window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-36147348-1'); Mercato Trading e Segnali Operativi...nicola suprani ...Mercato Trading e Segnali Operativi -

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martedì 22 maggio 2018

SPREAD Italia/Spagna ai massimi dal 2012, l'Europa ci volta le spalle.

FATTO
Si inasprisce ulteriormente la tensione sui BTP, mentre M5s e Lega salgono al Colle per presentare la loro proposta di governo. 

Dall'Europa arrivano nuovi segnali di preoccupazione ben tradotti dall'allargamento degli spread.

Manfred Weber, leader della pattuglia di rappresentati politici più nutrica nel Parlamento europeo, quello dei Popolari Europei (PPE), in una dichiarazione ai media tedeschi si è indirettamente rivolto a Lega e M5s: "State giocando col fuoco perché l'Italia è pesantemente indebitata". E ha aggiunto: "Le azioni irrazionali o populiste potrebbero provocare una nuova crisi dell'euro".

In giornata il rendimento del Btp decennale si è spinto al 2,40%, il livello più alto dall'ottobre 2014, con lo spread BTP/Bund tedesco arrivato a toccare a 188 punti base il livello più alto da maggio 2017.

La misura più corretta del "rischio Paese", però, la fornisce lo spread Italia/Spagna che raggiunge oggi quota 90 punti base, il livello più elevato da inizio 2012. Quando sono iniziati i colloqui tra Lega e M5s lo spread era a 45 punti base. 

Si deduce piuttosto facilmente che oggi gli investitori internazionali considerano più rischioso investire in un Paese altamente indebitato come l'Italia che investire in un Paese con la deriva secessionista della Catalogna, ma meno indebitato, come la Spagna.

EFFETTO
Graficamente, il recente sfondamento della parte alta del canale decrescente che ha accompagnato il movimento nell'ultimo anno, ha fornito un primo pericoloso segnale di inversione. E' stata rotta al rialzo anche la resistenza statica tratteggiata in rosso.

Si avvicinano le soglie critiche intorno al 2,45% / 2,50% oltre cui scatterebbe un vero e proprio allarme rosso per i nostri titoli di Stato e per la casse pubbliche.



Operatività. Si suggerisce di attendere avvicinamenti di area 2,50% per comprare BTP decennali sfruttando la crisi di fiducia. 

Ci sono diverse opzioni per sfruttare le oscillazioni di breve del prezzo del BTP o eventualmente per proteggere le posizioni in essere sui titoli di Stato.

Per puntare a un rimbalzo dei prezzi (discesa dei rendimenti) si può utilizzare il seguente strumento:

Boost BTP 10Y 3x Leverage Daily ETP
Isin: IE00BKT09149
(3BTL.MI)

Per puntare a un ribasso dei prezzi (aumento dei rendimenti) si può utilizzare il seguente strumento:

Boost BTP 10Y 3x Short Daily ETP
IE00BKS8QM96 
(3BTS.MI)

www.websim.it

mercoledì 1 novembre 2017

BUND TEDESCO - La Bce rassicura i mercati, rendimenti in forte calo

FATTO
Rendimenti in forte discesa per i titoli di Stato della zona euro dopo le novità emerse dal meeting Bce della scorsa settimana. Mario Draghi ha convinto i mercati sulla prosecuzione della linea "morbida".

Il piano di acquisti si dimezzerà da 60 a 30 miliardi di euro fino a settembre 2018, ma non è stata indicata una data finale e ciò significa che potrà essere modificato/prolungato se necessario.

Nel panorama della zona euro spicca il caso specifico dei nostri Btp galvanizzati dalla promozione di S&P. Il rendimento del decennale è sceso a 1,83%, minimo da inizio 2017. Il rendimento del biennale è sceso a -0,30%, nuovo minimo storico.

Il rendimento del Bund decennale tedesco (benchmark per eccellenza del segmento) è passato da +0,50% pre-Bce a +0,38% di oggi.

EFFETTO
Dal punto di vista grafico, l'intervento di Draghi non ha fatto altro che ribadire la tendenza ormai prevalente da inizio 2017. Nessuna rivoluzione.

Da oltre un anno, infatti, è visibile un progressivo incremento del rendimento del bund decennale tedesco, spiegabile soprattutto con il deciso miglioramento delle condizioni economiche della zona euro, ma il tutto è ancora inserito in un ampio range che vede come punti estremi un rendimento di picco intorno ad area 0,60% e un minimo a +0,20%. 

Ricordiamo che il rendimento minimo storico è stato segnato intorno a -0,20% nel 2016.

