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martedì 17 novembre 2020

Il recupero di FCA

 

Il rally post elezioni americane sta riportando i mercati azionari sui livelli pre-pandemici anche per quei titoli appartenenti a listini fortemente penalizzati. Stiamo inoltre entrando nell’ultimo periodo dell’anno, periodo che storicamente è positivo per gli indici, in quanto solitamente avviene quello che viene definito come ‘Rally di Natale’. Le prospettive pertanto rimangono positive fino alla fine dell’anno corrente poichè solitamente gli investitori preferiscono non affossare le performance dei propri portafogli e chiudere l’anno con il segno positivo davanti.

Uno dei titoli che momentaneamente si figura tra i migliori del nostro listino è FCA (MI:FCHA) che ha completato il recupero riprendendo i livelli dello scorso febbraio. Al momento, il momentum sul titolo è forte, pertanto presenta una situazione ideale per aprire una posizione lunga. Il target dell’impulso rialzista potrebbe essere rappresentato dalla resistenza che incontra in area 14 euro e invece la mancata tenuta del livello degli 11,50 euro potrebbe invalidare il pattern bullish.

Fonte Bloomberg
Fonte Bloomberg


Prendiamo in esame un Turbo Open End (DE000HV4DEY3) scritto proprio su FCA, che permette di andare long sul sottostante con uno stop loss intrinseco nella struttura a 6,67 euro. Il prodotto, lavorando con una leva 2,18, consente di avere un’esposizione più che lineare amplificando i movimenti del sottostante, utile per aprire posizioni speculative o di copertura. La barriera del titolo è continua con osservazione intraday, pertanto il titolo non dovrà mai toccare tale livello per evitare lo stop sulla posizione. Apriamo pertanto la posizione sul Turbo indicato a 5,76 euro putando al target sul titolo a 14 euro e con uno stop loss sull’operazione a 11 euro.

https://it.investing.com/

giovedì 3 ottobre 2019

Fca soffre. Target a rischio con vendite Usa? La view dei broker


A Piazza Affari non si ferma la discesa di Fca che dopo aver accusato un ribasso del 2,7% ieri, continua a perdere terreno oggi.

Fca: la discesa non si ferma

Il titolo, che si muove in controtendenza rispetto al Ftse Mib, ha avviato gli scambi già in calo e nella prima parte della mattinata è arrivato ad accusa una flessione del 3,5%, con un minimo a 11,038 euro.
Da questo livello è partito un bel recupero che però non ha permesso al momento al titolo di liberarsi dal segno meno.
Negli ultimi minuti Fca viene scambiato a 11,292 euro, con un calo dell'1,29% e oltre 3,8 milioni di azioni trattate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 8,5 milioni di pezzi.

Fca: l'andamento delle vendite Usa nel 3° trimestre

Il titolo perde terreno all'indomani della diffusione dei dati relativi alle vendite di auto negli Stati Uniti.
Nel terzo trimestre c'è stato un andamento sostanzialmente piatto, con una stabilità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, visto che il gruppo ha riportato immatricolazioni in frazionale crescita dello 0,1% a 565.034 unità.
Il dato è comunque migliore delle attese degli analisti che si erano preparati ad una flessione dell'1,6%, e inoltre evidenzia un miglioramento rispetto all'andamento dei primi due trimestri dell'anno, quando si è avuta una flessione rispettivamente del 3% e dello 0,5%.
Anche nel terzo trimestre le vendite di Fca son ostate trainate da RAM che ha riportato una crescita del 15%, mentre tutti gli altri marchi hanno evidenziato dei cali.
Le immatricolazioni di Jeep sono scese del 2% a 245mila unità, di cui 16mila del nuovo Gladiator lanciato a maggio, che gli analisti di Equita SIM pensavano potesse dare un maggior contributo.
Dodge ha riportato una flessione del 4% e Chrysler del 23%, ma la più ampia è stata quella di Fiat con una contrazione delle immatricolazioni del 38%.
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Fca: Equita commenta i dati.

La guidance 2019 sarà confermata

I dati relativi alle vendite di Fca negli Usa sono seguiti con interesse dal mercato e dagli analisti, visto che il mercato a stelle e strisce rappresenta circa il 50% dei volumi del gruppo, di conseguenza l'andamento delle immatricolazioni può impattare in maniera significativa sui conti di Fca.
Gli analisti di Equita SIM evidenziano che gli Stati Uniti rappresentano quasi il 90% dei volumi dell'area Nafta e il Canada quasi il 10%.
Alla luce di ciò gli esperti spiegano che le immatricolazioni del terzo trimestre di Fca nel Nafta sono coerenti con la loro stima di consegne 2019 pari a circa un rialzo del 2% per l'intero anno, scontando il pieno contributo del nuovo Gladiator.

Equita SIM ritiene che il buon dato relativo alle vendite del terzo trimestre negli Usa sia tale da permettere la conferma della guidance 2019 di gruppo.
Secondo gli esperti l'effetto mix è favorevole in quanto RAM è tra i prodotti più redditizi e ha raggiunto il 31% delle immatricolazioni.
Inoltre le flotte hanno avuto un peso inferiore rispetto ai mesi precedenti, pur evidenziando una crescita rispetto allo scorso anno.
A ciò si aggiunga che nel comunicato diffuso ieri da Fca viene citato anche che il prezzo medio delle vendite è cresciuto in quanto i clienti hanno scelto degli allestimenti più ricchi.
A detta di Equita SIM resta in ogni caso da monitorare attentamente la visibilità del mercato Usa nei prossimi.


