardi. L'utile è in linea con il consensus degli analisti, la cui stima era di 1,427 miliardi.
Il risultato operativo è stabile a 3,6 miliardi. Stabili anche i premi, a oltre 51,6 miliardi.
 Nel periodo, il Combined Ratio si è attestato a 93% (+0,7 punti percentuali). Il RoE operativo annualizzato è risultato pari a 13,2% (-0,4 p.p.) in linea col target (superiore al 13%).
Stabili i premi a oltre 51,6 miliardi: in crescita nel ramo Danni (+1,4% a 15,572 mld), mentre il Vita, con 36,067 miliardi di euro di premi, ha registrato nei 9 mesi una lieve flessione (-0,7%). La raccolta netta Vita si è attestata a oltre 8,2 miliardi.
Si è lteriormente rafforzata la posizione di capitale, con il Regulatory Solvency Ratio a 195% e l'Economic Solvency Ratio a 215%.
"I risultati dei primi nove mesi - ha commentato il Cfo del gruppo, Luigi Lubelli - confermano l'ottimo andamento della nostra performance. Il business continua a crescere grazie all'esecuzione della nostra strategia determinando: l'aumento dei premi Danni, in particolare nel ramo Auto; la significativa raccolta netta del Vita, ai vertici in Europa a 8,2 miliardi, grazie principalmente ai prodotti Unit-linked e Protection; il forte aumento negli asset under management di terzi, superiore al 13%. La ricerca continua dell'eccellenza tecnica è evidenziata dall'ottimo Combined Ratio, nonostante l'aumento dei sinistri catastrofali, e dalla notevole crescita della marginalità della nuova produzione Vita. La riduzione dei costi, le minori svalutazioni e la diminuzione del costo del debito finanziario completano il quadro della nostra performance del periodo. L'utile netto al lordo delle attività operative cessate cresce del 7,2% e sottolinea il solido livello della nostra redditività ricorrente".

mercoledì 17 maggio 2017

Generali si prepara al rialzo dei tassi, nuove strategie per il rilancio

Nuove strategie per fronteggiare le sfide del nuovo scenario globale entro il 2020. Questo l’obiettivo su cui poggiano i nuovi piani di Generali Assicurazioni, delineati in concomitanza con la diffusione dei risultati del primo trimestre 2017.

 

COMMENTO MACRO

I primi tre mesi dell’anno hanno visto gli utili calare del 9%* a 535 milioni*, un risultato mal digerito dal mercato, se confrontato con le previsioni degli analisti che erano posizionati su un calo minore a 603,4 milioni*. Dinamica su cui hanno pesato l’aumento della fiscalità (passata dal 28,5%* al 30,7%*) e la svalutazione per 42 milioni della partecipazione riferita ad Alitalia. Per tamponare le ricadute di questi elementi e quelle potenziali che potrebbero arrivare in caso di rialzo generalizzato dei tassi d’interesse, il gruppo assicurativo ha varato una nuova strategia indirizzata soprattutto al settore del risparmio gestito, con l’intento dichiarato di accrescere le proprie competenze di investimento.

Secondo le stime dell’amministratore delegato Philippe Donnet la divisione dovrebbe contribuire per 150 milioni di euro* l’anno all’utile netto di gruppo. Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore della Mifid 2 gli analisti ritengono che questa strategia possa arrecare beneficio ai conti dell’azienda triestina, in quanto si allinea alla recente tendenza di molti intermediari finanziari per recuperare i margini operativi. In tal senso il management ha previsto anche una riduzione del 16%* del rapporto fra costi e ricavi entro il 2020. In questo quadro il titolo in Borsa si muove fra i 14 e i 15 euro* da inizio anno, tentando di raggiungere il prezzo obiettivo medio calcolato da Bloomberg ad oggi collocato a 15,26 euro*.

Al momento la maggioranza degli esperti è posizionata sul mantenimento del titolo in portafoglio. L’atteggiamento conservativo è dovuto alla cautela mostrata nelle valutazioni delle possibili ricadute che un rialzo dei tassi d’interesse potrebbe avere sui conti del settore assicurativo.