RENDIMENTO BUND GERMANIA 10 ANNI 



























Operatività. La nostra convinzione è che i rendimenti siano destinati presto o tardi ad allinearsi verso l'alto, sempre che l'economia della zona euro prosegua sulla strada del rafforzamento. I tatticismi sul QE potranno solo ritardare questo processo, ma non invertirlo. 

I punti di riferimento da monitorare sono un rendimento di +0,50/+0,60% verso l'alto e un rendimento di +0,30/+0,20% verso il basso. 

Nuova direzionalità (con contemporanea accelerazione del movimento) è prevista all'uscita da questo range. Sopra +0,60% si può proiettare un target di rendimento in area +1%.

Per trading stretto si può agire con operazioni in contotendenza, una volta raggiunti gli estremi del range.

Per puntare, in ottica di breve, su un ribasso del prezzo, di conseguenza sul rimbalzo dei rendimenti, si può investire nei seguenti strumenti a leva:

ETP BOOST BUND 10Y 3x SHORT DAILY 
Isin: IE00BKS8QN04 
(3BUS.MI)

ETP BOOST BUND 10Y 5x SHORT DAILY
Isin: IE00BYNXPH56
(5BUS.MI)

Per puntare, in ottica di breve, su un rialzo del prezzo, di conseguenza sul ribasso dei rendimenti, si può investire nel seguente strumento a leva:

ETP BOOST BUND 10Y 3x Leverage DAILY 
Isin: IE00BKT09255 
(3BUL.MI)

Obiettivo degli strumenti è quello di replicare (anche all'inverso) con leva 3 e 5 l'andamento dei future Bund a 10 anni. 

Ad esempio, nel caso il future Bund salga dell'1% in un giorno, allora l'ETP 5X scenderà del 5%; nel caso in cui il future Bund scenda dell'1% in un giorno, allora l'ETP 5X salirà del 5%.

Non ci sono a disposizione strumenti sulle scadenze temporali più brevi.

www.websim.it

martedì 24 ottobre 2017

BTP deboli, chiudono su minimi ma spread resta sotto 160 in attesa Bce

MILANO, 24 ottobre (Reuters) - Chiudono in ribasso, sui minimi intraday, i Btp al termine di una seduta di oscillazione comunque contenute, in cui lo spread su Bund è rimasto stabilmente sotto quota 160 pb.

** Il mercato evita posizionamentidefiniti e gli operatori giudicano il movimento odierno un assestamento in vista del meeting Bce di giovedì, al termine del quale Francoforte dovrebbe comunicare le modalità di estensione del Qe oltre la scadenza di dicembre 2017.

** Secondol'ultimo sondaggio Reuters, la previsione è per un taglio da 60 a 40 miliardi di euro degli acquisti mensili a partire da gennaio, che prolungherebbe di 6-9 mesi la durata del programma. Particolare attenzione verrà posta sul mantenimento dellapossibilità di riaumentare o prolungare ulteriormente gli acquisti in caso di necessità.

** Proprio l'attesa per una riduzione 'morbida' del Qe ha permesso ai Btp di conservare un tono di fondo positivo nelle recenti sedute, esponendoli secondoalcuni a possibili prese di beneficio anche nel caso di un esito del meeting Bce in linea con le attese.

** Ai 156 punti base, visti ieri e nuovamente nella seduta odierna, lo spread Btp/Bund viaggia sui minimi dallo scorso 20 agosto; ieri, prima della risalita odierna fino a 2,06%, il tasso sul Btp decennale ha ritoccato quota 2%.

** In concomitanza con la Bce, il mercato italiano entra nella tornata di aste di fine mese. Giovedì si terrà infatti il lancio del nuovo Ctz ottobre 2019 e di indicizzati maggio 2028 per una cifra complessiva fino a 4,25 miliardi .

** A breve, a mercati chiusi il Tesoro comunica i dettagli dell'asta di Bot semestrali di venerdì: Intesa Sanpaolo prevede un'offerta di 6,25 miliardi sui 6,6 di buoni in scadenza.

** Domani intanto (in attesa delle comunicazioni sul medio lungo, a fine seduta) è in agenda anche l'offerta tedesca, con l'importo indicativo di 3 miliardi di Bund decennali.