In attesa di indicazioni in tal senso gli analisti ribadiscono la raccomandazione "buy" su Fca, con un prezzo obiettivo a 14,5 euro.

Fca: Fidentiis dice buy, ma i dati Usa sono negativi. Ecco perchè

A mantenere una view bullish sul titolo è anche Fidentiis, che oggi ha reiterato il rating "buy", con un range di valutazione pari a 20-22 euro.
Gli analisti però fanno notare che i dati del terzo trimestre sono negativi, perchè le vendite in Usa sono state guidate dalle flotte, a fronte di un andamento in discesa del retail che ha riportato un calo del 6%.
Fidentiis mantiene in ogni caso una certa fiducia, evidenziando che i commenti del responsabile delle vendite Usa sembra confermare i migliori nei margini attesi nella seconda metà dell'anno.

Fca: Bca Akros e Mediobanca vedono rischi per la guidance 2019

A puntare su Fca è anche Banca Akros che consiglia di accumularlo in portafoglio, con un fair value a 14,7 euro.
Gli analisti avvertono però che il gruppo dovrà raggiungere un adjusted ebit del 10% circa nel secondo semestre, dopo il 9,4% dello stesso periodo del 2018, se vorrà rispettare le indicazioni di un adjusted abit di 6,7 miliardi di euro per l'intero 2019.
A segnalare dei rischi sulla guidance di Fca è anche Mediobanca Securities che mantiene una view caute, con una raccomandazione "neutral" e un target price a 13,7 euro in attesa dei conti del terzo trimestre in arrivo a fine mese. 
Gli analisti fanno notare che l'ebit del secondo semestre deve salire di oltre 400 milioni di euro rispetto allo stesso periodo 2018 per arrivare alla guidance fornita per quest'anno che indica un risultato operativo sopra il livello del 2018, dopo che nel primo semestre 2019 tale voce è scesa di 440 milioni di euro sul primo semestre 2018.
Fonte: News Trend Online

giovedì 6 giugno 2019

FCA ritira la proposta di fusione a Groupe Renault


Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles N.V. ("FCA") (NYSE: FCAU / MTA: FCA) riunitosi questa sera sotto la presidenza di John Elkann ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. FCA continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti.

E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. FCA esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo Presidente, al suo Amministratore Delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA.
FCA continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente.
(RV - www.ftaonline.com)
Fonte: News Trend Online

giovedì 6 dicembre 2018

Fca pesante: gli analisti valutano l'impatto di nuove tasse auto


In una giornata segnalata da una palese avversione al rischio sui mercati azionari, a Piazza Affari continua a soffrire tra gli altri Fca che vive la terza seduta consecutiva in flessione. Il titolo, dopo aver riconquistato in chiusura di sessione la soglia dei 15 euro in avvio di settimana, si è riportato subito al di sotto della stessa.
Archiviata la giornata di ieri con un ribasso di circa un punto e mezzo percentuale, Fca accusa una flessione ben più pesante oggi. Negli ultimi minuti il titolo viene fotografato a 14,09 euro, con un affondo del 3,41% e oltre 4,5 milioni di azioni scambiate fino ad ora, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 9 milioni di pezzi.


Nelle ultime giornate il newsflow su Fca è stato decisamente poco brillante, visto che alla notizia dei negoziati in fase avanzata per un'alleanza tra Volkswagen e Ford si è aggiunta la negativa indicazione sulle immatricolazioni di auto in Italia. 
E proprio dal nostro Paese arriva un'altra possibile tegola per il gruppo del Lingotto che potrebbe trovarsi a fare i conti con nuove tasse sulla vendita di auto.

Gli emendamenti alla legge di bilancio ne includono un proposto dal Movimenti 5 Stelle, che introduce incentivi variabili da 1.500 a 6.000 euro per l’acquisto di auto elettriche, ibride o piccole auto a metano o diesel a partire dall'1 gennaio prossimo. Prevista al contempo una tassa compresa tra 150 e 3.000 mila, proporzionale al livello di emissioni per le altre categorie di veicoli, con l'obiettivo di contrastare la vendita di quelli più inquinanti.
Si tratta indubbiamente di una cattiva notizia per il settore automobilistico italiano che già negli ultimi mesi ha mostrato segnali di debolezza.

A tal proposito il presidente dei componentisti dell'Anfia, Marco Stella, si è mostrato molto critico, parlando di un provvedimento elitario. A suo dire con il provvedimento allo studio del Governo si rischia una contrazione delle vendite a doppia cifra per il mercato italiano, dato che le tasse colpirebbero anche una fascia di modelli di gamma medio-bassa.

Dura anche la posizione della Cgia di Meste che boccia l'idea di una ulteriore tassazione sulle auto, spiegando che a pagare un conto sarebbe anche una buona parte degli addetti che trovano lavoro nel settore dell'autoriparazione. L'incentivo dell'elettrico a scapito di quella a benzina e diesel farebbe crollare il fatturato di molte officine, visto che le auto elettriche hanno pochissime parti mobili.