*FONTE DATI:BLOOMBERG, FONTI SOCIETARIE


ANALISI TECNICA




Performance da inizio 2016

Dopo la diffusione dei conti trimestrali Generali è tornata sotto 15 euro per azione, livello che ostacola la via del rialzo al titolo già dal febbraio scorso. Lo spunto operativo che ha portato il prezzo dai minimi 2017 a 13,21 euro potrebbe ora subire una pausa di riflessione, con le quotazioni che potrebbero prendere la strada verso i 14,38 euro, area dove si andrebbe a chiudere il gap rialzista lasciato in eredità lo scorso 24 aprile. L’area fra quest’ultimo livello e i 14 euro potrebbe essere interessante per valutare nuovi ingressi long, con target che sarebbero posizionati a 15,45 e 16 euro. Chiusure sotto i 13,8 euro potrebbero invece generare segnali di deterioramento del quadro grafico di medio termine, con possibilità di ritorno del titolo sui supporti di area 13,4 euro. 



Performance a 5 anni

ULTIMO PREZZOMEDIA MOBILE 5 GIORNI MEDIA MOBILE 50 GIORNI RSI 14 GIORNI VAR. % 5 ANNI
14,84
 15,10 14,4551,1666,93

Covered Warrant

Autore: Vontobel Certificati

giovedì 23 febbraio 2017

Generali si concentra sulla Cina

Assicurativi sottotono a Piazza Affari durante i primi scambi. L'indice di settore Ftse Italia All-Share Insurance cede lo 0,07% nonostante il recupero Generali *(+0,07%). Pesano *Cattolica *(-0,58%) e *Unipolsai *(-0,10%). 
In rosso anche *Vittoria Assicurazioni *(-1,61%), che ieri a mercato chiuso ha pubblicato i dati sui premi del 2016 che sono calati dell'1,3% a 1,27 miliardi di euro circa a causa, come tipico del comparto in questa fase, della flessione del 13,2% dei premi dei Rami Vita (189,5 mln).

Bene invece *Unipol
 (+0,95%).
Da segnalare l'intervista di stamane de Il Sole 24 Ore al nuovo ceo Global Bunsiness Lines & International di Generali *ed ex ceo di Axa in Italia *Frédéric de Courtois. Il manager ha confermato una *revisione del perimetro geografico *delle attività con il passaggio da 60 a circa 25 Paesi dove il Leone di Trieste rimarrà in attività.
La crescita in questi nuovi mercati "core" sarà sostenuta da circa un miliardo di euro ricavato dalle cessioni. Le attività estere di Generali restano comunque una risorsa di chiave e pesano per il 66% dei premi e il 60% del risultato operativo, ma, nonostante la concentrazione geografica, afferma de Courtois "in prospettiva peseranno sempre di più".
Il manager non ha precisato da quali mercati intenda uscire Generali, ma ha confermato la forte concentrazione sulla Cina, con la partnership con Cnpc, e per l'Argentina e il Brasile dove di recente sono state siglate partnership con Bng e Tim Brasil. Generali non rinuncerà neanche a India, Vietnam e Indonesia.
(GD)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

giovedì 16 febbraio 2017

Generali prova a difendersi da Intesa. Le idee degli analisti


Dopo due sedute consecutive al rialzo il semaforo si è acceso sul rosso oggi anche su Generali che ha perso terreno, mostrando una maggiore debolezza relativa rispetto al mercato. Archiviata la giornata di ieri con un progresso di oltre un punto e mezzo percentuale, Generali quest'oggi ha provato a spingersi ina vanti, ma dopo aver segnato un massimo intraday a 15,16 euro, si è mosso a passo di gambero, per poi chiudere le contrattazioni sui minimi di giornata.
Il titolo si è fermato a 14,73 euro, con una flessione del'1,87% e oltre 10 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 12 milioni di pezzi.

Intesa Sanpaolo non ha alcuna deadline sul dossier Generali

Quest'oggi al termine del Comitato esecutivo dell'Abi, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato che non c'è alcuna novità sul dossier Generali, aggiungendo che la banca non si è posta alcuna deadline per valutare l'operazione.


A quanti hanno segnalato che il mercato non può essere lasciato a lungo nell'incertezza, Gros-Pietro ha risposto che non vi è alcuna incertezza perchè non c'è nessuna operazione.

Generali: allo studio azioni per rafforzare le difese?