============================ 17,30============================= FUTURES BUND GIUGNO 161,10 (-0,58) 
FUTURES BTP GIUGNO 136,58 (-0,60) 
BTP 2 ANNI (MAG 19) 108,186 (-0,047) -0,170% 
BTP 10 ANNI (AGO 27) 100,036 (-0,419) 2,056% 
BTP 30 ANNI (MAR 47) 91,036 (-0,542) 3,196% 
========================= SPREAD (PB)========================== --------------------- --------------- ---------- PRECEDENTE 
TREASURY/BUND 10 ANNI 194 194 
BTP/BUND 2 ANNI 55 55 
BTP/BUND 10 ANNI 158 157 
minimo 156,0 156,3 
massimo 158,2 160,3 
BTP/BUND 30 ANNI 193 193 
BTP 10/2 ANNI 222,6 219,5 
BTP 30/10 ANNI 114,0 115,8 
================================================================ 


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mercoledì 13 settembre 2017

Bond oggi: scontro duro in Bce. Ne risentiranno i vostri soldi

Bond oggi: scontro duro in Bce. Ne risentiranno i vostri soldi
Altro che quasi unanimità all’interno della Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) ! Le indiscrezioni delle ultime ore parlano di rapporti tesi fra i vari membri del direttorio. Con una spaccatura più netta rispetto a quanto si vuol far credere e con il gruppo degli oppositori a Draghi che si allarga. Non solo Germania, ma anche Olanda, Austria e alcuni Paesi dell’est alzano la voce per far sì che le misure non convenzionali terminino il prima possibile. La reazione dei fedeli al Presidente si annuncia pesante, se è vero che proprio ieri Erkki Liikanen, Governatore della Banca della Finlandia, ha sostenuto che il meeting di ottobre del “board” darà soltanto indicazioni di massima, mentre le vere decisioni saranno rinviate a dicembre. L’immagine che ne esce è che le scaramucce in corso non siano degne della Banca Centrale di una potenza economica e rischino di costare caro ai risparmiatori, i quali vedono continuamente allungarsi i tempi di scelte che andrebbero spiegate con chiarezza ai mercati. 
Posizioni a confronto
Da varie fonti emerge che il conflitto dipende da visioni diametralmente opposte. Da una parte gli anti Draghi sostengono che o si agisce subito o si rischia di rivedere una fase di bassa inflazione e di ulteriore rallentamento dell’economia, che potrebbero rientrare in scena nella seconda metà del 2019. Se ciò accadesse la tentazione di mantenere i tassi a zero riesploderebbe, perpetuando una scelta dannosissima per il risparmio e i sistemi pensionistici. Ciò non esclude che la politica dei piccoli passi vada confermata, ma dopo un segnale di inversione che preveda già a fine 2018 il primo rialzo del costo del denaro. Dall’altra parte i fautori di Draghi, con – si dice – francesi e spagnoli in prima linea, temono che una ripartenza dei tassi porti a un successivo rafforzamento dell’euro sul dollaro e sulle altre maggiori valute mondiali. Si tratterebbe di uno choc esogeno, tale da spegnere le speranze del proseguimento di una ripresa economica ancora tiepida, comprimendo di nuovo l’inflazione. E’ parossistico ma il confronto porta, attraverso strade diverse, alla stessa preoccupazione: che proprio l’inflazione resti al palo. In effetti già vari economisti temono una mini onda deflazionistica, indotta da vari motivi. In più si aggiunge il timore: che la fine della droga da QE metta in crisi un vasto numero di medie aziende, finora sorrette grazie ai tassi a zero, ma incapaci – per evoluzioni anche tecnologiche – a restare sui mercati internazionali. 
Investire nell’incertezza
Se il “tapering” trova quasi tutti d’accordo nella sua concretizzazione, sebbene con modalità e tempi diversi, il motivo di maggiore esitazione consiste nel rialzo dei tassi. E’ possibile che sul tema si vada a una conta dei voti nel prossimo Direttivo della Bce, innalzando il livello di confusione, anche perché la tradizionale parsimonia di dichiarazioni del passato sembra ormai ignorata. Ciascuno si muove nella direzione dei propri interessi, trascurando completamente l’impatto confusionale che ciò determina nei confronti del cittadino/investitore. Per il quale l’unica strategia possibile è adottare un metodo flessibile nel collocare il proprio denaro, non trascurando l’ipotesi che i tassi restino bassi anche in futuro oppure che – all’opposto – risalgano più velocemente di quanto si pensi. Come farlo? Diversificando al massimo su strutture, valute e scadenze. L’unica ricetta sicura è questa, per quanto banale e prevedibile. Comunque non si speri che né a ottobre né a dicembre dalla Bce arriveranno risposte chiare e definitive. Lo scontro al suo interno è troppo duro perché ciò avvenga. 

lunedì 20 febbraio 2017

Uno sguardo sul Bund, quali sono i supporti chiave?