In risposta a queste preoccupazioni, il vice premier Luigi Di Maio ha deciso di convocare un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo economico, per migliorare gli incentivi per le auto con i costruttori e con le associazioni dei consumatori. 
Il leader del Movimento 5 Stelle ha aggiunto che la norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un'utilitaria.

La notizia di nuove tasse per l'auto è sicuramente negativa per Fca, anche se il mercato italiano per il gruppo vale meno del 10% del fatturato consolidato. Gli analisti di Equita SIM fanno notare però che lo schema sugli incentivi e sulla tassazione per le nuove auto previsto dal Governo andrebbe a colpire il segmento di Jeep che e? quello in forte espansione e che garantisce margini superiori alle media.


In attesa di ulteriori indicazioni la SIM milanese mantiene una view cauta su Fca, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 17,8 euro. 
Una cautela condivisa anche da Mediobanca Securities che sul titolo una una view neutrale, con un target price a 15,1 euro. Per gli analisti il provvedimento sulle auto è negativo per il mercato italiano e in particolare per Fca.
Stando ai loro calcoli, la maggior quota dei modelli che il gruppo vende in Italia potrebbe essere impattata dalla nuova norma con un incremento del prezzo tra il 2% e il 6% e l'effetto sarebbe quello di un rallentamento delle vendite. 
Non diversa la view dei colleghi di Fidentiis i quali fanno notare che le auto elettriche nel nostro Paese rappresentano solo lo 0,3% delle immatricolazioni e quelle ibride il 5%.

La misura proposta dal Movimento 5 Stelle andrebbe quindi a penalizzare la maggior parte del mercato. 
Gli analisti per ora non cambiano idea su Fca, ribadendo una strategia bullish con una raccomandazione "buy" e un range di valutazione tra 26 e 28 euro.
Fonte: News Trend Online

mercoledì 5 dicembre 2018

Wall Street gioca brutti scherzi, nuovo uragano ribassista


Martedì col brivido a Wall Street per la piazza azionaria americanadopo i rialzi della vigilia, in scia ad un rinnovato scetticismo sulla guerra commerciale USA-Cina nonostante la tregua siglata a margine del G20 in Argentina tra il Presidente degli USA Donald Trump e quello della Cina Xi Jinping.

A pesare, inoltre, sono anche i timori di un rallentamento della crescita dell'economia a stelle e strisce.
Nel dettaglio, a conclusione della giornata di scambi, il Nasdaq Composite ha fatto registrare un crollo del 3,80% a 7.158,43 punti, così come non è stato da meno il Dow Jones, -3,10% a 25.027,07 punti.

Netto rosso a fine giornata pure per l'ampio indice S&P 500, -3,24% a 2.700,06 punti, e per il listino azionario delle medie capitalizzazioni Russell 2000, -4,46% a 1.479,94 punti.

Dow Jones, titoli industriali in forte ribasso 

Tra le Blue Chips, il Dow Jones oggi è stato affossato dal forte ribasso registrato a fine seduta da titoli come Caterpillar (CAT), -6,92% a $ 129,33, JP Morgan (JPM), -4,39% a $ 107,31, e Boeing (BA), -4,76% a $ 342,84, mentre hanno opposto resistenza alle vendite titoli difensivi come The Procter & Gamble Company (PG), +0,01% a $ 93,33, unico titolo del paniere oggi in luce verde.

Intel scivola sul downgrade di Northland Capital Markets 

Sempre tra le large caps inoltre, nel settore dei semiconduttori, i titoli della Intel Corporation (INTC) oggi, martedì 4 dicembre del 2018, hanno lasciato sul parterre il 4,75% a $ 47,75 dopo che, in accordo con quanto è stato riportato dalla CNBC, gli analisti di Northland Capital Markets hanno abbassato la raccomandazione sul titolo da 'Hold' ad 'Underperform'.

Nyse, azioni AutoZone sugli scudi

Al New York Stock Exchange, nel settore dei ricambi auto, le azioni della AutoZone, Inc.

(AZO) hanno messo a segno un balzo del 6,75% a $ 880,07 dopo che la società ha riportato, nel primo trimestre fiscale del 2019, utili e ricavi oltre le attese.
Autore: Filadelfo Scamporrino Fonte: News Trend Online

martedì 24 luglio 2018

Fca risale: le strategie degli analisti dopo i cambi al vertice


La seduta odierna è stata vissuta all'insegna di un buon recupero da Fca che dopo due giornate consecutive in calo ha ritrovato la via dei guadagni, mettendo a segno la migliore performance tra i titoli della galassia Agnelli.
Ieri Fca ha perso un punto e mezzo percentuale, riuscendo a limitare i danni dopo le notizie arrivate non solo nel week-end, ma anche nella stessa sessione di ieri.
Il titolo oggi ha recuperato terreno, fermandosi a 16,556 euro, con un progresso del 2,39% e oltre 9 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 11,5 milioni di pezzi.

Marchionne sostituito da Manley: si dimette Altavilla

In seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute, è stato annunciato nel fine settimana l'addio di Sergio Marchionne alla guida di Fca.

Al suo posto è stato nominato quale AD, Mike Manley, in precedenza a capo di Jeep, e sempre ieri sono state rese note le dimissioni di Alfredo Altavilla dalla carica di Coo Emea di Fca.

