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sabato 26 novembre 2022

FTSE MIB - FOCUS DEL 25 NOVEMBRE

 
IT40
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FTSEMIB
FOCUS E ANALISI MONETARIA SCADENZA DICEMBRE 2022
Il mercato azionario italiano, rappresentato dal suo indice, il Ftsemib, che raggruppa i quaranta migliori titoli del panorama nazionale, sta chiudendo l'ultima settimana del mese di Novembre, con un aumento 1,2%.
Di contro, le performance registrate da inizio anno ci rimandano una perdita di valore del 23%.
Il grafico dei prezzi ci mostra come i prezzi sono rimbalzati in modo impulsivo dall'area di triplo minimo posta a 20300.
Attualmente ci troviamo nella parte superiore del range del movimento a contatto con una importante resistenza, a 24800, che per ben due volte, da Marzo ad oggi, ha rimandato al ribasso i prezzi.
La Regressione Lineare ha assunto finalmente una pendenza positiva, anche se molto distante dai prezzi, ed il suo percentile si trova esattamente a 41,2%.
Volumi piuttosto bassi tipici del periodo di fine anno.



ANALISI MONETARIA
I CUMULATI
I totali delle posizioni in opzioni sulla importante scadenza trimestrale Dicembre ci confermano la forza del titolo con le tante azioni di ricopertura avvenute a partire dalle aree basse di prezzo dove erano in difficoltà le prime call corte di gamma. Infatti notevoli sono i contratti put entrati durante il rialzo sugli strike 21000, 22000, 23000 e per ultimo 24000.
Attualmente su Dicembre ci sono pochi contratti di call sopra il prezzo e tutti lavorati in box, da strike 25000 a strike 27000.


OPEN INTEREST DEI CONTRATTI FUTURE
Dal grafico dei prezzi al quale sono stati applicati i totali dei contratti future nell'istogramma in basso si vede molto bene come gli operatori sono stati costretti ad entrare con future al rialzo per coprire, giorno dopo giorno, i contratti call corti di gamma che rischiavano di diventare Itm.
Dalla rottura di Va+40 avvenuta il giorno 31 Ottobre, si è assistito ad un continuo ed ininterrotto potente flusso di future a sostegno dei prezzi toccando l'apice esattamente il giorno 11 Novembre.
A partire dal 12, complici le scadenze mensili di Ottobre, molti operatori hanno iniziata ad alleggerire e chiudere i contratti mentre il prezzo ha rotto, senza particolare forza, i massimi di periodo.
Attualmente ci troviamo in una fase di congestione con prezzi che stanno lavorando in pennant la parte alta della distribuzione ma con future che stanno diminuendo di numero togliendo forza al trend.


DIFFERENZIALI
I differenziali degli ultimi dieci giorni di borsa ci confermano come tutto il movimento al rialzo sia stato accompagnato, oltre che dalla componente future, anche da un massiccio ingresso di posizioni put sotto al prezzo a partire da strike 22000, ma soprattutto a strike 23000.
Azione di ricopertura di put e call è avvenuta esattamente a strike 24500 mentre nuove call sono state posizionate sia a strike 25000 che 26000.
Va da sè che il superamento di questi livelli di call freschi di gamma short dovrà avvenire forzatamente grazie all'utilizzo dello strumento direzionale per eccellenza, il future. Quindi, per sapere quanto credibile possa essere un eventuale movimento up di rottura dovremo controllare se la componente future sarà aumentata.


LA RIPARTIZIONE




La funzione di ripartizione ci conferma che il mercato, sulla scadenza Dicembre, è arrivato su livelli importanti di eccesso da Ipercoperto/Ipercomprato, andando di fatto a toccare Va+80 dove oltre l'80% di call sono diventate Itm costringendo gli operatori a ricorrere ai classici strumenti di hedging che abbiamo visto confermati dalle movimentazioni di cui sopra.
Solitamente su queste aree di prezzo, se si assiste a chiusure di contratti future, può essere molto probabile una fase di congestione con anche un ritracciamento dei prezzi. Al contrario, se la componente future aumenterà insieme a put otm, sarà probabile una ulteriore continuazione del trend.

FTSE MIB - FOCUS DEL 25 NOVEMBRE
 

lunedì 30 novembre 2020

Analisi del nostro indice Ftse Mib secondo la Gann Theory

 

Ancora una volta con precisione millimetrica si è verificato quello descritto nell'analisi precedente, la mappa temporale viene rispettata in maniera commovente.