Il Bund tedesco dall’inizio di Dicembre 2016 sembra aver terminato la fase correttiva con la formazione di un doppio minimo in area  159,70, riprendendo così il movimento al rialzo che aveva proiettato il titolo di stato tedesco a 10 anni nel luglio scorso fino a 168,75.
I livelli chiave di supporto posti a 161,30 e negli ultimi giorni a 163.20 hanno fornito ottimi punti di acquisto, avvalorati dall’analisi grafica che mostra come essi abbiamo costituto dapprima resistenza e in seguito supporto dinamico sulle trendline tracciate identificando le recenti successioni di massimi e minimi (vedi video allegato).
Ci stiamo ora avvicinando al prossimo livello chiave di 164,90, già respinto ai primi di gennaio ma che sembra essere nuovamente un obiettivo ragionevole in virtù dei movimenti delle ultime settimane.

I volumi nel corso dell ultime due sessioni hanno registrato un lieve incremento e vanno tenuti d’occhio poiché un break accompagnato da un cospicuo aumento degli stessi conferirebbe ulteriore valore al pattern.
A livello grafico se dovesse essere superata la resistenza a 164,90, i primi obiettivi sarebbero rappresentati da 165,50 e 166.
Autore: Tradingfacile.net Fonte: News Trend Online

venerdì 18 novembre 2016

Situazione delicata per il Bund future


Si complica la situazione per il Bund. Il derivato tedesco ha raggiunto il 14/11 il livello più basso dallo scorso maggio, a quota 159,14, salvo poi tentare una reazione. Nel breve termine è ancora possibile il proseguimento del rimbalzo, anzi probabile dal momento che dopo la violazione di un sostegno rilevante come la media mobile a 200 giorni (in transito a 162 circa) di norma si realizza un "return move", ovvero il ritorno a testare con funzione opposta da quella originaria il livello tecnico appena superato (in questo caso quello che era un supporto diventa resistenza).

Indizi di miglioramento giungerebbero poi oltre 163 circa, linea che scende dai record di settembre, con conferme alla rottura di 163,19, picco del 9/11. Il mancato ritorno sopra area 162 renderebbe invece possibile una estensione del ribasso verso area 157,50/158 quota pari al 38,2% di tutto il movimento rialzista calcolato dai minimi del 2015.
(CC)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

venerdì 22 aprile 2016

Analisi Ciclica sul Bund Future della giornata

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sul Bund Future per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Vediamo l’andamento del Bund future a partire dal 3 dicembre, con dati ad 1 ora- aggiornati alle ore 10:00 del 22 aprile:
(Il grafico è stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del Bund future. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale (durata media intorno a 3 mesi solari) che è partito sui minimi del 10 marzo. Questo ciclo ha avuto una discreta spinta sino ai massimi dell’11 aprile. Poi è iniziata una fase di leggero indebolimento che ciclicamente ci può stare poiché conduce verso il minimo centrale (vedi freccia rossa) che potrebbe essere a breve (diciamo entro lunedì 25 aprile).
Dopo ci può essere una leggera ripresa rialzista sino al limite del 9-10 maggio (vedi ellisse gialla). Infine un nuovo indebolimento per andare verso la conclusione di questo ciclo attesa ad inizio giugno.
Ricordo che questa è una ipotesi ciclica in base ai dati attuali. Con il fluire dei dati futuri possono sorgere differenti ipotesi, sempre nel rispetto di tutta una serie di regole cicliche che riducono sempre il ventaglio delle ipotesi più probabili.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) un ulteriore indebolimento che porti verso il minimo centrale potrebbe portare a 162 e sino a 161,8. Valori inferiori metterebbero in debolezza tutta la struttura ciclica e ciò potrebbe portare a differenti sviluppi.
Dal lato opposto possono esserci riprese verso 163 e 163,2. Valori superiori confermerebbero la fase di ulteriore ripresa e si potrebbe procedere verso 163,8 e 164. In base a quanto si vede ora non si attendono nuovi massimi ciclici ed al limite la ripresa potrebbe fermarsi a 164,3.
Rammento che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
Autore: Eugenio Sartorelli Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online

mercoledì 18 novembre 2015

Bund ancora in ottima forma

Questa volta rivolgiamo la nostra attenzione al Bund, il future sul titolo di stato decennale tedesco. La settimana appena passata è stata a dir poco eccezionale: il titolo si è portato da area 155 fino oltre 157, oltre 200 tick sopra, proprio quando i mercati azionari hanno per così dire “collassato” su livelli di resistenza ben evidenti.
 
Come si presenta il Bund nel lungo periodo? La particolare dinamica dei prezzi di questi ultimi 10 mesi potrebbe indurre più di qualche dubbio.