La view di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM, alla luce dei successi degli ultimi 14 anni, l`uscita di Marchionne è indubbiamente una grave perdita.
Gli esperti ritengono  che ciò possa pesare soprattutto su Fca, allontanando il potenziale upside da M&A, conoscendo le qualità di negoziatore di Marchionne, a meno che prevalga lo scenario di un'accelerazione del disimpegno da parte di Exor anche senza massimizzare.
Quanto al sostituto alla carica di Ceo, Mike Manley, per Equita la scelta è ragionevole, trattandosi del responsabile del brand Jeep dal 2009 e Ram dal 2015, la cui crescita è indispensabile per centrare l`ambizioso business plan presentato di recente.
Con riferimento invece alle dimissioni di Altavilla, gli analisti non escludono che nel breve posssano esserci ulteriori rimpasti a livello manageriale, ma allo stato attuale non vedono ripercussioni a livello operativo.


Non cambia così la strategia suggerita da Equita SIM che per Fca, con la conferma del rating "hold" e di un prezzo obiettivo a 21,8 euro.

L'analisi e la strategia di Kepler Cheuvreux e Morgan Stanley

A mantenere una view bullish è Kepler Cheuvreux che rinnova l'invito all'acquisto del titolo, con un target price a 25 euro.
Il broker non è sorpreso dalla scelta di Mike Manley quale successore di Marchionne, visto che già in occasione del Capital Market Day era apparso come il più papabile. 
Gli analisti parlano di un esperto manager apprezzato all'interno e all'esterno del gruppo.
A guardare con favore a Manley è anche Morgan Stanley, i cui analisi ricordano che il manager ha una profonda esperienza nella guida dei due business di maggiore valore del gruppo, quali Jeep e Ram.
La banca americana ritiene che le maggiori sfide per il nuovo AD saranno trovare un partner industriale e uno tecnologico.

Confermata intanto la view bullish su Fca che secondo Morgan Stanley è da sovrappesare in portafoglio, con un fair value a 23 euro.

Le indicazioni di Bca IMI e Mediobanca

Nel coro degli ottimisti troviamo anche Mediobanca Securities che sul titolo ha un rating "outperform", con un prezzo obiettivo a 22,7 euro.
Gli analisti credono che l'uscita improvvisa di Marchionne potrebbe favorire un aumento della volatilità per Fca, ma al contempo ritengono che il suo successore sia la persona giusta per implementare il piano industriale del gruppo.
Quanto alle dimissioni di Altavilla, Mediobanca spiega che la notizia è negativa, ma probabilmente abbastanza attesa dal mercato.
Dello stesso avviso i colleghi di Banca IMI, i quali affermando che i cambiamenti in seno al gruppo Fca potrebbero accelerare alcuni potenziali deal sul fronte M&A nel medio termine.
Quanto alla nomina di Manley, Banca IMI la definisce coerente con il ruolo che il brand Jeep e l'area Nafta stanno giocando nel gruppo.

Per questi motivi non cambia la strategia suggerita per Fca che resta da acquistare, con un target price a 24,5 euro.

Bca Akros riduce rating e target price

Infine, Banca Akros ha rivisto il rating del titolo da "buy" ad "accumulate", con un fair value tagliato da 25 a 22,5 euro. Secondo gli analisti la notizia relativa al cambio al vertice di Fca è una sorpresa negativa, segnalando che ora potrebbe anche ripartire qualche speculazione M&A dal momento che la leadership del gruppo si è indebolita in maniera brusca.


Fonte: News Trend Online

mercoledì 4 luglio 2018

Fca chiude sulla parità. Equita commenta le vendite di giugno


Anche la seduta odierna si è conclusa senza verve per Fca, che dopo essersi fermato a ridosso della parità ieri, ha proposto un copione identico oggi. Il titolo ha terminato gli scambi a 16,334 euro, con un frazionale calo dello 0,02% e oltre 6 milioni di azioni trattate, quasi la metà della media giornaliera degli ultimi tre mesi.

Fca non ha partecipato al rialzo del mercato oggi, frenato dalle indicazioni sulle vendite di auto in Italia. 
A maggio il mercato dell'auto ha riportato una flessione del 7,25%, con una performance negativa dell'1,45% nei primi sei mesi dell'anno.
Il gruppo di Marchionne ha fatto peggio in entrambi i casi, visto che nel primo semestre le vendite sono scese del 9,07% con una quota di mercato in flessione dal 29,29% al 27,02%, mentre a giugno le immatricolazioni hanno riportato una contrazione del 19,3%, con una market share in discesa dal 28,52% al 24,81%.
Commentando i dati diffusi ieri dal gruppo, Equita SIM segnala che il calo del mercato è imputabile in parte al minor ricorso alle vendite a km zero, mentre la principale causa del netto ribasso accusato da Fca e? rappresentata dal crollo del marchio Fiat, ma anche di Alfa Romeo, mentre l’effetto mix e? sostenuto da Jeep-Dodge.
La SIM milanese fa sapere che il dato di giugno e? inferiore alla sua stima di consegne in rialzo del 3% nell'area Emea quest'anno.


Invariata la view cauta su Fca per il quale viene ribadito il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 21,8 euro.
Fonte: News Trend Online

lunedì 2 luglio 2018

La dritta del giorno 29 giugno: Fiat

Amici e Colleghi,

Giugno è ormai agli sgoccioli e sto facendo il solito screening mensile per eventuali scelte di LUNGO periodo per gli INVESTITORI (non per trader di breve).
 