Ora entriamo a partire da domani in una settimana molto importante di setup,e non solo sul nostro indice, quindi faremo massima attenzione alla formazione di un massimo, soprattutto se verranno raggiunte le aree angolari prezzo tempo di 23070/300,raggiungibili con la decisa rottura d 22400, sopra di cui sono attesi in sequenza i test di  22490(chiusura gap) 22640, 22800,(chiusura lap)  pur sapendo che l'obbiettivo di prezzo del setup mensile di dicembre è in area 23650/850.   

Le giornate di setup daily  all'interno del forte setup settimanale, sono quelle dei primi 3 giorni di settimana, 1/2/3/, la cui formazione di un massimo sui livelli angolari indicati potrebbe fermare l'ascesa dei prezzi, e anche farli invertire viste le condizioni degli oscillatori, e anche per la presenza della parte alta del canale  ascendente tracciato dai minimi di marzo, in area 23050/100 di indice Ftse Mib, e 25060/100 di indice all-share.

Quindi occhi bene aperti, dovesse rompere al rialzo anche il triplo setup daily, la possibilità che i prezzi raggiungano un massimo per i prossimi setup noti del 10/11 dicembre sarà plausibile.

Debolezza solo sotto 22030, con possibilità di raggiungere 21820 prima e area 21500 poi, la negatività si attiverebbe solo sotto  21300.


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venerdì 6 novembre 2020

Analisi Ciclica sull'Indice Ftse Mib

 


Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sull’Indice Ftse Mib (in realtà il future) per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
 
Vediamo l’andamento del future Ftse Mib a partire dal minimo del 25settembre con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 12:00 di oggi 6 novembre:

Ciclo Intermedio Ftse Mib
Ciclo Intermedio Ftse Mib


Il grafico è stato realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato.

La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future Ftse Mib. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze (ovvero i prezzi). In basso vi sono degli Indicatori di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).

Questo grafico rappresenta il Ciclo Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) - questo ciclo è partito in tempi idonei sui minimi del 25 giugno settembre, come del resto è avvenuto per gli altri Mercati Europei. Vi è stata una buona forza iniziale con un massimo il 12ottobre (vedi freccia verde in alto). Poi vi è stato un rapido indebolmento con dei valori inferiori a quello di partenza ed un minimo il 30 ottobre (vedi freccia rossa). Lì è partito il 2° sottocicli Mensile che ha avuto un recupero inatteso come intensità e rapidità e che ha portato sui massimi ciclici precedenti.
Questa configurazione ciclica presenta parecchi aspetti insoliti come forme tempi/prezzi, cosa che rende assai difficile fare delle proiezioni su potenziali andamenti. Ciò, come sappiamo, è dovuto alla situazione legata alle Presidenziali Usa, alla fase pandemica in crescita ed a possibili nuovi interventi delle Banche Centrali che può portare ad improvvisi mutamenti di prezzi.
 
Si potrebbe proseguire con una fase di incertezza, ovvero salite che poi sono annullate da discese proporzionali, sino a circa il 24-25 novembre (vedi ellisse gialla). Poi si potrebbe proseguire con un graduale indebolimento, ma ora è prematuro parlarne.
Chiaramente vi sono delle alternative, ma è inutile valutarle in quanto la configurazione ciclica generale è di scarsa chiarezza.
 
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo riferito all’Indice e non al Future (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una fase di ulteriore forza ciclica potrebbe riportare verso 19800-20000-20250 e sino a 20500, che per ora pongo come limite al rialzo.
Dal lato opposto, una correzione potrebbe portare a 19250-19000-18750; valori inferiori a 18500 potrebbero condurre nuovamente il ciclo ad una debolezza più generale ed anticipata come tempi.
 
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.

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martedì 3 novembre 2020

Ftse Mib: prove di rimbalzo sulla tenuta del supporto a 17650

 

Ottobre si dimostra un mese da dimenticare per il Ftsemib in buona compagnia anche degli altri listini azionari affossati dall’aumento della pandemia e dalla conseguenti restrizioni che vanno ad impattare sull’economia. Dando uno sguardo più ampio si vede bene come il nostro indice continui ad essere inserito in una ampia fase laterale compresa tra 12000 e 25000 ormai dal 2008 anche se dal 2013 in poi non siamo mai scesi sotto 15000 a parte il breve momento dello scorso marzo.