 


Che il Trend di lunghissimo periodo sia long non sembra in alcun modo in dubbio: le sequenze ordinate di massimi e minimi di swing fugano ogni dubbio in maniera oggettiva. Negli ultimi mesi però dopo una salita verso livelli siderali, addirittura oltre 160, (movimento 1) il mercato ha registrato una brusca discesa, durata meno di 2 mesi da aprile a giugno 2015  (movimento 2) sicuramente non compatibile con il movimento long.
 
La salita che poi si è sviluppata da giugno di quest’anno (movimento 3) sembra non più un impulso rialzista, ma un ritracciamento di un nuovo trend che ora è short: in questo contesto ci accingiamo ad analizzare il mercato su base weekly.
 
Dove potrebbe arrivare ora il bund?

 

Osservando la modalità con cui ha praticamente bruciato la precedente resistenza  a 156,50 sono indotto a pensare che la forza si ancora tanta.
 
L’idea è che sulla scia di una settimana così direzionale possa ancora salire verso 157,60 dove è situato il precedente massimo più alto e li in qualche modo rallentare. Nell’area poi compresa tra 158,40 e 157,60 si potrebbe sviluppare un movimento di distribuzione configurando una potenziale figura di inversione che, forse, molti di voi già conoscono: un testa e spalle ribassista.. ma questa, almeno per ora, è un’altra storia. Dovremo vedere come si sviluppa la dinamica del prezzo in quell’area ed aggiornare eventualmente la nostra strategia!
 
Per contattarmi e per scambiare idee di trading potete chiedermi l’amicizia su facebook oppure scrivere una mail a: supergianvi@gmail.com

 
Un grande saluto e Buon Trading a tutti!

 
Gianvito D’Angelo
 

Tratto da ITFORUM NEWS, clicca qui per leggere gli altri articoli:http://news.itforum.it/redazione/

venerdì 30 ottobre 2015

Analisi Ciclica sul Bund Future del 30 ottobre

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sul Bund Future per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Vediamo l’andamento del Bund future a partire dall‘1 settembre, con dati ad 1 ora aggiornati alla chiusura del 29 ottobre:
(Il grafico è stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del Bund future.

La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale (durata media intorno a 3 mesi solari) che è partito sui minimi dell’1 settembre in leggero anticipo rispetto alle durate medie.
Questo ciclo ha mostrato una buona forza iniziale. Poi, dopo i massimi relativi del 2 ottobre, c’è stata una leggera correzione che ha portato ai minimi del 20 ottobre (vedi freccia gialla sul grafico). Quello è il minimo centrale che spesso porta una ripresa dei prezzi, come in questo caso.

La ripresa ha portato a nuovi massimi di periodo sopra 158,5.
In base alle forme cicliche la prevalenza rialzista potrebbe proseguire sino a circa il 10-11 ottobre (vedi ellisse punteggiata rossa) anche se per ora sembra difficile arrivare a valori molto oltre 159. Ricordo che una prevalenza rialzista è confermata anche da fasi laterali o comunque da correzioni assai contenute, che sono più che fisiologiche.
Dopo quella data ci può essere un graduale indebolimento che conduca alla conclusione ciclica entro la prima settimana di dicembre.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una ulteriore spinta riportare oltre 158 e poi verso i massimi di 158,6.

Oltre c’è 159- poi 159,5 e sino a 160. Comunque ritengo prezzi oltre 159 degli eccessi ciclici rialzisti in questa fase.
Dal lato opposto possono esserci ulteriori correzioni verso 156,5 e poi sino al limite di 156. Valori inferiori soprattutto a 155,7 (un po’ a sorpresa in questa fase) ridurrebbero decisamente la forza di questo ciclo che potrebbe addirittura mettersi in debolezza anticipata e quindi procedere verso valori inferiori.
Ciò normalmente porta ad una riduzione dei tempi della durata ciclica.
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
Autore: Eugenio Sartorelli Fonte: News Trend Online

venerdì 2 ottobre 2015

Analisi Ciclica sul Bund Future del 2 ottobre

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sul Bund Future per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Vediamo l’andamento del Bund future a partire dall‘1 settembre, con dati ad 1 ora aggiornati alle ore 10:00 di oggi 2 ottobre:
(Il grafico è stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del Bund.

La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale (durata media intorno a 3 mesi solari) che è partito sui minimi dell’1 settembre in leggero anticipo rispetto alle durate medie.
Questo ciclo ha mostrato una buona forza iniziale che tutt’ora prosegue. Ciò è anche evidenziato dall’Indicatore Ciclico in basso che è quasi sempre rimasto oltre la linea di equilibrio (linea orizzontale punteggiata più in basso).
Come tempi possiamo essere vicino ad una fase di massimo ciclico, oppure ci potrebbe essere un prolungamento della prevalenza rialzista sino intorno al 15-16 ottobre (vedi ellisse rossa).