Il grafico di Fiat Chrsyler (FCA) merita grande attenzione perché potremmo proprio essere vicini ad un importante “top” !


Vediamo le ultime sei candele (mesi):
-         tra Gennaio e Marzo si è formata una grande NUVOLA NERA in tre mesi (anziché i soliti due);
-         tra Maggio e Giugno un ENGULFING (consiglio la rilettura del mio piccolo Mini E-Book “i segreti delle candele giapponesi”;
-         tra queste due candlestick si nota un DOPPIO MASSIMO storico nei pressi di 20€.
A questo punto diventa fondamentale l’ultimo minimo relativo (15,58€): se verrà rotto al ribasso (arrotondo sotto 15€), vuol dire che sta iniziando un periodo RIBASSISTA di lungo periodo degno di nota.

Stamattina ho pubblicato i calcoli del nuovo aumento di capitale Prysmian e, se del caso, vi invito a rileggere il vecchio .PDF che spiega velocemente come decidere se aderire o meno.


Buona serata, a domani

Franco Meglioli
www.megliolitrading.it

venerdì 29 giugno 2018

FIAT CHRYSLER -3,5%. Comparto europeo bersagliato dalle vendite


FATTO
Fiat Chrysler (FCA.MI) chiude la seduta in netto ribasso: -3,5% a 16,04 euro. 

Tutto il comparto è stato bersagliato dalle vendite: -2,5% l'indice Eurostoxx Automotive. Prevalgono le preoccupazioni legate alla guerra dei dazi.

Da inizio anno FCA guadagna il 7% (-12% l'indice Eurostoxx Auto).

EFFETTO
Graficamente, dopo essersi riportata a ridosso dei massimi assoluti segnati quest'anno a 20,20 euro, la tendenza ha ripiegato bruscamente.

Il mese si sta per chiudere in netto ribasso, a ridosso della parte bassa della banda descritta negli ultimi mesi verso 15,50 euro. La valenza del supporto e l'ampiezza dell'ipervenduto dovrebbero fornire un primo sostegno.

Operatività. Per l'Analisi Tecnica di Websim in area 15,50 euro oggi è scattata una nuova strategia Long. Maggiori dettagli nella scheda tecnica.

FIAT CHRYSLER


www.websim.it

mercoledì 2 maggio 2018

Fca mette il turbo dopo le vendite Usa. Un buy da non perdere


A Piazza Affari riprende quota Fca che dopo essere stato penalizzato dalle vendite nelle ultime due sessioni, riesce a ritrovare la via dei guadagni. Il titolo, dopo aver chiuso la seduta di lunedì scorso con un calo di oltre due punti percentuali, quest'oggi ha avviato gli scambi in calo, salvo poi risalire la china e spingersi in positivo.
Negli ultimi minuti Fca viene scambiato a poca distanza dai massimi intraday a 19,08 euro, con un progresso del 2,75% e oltre 5 milioni di azioni transitate sul mercato, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 12 milioni di pezzi.

Fca riprende quota: bene le vendite in Usa ad aprile

Come anticipato prima Fca nelle ultime sedute è stato penalizzato dalle prese di profitto dopo la diffusione dei conti del primo trimestre dell'anno.

Il titolo resta sotto i riflettori in attesa dei numeri relativi alle immatricolazioni di auto in Italia, con riferimento al mese di aprile, in arrivo a mercati chiusi.
Ieri intanto sono stati resi noti i dati relativi alle vendite negli Stati Uniti, dove a fronte di un mercato in calo del 5%, il gruppo guidato da Marchionne ha riportato una crescita del 5%, grazie soprattuto al record del brand Jeep.

Le vendite retail sono calate solo dell'1%, malgrado aprile abbia avuto due giorni di vendite in meno e un week-end in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le immatricolazioni delle flotte hanno rappresentato il 22% di quelle totali.
Guardando ai singoli brand, Jeep ha registrato vendite in crescita del 20%, mentre Fiat è crollato del 45%, diversamente da Alfa Romeo che ha segnato un incremento del 173%.

In flessione del 9% le immatricolazioni di Ram, malgrado il record del segmento retail registrato nel mese di aprile.

Il commento di Equita SIM

Commentando i dati sulle vendite negli Stati Uniti, gli analisti di Equita SIM fanno notare che Fca ha sovraperformato il mercato grazie all'apporto di Jeep che ha beneficiato del nuovo Compass, di Wrangler e di Cherokee.

Secondo la SIM milanese il dato del mese scorso è positivo considerando i due giorni lavorativi in meno segnalati da FCA, anche se il mix appare meno favorevole rispetto ai mesi scorsi. Le flotte sono cresciute del 19% su base annua a 40mila unità, mentre a marzo erano già salite del 23%, rappresentando il 22% dei volumi, rispetto al 26% di febbraio e al 25% di marzo.
Per gli analisti il dato di aprile è coerente con la loro stima di consegne nell'intero 2018 nell'area NAFTA, recentemente alzata intorno al 5%, tenendo conto del contributo del nuovo RAM 1500, finora non ancora lanciato per problemi tecnici.
Non cambia in ogni caso la strategia di Equita SIM per Fca, con la conferma del rating "hold" e un prezzo obiettivo a 21,8 euro.