La parte superiore è inoltre ben difesa anche dalla media mobile a 200 mesi, confermando di essere un livello molto ostico da violare come dimostrato a febbraio di quest’anno. Lo scenario si presenta al momento incerto, con i prezzi che hanno sviluppato una fase laterale negli ultimi mesi prima di scendere a testare il supporto a 17650.

Una perdita di questo livello su base mensile approfondirà la discesa verso 17000 area con la possibilità di un nuovo test di area 15000. Per vedere una ripresa dell’uptrend verso 22000 e 24000 bisognerà attendere la violazione della resistenza a 20500. Nel breve sulla tenuta del 17650, dove si è formato un doppio minimo nelle ultime due sedute della scorsa ottava, sono possibili recuperi dei prezzi verso 18300/20 ed una successiva chiusura del gap a 18650.

mercoledì 28 ottobre 2020

Le sorti del Ftse Mib si decideranno sul supporto a 18300

 

L’inasprimento delle misure di prevenzione non fanno bene al Ftse Mib che ritorna sui minimi degli ultimi giorni sotto quota 19000.

Nel breve lo scenario si presenta negativo con i prezzi incapaci di superare la prima resistenza a 19350 ma soprattutto quella fondamentale rappresentata dall’incrocio delle medie mobili a 100 e 200 giorni a 19800 che avrebbe fornito una forte segnale di rialzo.

L’indice sembra pertanto diretto al ribasso verso 18550 e successivamente verso il supporto chiave e parte bassa della fase laterale in atto da giugno a 18300 dove si decideranno le sorti del mercato per i prossimi mesi. Sulla tenuta del livello infatti si potranno vedere recuperi nuovamente verso 20000 area.

Una sua violazione con chiusura settimanale inferiore invece spingerà ulteriormente i corsi verso 16700/17000 negando di fatto il recupero visto dallo scorso marzo in poi.

L’incrocio al ribasso delle due medie mobili, pur in presenza di un andamento laterale che ne diminuisce l’importanza, non sembra preannunciare nulla di buono.

Grafico giornaliero
Grafico giornaliero

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lunedì 5 ottobre 2020

Analisi ciclica sul Ftse Mib

 

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sull’Indice Ftse Mib (in realtà il future) per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.

Di seguito c'è l’andamento del future Ftse Mib a partire dal minimo del 15 giugno con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 10:00 di oggi 5 ottobre:

Ciclo Intermedio Ftse Mib
Ciclo Intermedio Ftse Mib


Il grafico è stato realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato.

La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future Ftse Mib. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze (ovvero i prezzi). In basso vi sono degli Indicatori di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).

Questo grafico rappresenta il Ciclo Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) - questo ciclo è partito in tempi idonei sui minimi del 15 giugno, come del resto è avvenuto per gli altri Mercati Europei e Usa. Vi è stata una discreta spinta rialzista sino al massimo del 21 luglio (vedi freccia verde in alto). Poi vi è stato un rapido indebolmento con un minimo centrale il 31 luglio (vedi freccia ciano); a seguire una fase sostanzialmente laterale, ma che ha confermato la fase di indebolimento pregressa.

A livello di tempi ciclici il minimo del 25 settembre (vedi freccia gialla) sarebbe una conclusione idonea per questo ciclo. Considerando le strutture cicliche superiori e l’incertezza generata dalla Presidenziali Usa, oltre alla situazione pandemica in evoluzione, per tutto ottobre si potrebbe navigare entro una lateralità con il minimo del 25 settembre a fare da supporto di decisa rilevanza.

Chiaramente eventi esogeni sui mercati (vedi la notizia di oggi delle positività al Covid del Presidente Usa) potrebbero portare ad eventuali discese sotto i minimi del 25 settembre. Ciò condurrebbe a differenti strutture cicliche, che saranno legate ai tempi e alle forme nella fase in cui eventualmente ciò accadrà; pertanto è inutile parlarne ora.
 
 
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo riferito all’Indice e non al Future (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una fase di leggero recupero potrebbe riportare verso 19250-19500-19800-20000; una maggiore intensità potrebbe condurre sino a 20500, che per ora pongo come limite al rialzo.

Dal lato opposto, una correzione potrebbe riportare a 18550/18500; valori inferiori (confermati dalla chiusura di giornata) porterebbero ad una differente struttura ciclica e si potrebbe proseguire verso 18300 e 18000. Oltre abbiamo 17750 e 17500 che per ora pongo come limite ad una fase di debolezza.
 
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.