A seguire un po’ di indebolimento per andare verso la metà ciclo intorno al 21-22 ottobre (vedi freccia gialla) dove spesso si forma un minimo relativo.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una ulteriore spinta rialzista può portare oltre 157 e verso 157,5.
Oltre non ho particolari proiezioni cicliche ed al limite si può arrivare intorno a 158.
Dal lato opposto possono esserci momentanee correzioni verso 156 e 155,5 fatto che non intaccherebbe la struttura ciclica rialzista. Valori inferiori a 155 ridurrebbero la forza di questo ciclo che potrebbe non avere più massimi superiori (anche in casi di ripresa) a quelli fatti sino a quel momento.

Valori (a sorpresa) inferiori a 154,5 annullerebbero le forze cicliche rialziste.
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
nnAutore: Eugenio SartorellinnFonte: News Trend Online

venerdì 7 agosto 2015

Analisi Ciclica sul Bund Future del 7 agosto

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sul Bund Future per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Premetto che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
Vediamo l’andamento del Bund future a partire dal 10 giugno, con dati ad 1 ora aggiornati alle ore 09:30 di oggi 7 agosto:
(Il grafico è stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del Bund.

La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale (durata media intorno a 3 mesi solari) che è partito sui minimi del 10 giugno mattina.
Questo ciclo ha mostrato una buona forza iniziale, ma poi ha avuto una decisa correzione con i minimi del 13 luglio (vedi freccia color ciano nel grafico) che sono stati la conclusione del 1° sotto-ciclo. Il ribasso ci stava come tempi, ma dei prezzi così in basso non erano preventivabili.
Ora siamo nella fase avanzata del 2° sotto-ciclo Mensile che potrebbe trovare un minimo conclusivo intorno al 12-13 agosto (vedi freccia gialla)- in tal senso ci potrebbe essere un indebolimento già da lunedì.

A seguire il 3° ed ultimo sotto-ciclo Mensile che potrebbe portare ad una ulteriore spinta ciclica della durata di circa 8-10 gg.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) per andare alla chiusura del 2° sotto-ciclo Mensile ci potrebbero essere leggere discese verso 153 e 152,5 che non intaccherebbero la struttura rialzista del ciclo Trimestrale.
Valori sotto 152 ridurrebbero la forza del ciclo Trimestrale e si potrebbe arrivare a 151,5.
Dal lato opposto possono esserci rialzi poco oltre 154- valori oltre 154,5 (soprattutto se da lunedì) porterebbero ad una differente struttura ciclica con un sotto-ciclo Mensile che si allunga e che potrebbe trovare la sua conclusione poco oltre metà agosto.
Autore: Eugenio Sartorelli Fonte: News Trend Online

giovedì 6 agosto 2015

Aumentano i rischi di ribasso per il Bund future

I principali mercati obbligazionari sono in subbuglio dopo che il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Dennis Lockhart, ha dichiarato che, salvo sconquassi nelle prossime due settimane, l'economia Usa e' pronta per un rialzo dei tassi in settembre. L'ultimo comunicato della Fed a seguito della riunione del Fomc era invece di tenore piu' prudente, lasciando intendere che le possibilita' di un rialzo dei tassi gia' dal mese prossimo erano ridotte.
Del resto l'inflazione Usa resta bene al di sotto del target del 2% mentre il rallentamento della Cina allontana il rischio di un surriscaldamento, almeno a breve termine, dell'economia. Il presidente della Fed di Atlanta di norma non si muove senza il consenso dei vertici della banca, quindi la sua dichiarazione viene guardata con apprensione.

Il quadro grafico del Bund future sembra incorporare gia' il rischio di tassi piu' alti, i prezzi hanno infatti tentato con il picco del 4 agosto a 155,09, in corrispondenza della media mobile a 100 giorni, il superamento dei massimi di inizio giugno a 155,20 ma sono stati sonoramente respinti dalla resistenza.
Per il momento quindi il rimbalzo visto dai minimi di giugno a 148,23 conserva tratti correttivi e rischia di rivelarsi un fenomeno temporaneo. Solo oltre area 155,50 questo timore verrebbe negato in favore di un test prima di 157,50 poi di area 158,50. Sotto 152 invece target a 150, linea che sale dai minimi di inizio 2014, supporto critico di lungo periodo.
(AM)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

mercoledì 6 maggio 2015

Bund: scenario ancora negativo ma orientato alla neutralità




Mancano pochi giorni alla prima vera e propria scadenza tecnica in capo alla Grecia. Il prossimo 12 maggio Atene dovrà rispettare il precedente impegno preso rimborsando al Fmi un miliardo di euro. Nell’attesa di questo importante appuntamento, i mercati finanziari hanno accusato pesanti perdite riportando saldi negativi di significativa entità; tra questi è utile soffermare l’attenzione sull’ennesima discesa dei corsi del decennale tedesco che ormai evidenzia un rendimento positivo pari allo 0,51%.