La view di Bca IMI

Anche Banca IMI riconduce il buon andamento delle immatricolazioni in Usa ad aprile al brand Jeep, segnalando però che anche Ram, malgrado il calo del 9%, ha contribuito positivamente ai volumi a livello retail con un rialzo del 3%.


Gli analisti credono che il costante miglioramento dei marchi a maggior valore aggiunto di Fca dovrebbe sostenere l'aumento dei margini del gruppo nell'area Nafta per il resto dell'anno. 
Confermata la view bullish su Fca che per Banca IMI è da acquistare con un target price a 24,5 euro.

Bullish la strategia di Mediobanca

A puntare sul titolo è anche Mediobanca Securities che ha un rating "outperform", con un fair value a 22 euro.
Gli analisti si aspettano che il trend positivo di Jeep e Alga sia un driver per i margini dl gruppo nell'area Nafta quest'anno
Mediobanca guarda con interesse anche al nuovo piano industriale che sarà presentato l'1 giugno e che a suo dire sarà un catalizzatore, visto che dovrebbe fornire maggiori dettagli sullo spin-off di Magneti Marelli e annunciare la cassa neta in termini di leva finanziaria.

Anche Kepler Cheuvreux invita a puntare su Fca 

Infine, indicazioni positive per Fca sono arrivate sul finire della scorsa settimana anche da Kepler Cheuvreux che suggerisce di acquistare il titolo, con un prezzo obiettivo alzato da 22 a 24 euro.

Quest'ultima revisione riflette un aggiustamento delle stime dopo i conti del primo trimestre che hanno evidenziato una sorpresa positiva in termini di cassa, rappresentando a detta degli analisti una forte partenza d'anno per il gruppo. 
  
Fonte: News Trend Online

mercoledì 18 aprile 2018

Fca: in marzo immatricolate 120.600 vetture in Europa

Roma, 18 apr. (askanews) - In marzo Fiat Chrysler Automobiles immatricola 120.600 vetture per una quota del 6,6 per cento. E' il commento dell'azienda ai dati diffusi dall'Acea, l'associazione dei costruttori europei.
Il gruppo segnala elementi "fortemente positivi per Jeep e Alfa Romeo" con il primo marchio che "aumenta le registrazioni del 42,3 per cento nel mese e del 52,6 per cento nel trimestre. Alfa Romeo invece incrementa le vendite rispettivamente dell'8,6 per cento e del 15,6 per cento". La 500, con oltre 27.700 registrazioni a marzo, incrementa le vendite del 5,9 per cento.
Insieme, prosegue Fca, "con Panda, le due "piccole" Fiat hanno una quota nel segmento vicina al 29 per cento". Positivi risultati nel trimestre anche per le altre vetture della famiglia 500: la 500X aumenta le vendite rispetto all'anno scorso del 3,9 per cento, mentre la 500L ha una quota vicina al 20 per cento del segmento. Infine, si tiene a sottolineare, "bene Compass in casa Jeep e Stelvio in Alfa Romeo".
Risultati positivi per Fiat Chrysler Automobiles, prosegue la nota del gruppo: in Germania (vendite in aumento del 2,8 per cento in un mercato che cala del 3,4 per cento), in Francia (+10,7 per cento in un mercato in crescita del 2,2 per cento) e soprattutto in Spagna, dove Fca aumenta i volumi del 24,2 per cento rispetto al +1,9 per cento del mercato.
Il marchio Fiat a marzo in Europa immatricola poco meno di 87.800 vetture e la quota è del 4,8 per cento. Nel primo trimestre del 2018, il brand registra quasi 208 mila veicoli, ottenendo una quota del 4,9 per cento. Nel mese Fiat migliora le proprie performance in Germania (+1,7 per cento), in Francia (+9,5 per cento) e in Spagna (+21,2 per cento): in tutti questi Paesi il marchio ottiene un risultato migliore di quello complessivo dei mercati.
Le vendite a marzo di Lancia/Chrysler sono quasi 5.300 per una quota dello 0,3 per cento. Nel trimestre sono 13.700 le vetture immatricolate e la quota è allo 0,3 per cento In Italia, unica nazione dove il marchio viene commercializzato, Lancia Ypsilon è "la sesta vettura più venduta in assoluto ed è nelle posizioni di vertice del segmento B".
Marzo "molto positivo per Alfa Romeo, con 10 mila immatricolazioni, l'8,6  per cento in più rispetto all'anno scorso, per una quota stabile allo 0,5 per cento. Nel primo trimestre dell'anno le Alfa Romeo registrate sono oltre 24.800, il 15,6 per cento in più rispetto al primo trimestre del 2017, per una quota dello 0,6 per cento in crescita di 0,1 punti percentuali.
Il marchio Jeep in marzo immatricola oltre 16.600 vetture con un aumento delle vendite del 42,3 per cento. La quota cresce di 0,3 punti percentuali attestandosi allo 0,9 per cento.
Il marchio di lusso Maserati immatricola 933 vetture a marzo e 2.335 nel trimestre, conclude il commento ai dati Acea da parte di Fca.

giovedì 14 dicembre 2017

Fca non aiutato dai rumors. Per gli analisti è un ottimo buy


La seduta odierna si è conclusa in territorio negativo per Fca che, dopo aver guadagnato quasi un punto percentuale ieri, ha vissuto una giornata interamente in calo oggi. Il titolo ha avviato gli scambi già in flessione e si è mantenuto al di sotto della parità fino al close, registrato sui minimi intraday a 15 euro, con una contrazione dello 0,92% e bassi volumi di scambio visto che a fine giornata sono transitate sul mercato oltre 6,5 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 12 milioni di pezzi.