Intanto nel pomeriggio di oggi si è riunito il Cda della compagnia triestina che potrebbe anche discutere di azioni più incisive da adottare per rafforzare le difese.
Al momento viene attribuita una scarsa probabilità ad un aumento di capitale o ad un'acquisizione last minute, mentre non è da escludere che il Board possa decidere di accelerare sull'esecuzione del piano industriale di Generali. Quest'ultimo infatti contempla l'uscita del gruppo da 15 mercati esteri considerati con scarso appeal, permettendo così di recuperare 1 miliardo di euro in attesa di una mossa da parte di Intesa Sanpaolo.

La view di Bca Akros e di Equita SIM

Secondo glia analisti di Banca Akros generali dovrebbe aumentare il suo capitale per affrontare un'acquisizione che cambia le regole del gioco.

In questa direzione per gli esperti sembra più fattibile un'ulteriore riduzione, mentre è probabile la cessione del 51% di Banca Generali in questa fase, mentre un'acquisizione nel settore del risparmio gestire potrebbe consentire di colmare il gap con Allianz ed Axa nel settore assicurativo.

In attesa di novità Banca Akros mantiene una view positiva su Generali, rinnovando l'invito ad accumulare il titolo in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 17 euro.
Anche per Equita SIM appare improbabile una cessione di Banca Generali, diversamente da quanto indicato dal Sole 24 Ore, secondo cui un'operazione di questo tipo potrebbe essere un modo che consenta a Generali di raccogliere munizioni per la sua strategia difensiva.


Per la SIM milanese però ci sono scarse chance di assistere ad una cessione di Banca Generali in primis perchè questo è un asset di valore e in secondo luogo perchè valendo un multiplo del patrimonio netto, l'acquirente dovrebbe digerire un costo di avviamento di oltre 2 miliardi di euro.
Gli analisti credono che il rialzo messo a segno ieri da Generali sia da ricondurre ad alcune ipotesi, quali ad esempio una fusione del gruppo in chiave difensiva con la compagnia tristina che vedrebbe la sua capitalizzazione di mercato aumentare a 1,4 miliardi di euro.

Un'altra ipotesi è quella di un'aggregazione con Banca Fideuram, ovviamente in caso di deal Intesa-Generali. 
Non cambia nel frattempo la strategia suggerita da Equita SIM sul titolo assicurativo che resta da comprare con un fair value a 19 euro.  
 
Fonte: News Trend Online

martedì 14 febbraio 2017

Generali sale ancora. I rumors sulle mosse di Intesa


Anche la seduta odierna si è conclusa in rialzo per Generali che, dopo aver guadagnato oltre due punti e mezzo percentuali ieri, si è spinto in avanti anche oggi. Il titolo è stato fotografato al close a 15,01 euro, con un rialzo dell'1,62% e oltre 10 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 12 milioni di pezzi.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Intesa Sanpaolo starebbe sondando i propri azionisti e quelli di Generali per verificare l’apprezzamento per una eventuale combinazione delle due realtà.
Il gruppo bancario starebbe anche sondando il mercato per verificare la presenza di eventuali compratori per gli asset della compagnia triestina ritenuti non strategici e che saranno venduti a valle del deal.
Gli analisti di Equita SIM scrivono che sembrano pertanto proseguire le attività propedeutiche alla presentazione dell’offerta che, secondo la stampa, potrebbe essere annunciata entro fine mese.
In attesa di novità la SIM milanese conferma una view positiva su Generali con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 19 euro, mentre è più cauta su Intesa Sanpaolo con un rating "hold" e un target price a 2,9 euro. 
Fonte: News Trend Online

martedì 27 dicembre 2016

Generali Assicurazioni: analisi tecnica della giornata

Generali Assicurazioni risulta tuttora impegnato nel tentativo di rimonta che ha preso le mosse dal minimo di fine ottobre (11.03 euro). Il titolo ha recuperato terreno risalendo fin sopra la prima resistenza a 14 euro, gettando le basi per andare ad attaccare il successivo ostacolo posizionato a 14.97 euro.
Oltre tale livello (in chiusura di seduta) lo scenario di medio termine subirebbe un netto miglioramento, a quel punto si farebbero concrete le possibilità di un allungo fino a 15.47 e 15.77 euro (3° target area 16.30 euro). Sotto quota 14 euro (in chiusura di seduta) al contrario il ribasso avrebbe campo aperto per procedere verso i 13.50 euro in prima battuta.

Attenzione alle prese di profitto. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 28%; mentre in 12 mesi ha ceduto il 15%, il 16% in 3 anni; +25% in 5 anni (dal 2000 ad oggi -45%).