Analoghe vendite hanno influenzato anche il nostro decennale domestico che attesta un rendimento pari all’1,80%.
Nel precedente outlook si dava risalto all’impostazione tecnica del Bund che imponeva (e non suggeriva) accortezza per le sedute successive: da inizio settimana i corsi hanno subìto un importante ritracciamento portandosi a quota 154,85 punti (con minimo intraday a 154,60) dalla precedente soglia a quota 156,70 relativa alla chiusura dell’ottava trascorsa.
Il quadro tecnico rimane ancora negativo ma appare ormai giunta una possibile pausa di assestamento dei corsi attorno all’area di prezzo compresa tra 153,785 e 154,68 punti.
Fondamentale il supporto individuato a 153,866 punti che, in caso di mancata tenuta, favorirebbe un ulteriore downside fino a raggiungere prima area 152,46 e successivamente quota 151,59.
La precedente strategia end of weekly suggerita, dal punto di vista operativo, ha trovato riscontro attraverso lo scenario in short position che ha beneficiato del take profit a 155,475 (con minimo intraday a 155,46 del 4 maggio) rispetto al price entry posto a 156,121 punti.
Avendo esaurito l’intero scenario pivotiano settimanale, raggiungendo – di fatto – tutti i livelli di supporto (il supporto weekly di secondo livello è stato quasi raggiunto), si suggerisce l’assunzione di una posizione flat sul Bund fino al termine della settimana in corso.
Fonte: News Trend Online

giovedì 19 marzo 2015

Analisi Ciclica sul Bund Future: 19 marzo 2015

Vediamo di fare un?Analisi Ciclica sul Bund Future per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Premetto che per quanto ci siano delle strutture cicliche all?interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l?analisi svolta (come tutta l?analisi tecnica) non pu che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l?Analisi Ciclica prevede.
Vediamo l?andamento del Bund Future a partire dai minimi del 17 marzo- dati ad 5 minuti aggiornati alle ore 8:30 del 19 marzo:
(Il grafico stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del Bund.

La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso un indicatore di Intensit di Forze Cicliche.
Come vedete questo Ciclo Settimanale partito da poco, ovvero il 17 marzo mattina.
Ricordo che questo ciclo pu durare mediamente 7-8 gg di borsa aperta. Tuttavia ci costituisce solo un valore medio e come detto prima i cicli possono avere durate che si discostano dalla loro media.
Per come conformato questo ciclo (vedi linea bianca) la spinta rialzista potrebbe proseguire sino ad oggi pomeriggio (vedi cerchio giallo tratteggiato).

A seguire ci potrebbe essere una leggera correzione sino al minimo centrale (vedi freccia azzurra) che potrebbe essere il 20 marzo pomeriggio. Poi una ulteriore ripresa sino al 23 marzo pomeriggio (vedi cerchio rosso tratteggiato), difficile dire adesso se ci potr condurre ad ulteriori massimi.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo ?livelli critici? e non sono veri target price) una prosecuzione rialzista potrebbe arrivare a: 159,3- 159,8- 160.
Dal lato opposto vi possono essere correzioni sino a 158,5 che non intaccherebbero la struttura rialzista di questo ciclo.

Valori inferiori a 158,3 porterebbero in debolezza questo ciclo, fatto poco atteso per i prossimi giorni, ma caso mai pi atteso dopo il 23 marzo. Da l si pu scendere sino a 158 e 157,8.
Questo tipo di analisi risulta meno affidabile sul Bund in quanto un mercato decisamente condizionato dalle decisioni delle Banche Centrali.
Tuttavia l?Analisi Ciclica pu sempre dare qualche utile spunto nella lettura probabilistica del trend.
Autore: Eugenio Sartorelli Fonte: News Trend Online

martedì 30 dicembre 2014

Bund in accelerazione rialzista verso quota 156

Il Bund tedesco accelera al rialzo e tocca nuovi record a quota 155,88. Nell'ultima ottava i prezzi si erano mossi per vie laterali in un intervallo di oscillazione molto stretto compreso tra 154,58 e 155,45, senza riuscire a dare seguito alla reazione avviata dalla base del canale che contiene l'ascesa dai bottom di fine 2013.
La rottura al rialzo del limite superiore ha invece riattivato l'uptrend in direzione di obiettivi più lontani a 157 punti circa, per un test del lato superiore del citato canale. Solo l'eventuale rottura del limite inferiore del canale, attualmente in area 153,30, potrebbe insinuare dei dubbi sulla capacità di crescita, spianando la strada a ripiegamenti verso il supporto offerto a 150,80 circa dalla media mobile a 100 sedute.