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mercoledì 30 settembre 2020

Analisi indice Ftsemib (Italia)

 


Come da attese la perdita del supporto a 19200, che aveva contenuto i precedenti tentativi ribassisti, consente una veloce discesa verso fino a 18540 prima di vedere una reazione. La situazione continua ad essere incerta per l’indice sceso al di sotto della media mobile a 100 giorni e a ridosso del suo supporto chiave rappresentato da 18000/200. In assenza di notizie certe sull’attuazione del Recovery Fund, Wall Street continua ad essere il faro per i mercati azionari con il paradosso, ben visto nel 2008 in occasione della crisi generata dai “Sub prime” che i problemi sorgono in America ma le conseguenze si scaricano invece in Europa, come dimostrato anche in questo ultimo periodo dal diverso andamento degli indici, grazie ad un atteggiamento molto più supportivo e orientato al mercato della Fed. Tornando alle considerazioni tecniche il Ftsemib si trova ora sulla parte bassa del trading range in atto dallo scorso giugno tra 18000 e 20400 lasciando intendere un possibile recupero delle contrattazioni che tuttavia necessitano di superare la resistenza a 19400/30 dove transita la media mobile a 100 giorni per ripristinare la fase di forza verso 20000 e quindi 20400. Chiaramente chiusure giornaliere e settimanali inferiori a 18000 daranno vita ad un nuova ulteriore debolezza verso 16000/500. Al rialzo sopra 20400 il target successivo si colloca a 22000/300. Le elezioni americane del 3 novembre prossimo, mai cosi incerte e ricche di tensione, probabilmente forniranno la direzionalità desiderata.

Grafico giornaliero
Grafico giornaliero

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martedì 4 agosto 2020

Analisi indice Ftse Mib


Permane l’incertezza che sembra caratterizzare tutti i listini in questo periodo, con la solita eccezione del Nasdaq, con il FTSE MIB che perde il terreno guadagnato nel mese di luglio portandosi nuovamente a 19000 dove si è assistito ad una reazione. Lo scenario al momento si presenta laterale con i prezzi inseriti ormai dallo scorso mese di giugno tra 19000 e 20400, all’interno di una fase ancora più ampia tra 18000 e 21000 livello quest’ultimo difeso dalla media mobile a 200 giorni.  

Mentre inizia il mese di agosto che normalmente porta con un se una diminuzione dei volumi ed un aumento della volatilità, ai mercati in generale sembra mancare una spinta per proseguire il recupero seguito al violento sell-off visto ad inizio anno. 

Possibili nel mese corrente vedere delle correzioni che spingano i corsi fino a 18000, livello di acquisto di medio periodo dove transita la media mobile a 100 giorni.

Una perdita di questo supporto segnalerà una difficoltà per il Ftse Mib riproponendo i corsi verso 16500. 

Nel breve la tenuta del supporto a 19000 permetterà recuperi dei prezzi verso 19500 e 19700 ma solamente la violazione di 20000 fornirà maggiori segnali di forza verso 20400 e successivamente 21133 con la possibilità di chiudere il gap ancora aperto a 21360.

Il superamento di 20400 ed una chiusura settimanale superiore indicherà la presenza di una fase di forza verso 22000.

Grafico giornaliero
Grafico giornaliero

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martedì 24 marzo 2020

Analisi indice Ftse Mib (Italia)

Grafico settimanale
Grafico settimanale
Dopo una serie infinita di sedute ad altissima volatilità che avevano spinto il FTSE MIB da 22300 (3 marzo) a 14153 (16 marzo) i prezzi si stanno finalmente stabilizzando e la serie di sedute con limitata oscillazione stanno consentendo un rimbalzo delle contrattazioni.
Lo scenario rimane ancora orientato al ribasso con la possibilità concreta di vedere un test di 13000/500 non distante dalla parte bassa dell’ampio trading range 12500 – 24500 che sta contendo le oscillazioni del mercato da oltre 10 anni e dove potrebbe trovare conclusione questa importante e velocissima discesa. Nel breve la creazione di una base di natura tecnica vista in queste ultime sedute al di sopra del supporto chiave a 15000 rende possibile un rimbalzo delle contrattazioni fino 17500/700 con possibili estensioni sopra 18000/200.
Per vedere una inversione della tendenza ribassista, che difficilmente sarà a V dato il forte impatto futuro sull’economia, bisognerà attendere ritorni dei corsi al di sopra di 19500. Chiusure settimanali inferiori a 15000 indicheranno invece la ripresa del ribasso. La chiusura del mese di marzo fornirà maggiori indicazioni riguardo la direzionalità per le prossime settimane
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