I dati sulle immatricolazioni UE a novembre

Fca non è stato certo aiutato oggi dalle indicazioni relative alle immatricolazioni di auto in Europa dove a novembre si è avuta una crescita generale del mercato nell'ordine del 5,9%, con un saldo positivo del 4,1% da inizio anno.


Il gruppo guidato da Marchionne si è mosso in controtendenza, visto che le sue vendite in Europa il mese scorso sono scese dell'1,3%, con una quota di mercato in flessione dal 6,4% al 6%, Nei primi 11 mesi del 2017 Fca ha registrato immatricolazioni in aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una market share in salita dal 6,7% al 6,9%.

Rumors su alleanza con Hyundai: la view di Equita e Bca Akros

La rilevazione di novembre non sembra preoccupare gli analisti di Equita SIM i quali segnalano che la crescita delle immatricolazioni in Europa è coerente con la loro stima di un rialzo del 6% per l'anno in corso.


La SIM milanese si sofferma inoltre sulle indiscrezioni di stampa riportate in particolare dalla testata coreana Nikkei Asian Review, secondo cui Hyundai e FCA starebbero dialogando per un’alleanza nella ricerca dei motori a celle a combustibile.
Le indicazioni di stampa di fatto confermano le anticipazioni fornite dallo stesso AD Marchionne qualche settimana fa, in merito a possibili collaborazioni.
Non cambia così la view su Fca che per Equita SIM è semplicemente da mantenere in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 15,6 euro.
Con riferimento agli ultimi rumors, Banca Akros ricorda che il gruppo Fca è stato sempre cauto sul settore delle auto elettriche, giudicate non redditizie.

Questo però secondo gli analisti non esclude che possa essere contemplata in futuro una collaborazione con Hyundai. In attesa di novità Banca Akros mantiene una view bullish su Fca, rinnovando l'invito ad acquistare con un target price a 17,5 euro.

La strategia di Bca IMI, Goldman Sachs e Mediobanca

A scommettere sul titolo è anche Banca IMI che proprio ieri lo ha indicato tra le sue top pick a Piazza Affari per il prossimo anno.
Gli analisti consigliano di aggiungerlo in portafoglio, con un fair value a 16,9 euro, spiegando che Fca si appresta a salutare l'arrivo del 2018 con una maggiore visibilità dopo i conti del terzo trimestre, più fiducia in termini di marginalità nell'area Nafta e un potenziale di crescita per Alfa e Maserati. 
Altrettanto bullish la strategie di Goldman Sachs che mantiene Fca nella sua conviction buy list, con un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 25,5 a 29,6 euro.  
Dopo un 2017 molto positivo per il titolo, la banca americana crede che il 2018 sarà l'anno del giudizio per Fca e il focus è sul Capital Market Day dell'1 giugno prossimo, quando il gruppo presenterà una visione per il futuro post Marchionne.  
Gli esperti di Goldman Sachs prevedono che il gruppo sorprenda il consenso e superi i suoi obiettivi del piano, generando oltre 8 miliardi di euro di cassa.
Infine, anche per Mediobanca Securities il titolo è un buon affare, tanto che secondo gli analisti Fca è destinato a sovraperformare il mercato, con un target price a 20 euro.

Mediobanca ricorda che le vendite del mercato UE stanno registrando un andamento migliore delle attese e anche il mercato americano sta performando bene.  
Fonte: News Trend Online

lunedì 6 novembre 2017

Fca: nuovi record storici. I vantaggi della riforma fiscale Usa


La settimana si è chiusa in bellezza per Fca che, in curante della debolezza mostrata dall'indice Ftse Mib, ha chiuso gli scambi in controtendenza rispetto al mercato, occupando la terza posizione nel paniere delle blue chips. Fca dopo aver archiviato la giornata di ieri con un progresso di quasi un punto percentuale, quest'oggi è riuscito a fare ancora meglio, aggiornando i suoi massimi storici.
Fca si è fermato a 15,66 euro, con un vantaggio del 2,42% e quasi 19 milioni di azioni scambiate, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 16 milioni di pezzi.

I dati sulle vendite di auto in Italia

Fca oggi ha guadagnato terreno nonostante le indicazioni poco brillanti arrivante dalle vendite di auto in Italia.

Ad ottobre le immatricolazioni sono aumentate del 7,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In controtendenza il gruppo del Lingotto che ha visto le sue vendite scendere dello 0,8% su base annua, sottoperformando il mercato, anche se gonfiato dalle immatricolazioni delle km zero. La quota di mercato è stata pari al 26,1%, in calo rispetto al 28,2% di settembre e in flessione anche in confronto al 28,34% dello stesso mese del 2016.

Il commento di Equita SIM e di Bca IMI

Gli analisti di Equita SIM segnalano che il dato di ottobre è inferiore alla loro stima di consegne Fca nell'area Emea che prevede per quest'anno un incremento del 6%, in linea con l'andamento dei primi nove mesi del 2017.