Sarebbe tuttavia la violazione di questo limite ad inviare un primo segnale ribassista in grado di anticipare discese più estese a ritracciamento di tutta la salita dai minimi di inizio anno dirette in prima battuta sui minimi di metà settembre a 148,40. L'eventuale cedimento anche di questo supporto anticiperebbe una ulteriore accelerazione al ribasso verso obiettivi a 147,70 e più in basso a 146,50 circa, base del rialzo partito ad agosto.
(CC)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

lunedì 22 dicembre 2014

Pausa di riflessione per il Bund

Pausa di riflessione per il Bund tedesco dopo l'allungo fino a nuovi record a quota 155,45. La base del canale che contiene l'ascesa dai bottom di fine 2013 ha fornito ancora una volta la sponda per mettere a segno un nuovo allungo rilanciando così l'uptrend che potrebbe ora proseguire in direzione di obiettivi più lontani a 157 punti circa, per un test del lato superiore del citato canale.
Solo l'eventuale rottura del limite inferiore del canale, attualmente in area 153,30, potrebbe insinuare dei dubbi sulla capacità di crescita, spianando la strada a ripiegamenti verso il supporto offerto a 150,80 circa dalla media mobile a 100 sedute. Sarebbe tuttavia la violazione di questo limite ad inviare un primo segnale ribassista in grado di anticipare discese più estese a ritracciamento di tutta la salita dai minimi di inizio anno dirette in prima battuta sui minimi di metà settembre a 148,40.

L'eventuale cedimento anche di questo supporto anticiperebbe una ulteriore accelerazione al ribasso verso obiettivi a 147,70 e più in basso a 146,50 circa, base del rialzo partito ad agosto.
(CC)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

giovedì 27 novembre 2014

Nuovi record per il Bund

Forte il Bund tedesco, che accumula nuovi guadagni e accelera oltre i record di ottobre a 152,49. La tenuta della base del canale che sale dai minimi di inizio anno, attualmente in area 150,90 non fa altro che avvalorare la significatività del supporto dal quale è infatti partita una nuova reazione che potrebbe ora allungarsi verso il target in area 155, lato superiore del citato canale.
Eventuali flessioni fino ai supporti in area 150,80/150,90 andrebbero quindi interpretate come una fase di consolidamento. Sotto 150,30, riferimento critico nel medio lungo termine e punto di passaggio della media mobile a 50 giorni, verrebbe invece inviato un primo segnale ribassista in grado di anticipare cali a ritracciamento di tutta la salita dai minimi di inizio anno diretti in prima battuta sui minimi di metà settembre a 147,63.

L'eventuale cedimento anche di questo supporto anticiperebbe una ulteriore accelerazione al ribasso verso obiettivi a 147 e più in basso a 146 circa, base del rialzo partito ad agosto.
(CC)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

mercoledì 26 novembre 2014

Bund prossimo a nuovo test dei record di ottobre

Forte il Bund tedesco che ha oltrepassato la prima resistenza in area 152 riassorbendo completamente la lieve flessione vista la scorsa ottava. La tenuta della linea tracciata dai minimi di inizio anno, attualmente in area 150,90 non fa altro che avvalorare la significatività del supporto dal quale è infatti partita la nuova reazione che potrebbe ora estendersi oltre i record assoluti a 152,49 in direzione di area 155, lato superiore del citato canale.
Nel breve termine conferme in tal senso giungerebbero al superamento di area 152. In caso contrario è probabile l'avvio di una fase di consolidamento laterale nel range compreso tra 150,80/150,90 e 152. Sotto 150,30, riferimento critico nel medio lungo termine e punto di passaggio della media mobile a 50 giorni, verrebbe invece inviato un primo segnale ribassista in grado di anticipare cali a ritracciamento di tutta la salita dai minimi di inizio anno diretti in prima battuta sui minimi di metà settembre a 147,63.

L'eventuale cedimento anche di questo supporto anticiperebbe una ulteriore accelerazione al ribasso verso obiettivi a 147 e più in basso a 146 circa, base del rialzo partito ad agosto.
(CC)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
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