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA).
Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
I risultati del terzo trimestre di Generali Assicurazioni confermano la solidità del modello di business del gruppo.

Prosegue infatti, in un contesto di mercato ancora difficile, la gestione disciplinata nella raccolta Vita, tesa a privilegiare la qualità e la profittabilità, e aumenta la raccolta Danni, che consente di progredire in un segmento con ottimi livelli di redditività. Con questa raccolta migliorano ulteriormente le performance tecniche, in particolare nel terzo trimestre che evidenzia un risultato operativo e un utile in aumento, nonostante gli andamenti finanziari scontino un rallentamento determinato dalla programmata riduzione dei profitti di realizzo, dalla persistente volatilità dei mercati e dal perdurare dei bassi tassi di interesse.

La redditività operativa annualizzata, che riflette il rallentamento registrato nell’ultimo trimestre del 2015, sarà a fine anno in linea con i target di piano. La solidità di questi risultati trova ulteriore conferma nella posizione di capitale del Gruppo, che si mantiene a ottimi livelli nonostante il contesto economico sfidante.
Autore: Pasquale Ferraro Fonte: News Trend Online

venerdì 16 dicembre 2016

Generali: analisti divisi su cessione degli asset francesi


Rialzo sostenuto questa mattina a Piazza Affari per il titolo Generali, spintosi nella prima fase delle contrattazioni fin verso l'area dei 15 euro grazie a nuove indiscrezioni di stampa su una possibile cessione degli asset francesi del gruppo ai tedeschi di Allianz. 
Le azioni della società assicurativa triestina, dopo aver raggiunto un massimo intraday a 14,91 euro, passano di mano in prossimita del giro di boa delle 12:30 a 14,56 euro, in rialzo del 2,75% e con volumi di scambio del tutto fuori media: già oltre 16 milioni i pezzi scambiati, che si confrontano con una media degli scambi giornalieri negli ultimi tre mesi pari a circa 11 milioni di pezzi.

Generali France è in vendita?

Questa mattina, l'agenzia Bloomberg ha rivelato, a conferma delle voci circolate negli ultimi giorni, che sarebbero già in corso discussioni tra i vertici di Generali e la compagnia assicurativa tedesca Allianz per la cessione di Generali France.
La dismissione degli asset francesi del gruppo, che costituiscono il 15% dei premi contabilizzati lordi di Generali, potrebbe essere secondo alcune voci l'anticamera per una prossima fusione tra la compagnia triestina e i francesi di Axa. 
Stando alle fonti citate da Bloomberg, negli uffici di Allianz ci sarebbe comunque una certa cautela sulla fattibilità dell'operazione, che potrebbe non ottenere l'approvazione dei regolatori (Allianz è già attualmente il quarto operatore francese nel ramo danni e l'ottavo in quello vita).
In ogni caso, il CEO Oliver Baete avrà tempo fino a fine anno per spendere i 2,5 miliardi destinati dal budget di Allianz a piani di acquisizione, prima di essere costretto a mettere in calendario un programma di riacquisto di azioni proprie.

Il giudizio degli analisti

Nel confermare questa mattina il rating outperform su Generali (target price a 15,50 euro), gli esperti di Mediobanca Securities esprimono una certa sorpresa sulle voci di una dismissione di Generali France, che considerano in contrasto con i segnali inviati al mercato in occasione del recente incontro con gli operatori.
"Durante il recente Investor Day" scrivono gli analisti nel loro report "abbiamo avuto l'impressione che tutti i principali Paesi dell'Europa occidentale, in particolare Italia, Germania e Francia, siano fondamentali per Generali.

Al contempo, la ristrutturazione in Francia è ormai prossima a essere completata in tal modo darà un contributo in più al gruppo."
Per Mediobanca, Generali France, che nel 2015 ha prodotto un utile operativo di 710 milioni (distribuiti tra i 514 milioni del ramo e e i 196 del ramo non vita) consente a Generali di essere "top player in questo mercato".
In ogni caso, Mediobanca ritiene che l'accordo prospettato rischia di incontrare l'ostacolo dei regolatori, visto il peso già rilevante di Allianz nel mercato francese.