Il mix si conferma favorevole per la crescita di Jeep e Alfa Romeo che per non riescono a compensare il calo di Fiat e Lancia/Chrysler. 
Non cambia così la view cauta della SIM milanese che su Fca mantiene invariato il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 15,6 euro.
Più ottimisti i colleghi di Banca IMI che consigliano di aggiungere il titolo in portafoglio, con un target price a 16,9 euro.
Secondo gli analisti il mese di ottobre non particolarmente brillante in termini di immatricolazioni in Italia per Fca, non desta preoccupazioni alla luce della forte performance di Jeep.

Focus sulla riforma fiscale Usa: i vantaggi attesi per Fca

Intanto a dare sostegno al titolo quest'oggi a Piazza Affari hanno contribuito le notizie arrivate dagli Stati Uniti, dove ieri è stato presentato il progetto relativo alla riforma fiscale dell'amministrazione Trump.


Il piano dovrebbe essere approvato entro la fine dell'anno e prevede una riduzione delle corporate tax dal 35% al 20%.
Una buona notizia per Fca visto che il provvedimento Usa avrebbe delle ricadute positive sugli utili del gruppo che nell'area Nafta genera oltre il 60% del suo fatturato e più del 70% dell'Ebit.
A tal proposito basti ricordare che lo stesso AD Marchionne, proprio in occasione della presentazione dei conti del terzo trimestre, ha dichiarato che la riduzione del tax rate si tradurrebbe per Fca in un impatto positivo ricorrente di 1 miliardo di euro. 

La view di Fidentiis

Non stupisce quindi che gli analisti di Fidentiis vedano proprio nella nuova riforma fiscale Usa un catalizzatore importante per il titolo.

In attesa di novità gli analisti non abbandonano la loro strategia "bullish", reiterando la raccomandazione "buy", con un range di valutazione pari a 19,4-19,9 euro. 
 
Fonte: News Trend Online

martedì 24 ottobre 2017

Fca - Marginalita' oltre le attese nel 3Q 2017, buona crescita a tassi costanti

Il gruppo ha archiviato il periodo luglio-settembre 2017 con una leggera flessione dell'1,6% a 26,4 miliardi dei ricavi, cui pero' e' corrisposto un balzo dell'Ebit adjusted del 17,2% a 1,76 miliardi grazie al generale miglioramento del mix prodotto. La performance operativa ha portato a un balzo dell'utile netto del 50% a 910 milioni, mentre il debito, rispetto al 30 giugno 2017, e' aumentato di circa 179 milioni a 4,4 miliardi.
Fca ha chiuso il terzo trimestre con consegne pari a 1,123 milioni, sostanzialmente in linea al periodo di confronto. I ricavi si sono attestati a 26,4 miliardi, in calo dell'1,6% su base annua (+2% a parita' di cambi) e leggermente inferiori rispetto alle attese per effetto della leggera flessione in nord America e in area Emea.
Nel dettaglio, le consegne nell’area Nafta sono diminuite del 6% a 592 mila, principalmente per effetto delle riduzione dei volumi per le flotte e all'uscita di produzione di alcuni modelli. Il fatturato ha segnato un -4% a 16,1 miliardi (+1% a parita' di cambi), mentre l'Ebit adjusted si e' attestato a 1,286 miliardi, sostanzialmente in linea al periodo di confronto ma con un ros in aumento di 40 basis point all'8%. I minori volumi sono stati infatti compensati dal favorevole mix prodotto, anche grazie alla riduzione delle consegne alle flotte, e dalle efficienze sugli acquisti.
In Area Latam, invece, le consegne sono aumentate del 26% a 140 mila unita', con ricavi in aumento del 42% a 2,1 miliardi, mentre in area Apac le consegne sono cresciute dell'8% a 66 mila unita' con un fatturato in calo del 9% a 782 milioni (-4% a parita' di cambi) principalmente per minori vendite di ricambi e componenti.
Infine, l'area Emea ha evidenziato una diminuzione delle consegne del 3%, complici soprattutto la debolezza del Regno Unito e il calo delle consegne di veicoli commerciali leggeri alle flotte in Italia. Il fatturato si e' ridotto del 2% a 4,975 miliardi, mentre l'Ebit adjusted ha beneficiato del miglioramento del mix prodotto evidenziando un +22% a 127 milioni.
Nel complesso, il generale miglioramento del mix prodotto ha portato a un risultato record a livello di Ebit adjusted, in crescita oltre le attese del 17,2% a 1,76 miliardi.
La forte performance operativa e la diminuzione degli oneri finanziari netti per via della riduzione del debito lordo, hanno poi consentito un balzo dell'utile netto del 50% a 910 milioni, mentre l'utile netto adjusted e' cresciuto del 25% a 922 milioni.
Da lato patrimoniale, l'indebitamento netto industriale, rispetto al 30 giugno 2017, e' aumentato di circa 179 milioni a 4,4 miliardi, riuscendo comunque a battere le attese.
Confermati, infine, i target per il 2017, con ricavi netti stimati tra 115 e 120 miliardi, un Ebit adjusted superiore a 7 miliardi, un utile netto adjusted che supera i 3 miliardi e un indebitamento netto industriale inferiore a 2,5 miliardi.







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