Il giudizio di Equita

Un giudizio per certi versi opposto sulla convenienza per Generali di mantenere il controllo degli asset francesi arriva invece nelle ultime ore da Equita.
Per gli analisti della sim milanese, Generali non gode in Francia della stessa posizione di forza che può vantare in Italia e in Germania: Generali occupa il sesto (nel ramo danni) e il settimo gradino (nel ramo vita) tra gli operatori nel mercato francese, oltrettutto più affollato di quello tedesco.
In quest'ottica, Equita ritiene fattibile l'operazione e vede "conseguenze positive sul Solvency II del gruppo", senza contare la "probabile plusvalenza che Generali realizzerebbe nel deal."
Un certo scetticismo gli analisti esprimono tuttavia sulla possibilità che la cessione possa essere anticamera per un prossimo matrimonio con Axa, eliminando gli ostacoli dell'antitrust francese.

"Giudichiamo" concludono da Equita "possibile la cessione della Francia e improbabile una combinazione con Axa  date le conseguenze politiche del deal".
Segnaliamo anche un giudizio negativo su Generali contenuto in un nuovo report di Barclays sul comparto assicurativo europeo diffuso nelle scorse ore.
Gli analisti della banca d'affari, che prevedono una cedola di 0,80 euro nell'esercizio corrente e di 0,85 euro nel 2017, assegnano al titolo un rating 'Underweight' con prezzo obiettivo a 13 euro. 

L'altro driver di giornata

Da aggiungere infine che per la società del Leone una notizia positiva è giunta nelle scorse ore dall'Eiopa, l'autorità europea per le assicurazioni e la previdenza, che ha diffuso ieri sera i risultati degli stress test condotti sulle assicurazioni Vita europee.
Stando al rapporto, le società assicurative italiane hanno reagito bene nei vari scenari simulati dal regolatore, dimostrando in alcuni casi di poter resistere a condizioni finanziarie avverse meglio dei competitor francesi, tedeschi e britannici. 
Fonte: News Trend Online

giovedì 1 dicembre 2016

Generali ancora in denaro a Milano (+1,43%)

Resta incerto il quadro grafico di Recordati

01/12/2016 12:47
Recordati resta pericolosamente vicino al supporto offerto a 24,50 circa dal 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di febbraio. Fino a che questo sostegno conterrà il ribasso in atto da ottobre le attese favoriranno comunque il ritorno a 26 euro e poi a 26,70, sulla media mobile a 50 giorni.
Resistenza successiva a 28,30. Sotto 24,50 invece atteso il test di 23,44, top del 22 febbraio, e di 21,66 euro.
(AM)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

Prysmian, resistenza rilevante in area 23 euro

01/12/2016 12:43
Prysmian ha tentato il 30 novembre il superamento dei massimi del 17 e 18 novembre a 22,99 ma ne è stato respinto. Solo oltre quei livelli sarebbe possibile il proseguimento del rimbalzo visto il 28 novembre dal test a 21,65 della linea che sale dai minimi di giugno. Sopra area 23 target a 23,60 e a 24,14, top di ottobre.
Sotto 21,65 invece rischio di test dei minimi di novembre a 21,07 e di cali verso i 20 euro.
(AM)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

Ancora acquisti su Generali, che con un rialzo dell'1,43% si riporta a 12,09 euro muovendosi in controtendenza all'andamento sottotono dei listini. Toccato un massimo a 12,14 euro in direzione delle resistenze di area 12,2 che frenano sostanzialmente dal 24 giugno scorso (il giorno in cui i mercati hanno scontato il Brexit per il quale si è votato il 23 giugno) le pulsioni rialziste del Leone di Trieste.
Oltre questi ostacoli ci sarebbe dunque per la compagnia guidata da Philippe Donnet lo spazio per un allungo a quota 12,50 euro che colmerebbe il gap down apertosi tra il 23 e il 24 giugno.
Secondo quanto riportato oggi da MF, la compagnia assicurativa triestina si appresta a lanciare un bond da 180 milioni di euro a copertura di parte del portafoglio RC Auto in sette Paesi.
Da ricordare che nei giorni scorsi Generali ha annunciato l'intenzione di conferire all'offerta di MPS *i suoi bond subordinati della banca senese che dovrebbero ammontare a circa 400 milioni di euro. Questo dovrebbe renderà la compagnia assicurativa socio di un gruppo bancario che ha una partnership importante con la concorrente *Axa, a sua volta socia attuale di Mps con il 3,17% del capitale.
(GD)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
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