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martedì 11 agosto 2020

Quali sono le azioni da comprare ad agosto a Piazza Affari?

 

Quali sono le azioni da comprare ad agosto a Piazza Affari? Il mese in questione è il periodo in cui si inizia ad impostare i prospetti per l’anno successivo e contemporaneamente a tirare le somme per far finire l’anno il meglio possibile.

Abbiamo selezionato per il mercato italiano 3 società con altrettanti criteri fondamentali (fair value, situazione finanziaria e dividendo): Digital Value (MI:DGV), Italian Wine Brands (MI:ITWB) e Azimut Holding (MI:AZMT).

Digital Value

La prima delle azioni da comprare ad agosto è Digital Value, società che fornisce soluzioni tecnologiche e servizi delle telecomunicazioni, energia, difesa e trasporti in Italia.
Core business è nell’offrire servizi di data center e cloud, reti di intelligence e cybersecurity.

Punto di forza delle azioni Digital Value è la situazione finanziaria, con un rapporto Debt/Equity del 34,6%, al di sotto del limite massimo tra il 40/50%.

Inoltre, presenta una buona Posizione Finanziaria Netta, visto che i propri asset di breve termine coprono bene i debiti finanziari di breve e lungo termine.
Nonostante la sopravvalutazione (22%), l’indicatore di redditività Prezzo/Utili mostra un valore che è ancora inferiore rispetto al settore di riferimento (IT): 14.9x vs 20.7x.

Ma ciò che rende la società un possibile buon prospetto è la crescita per i prossimi 4 anni dell’EPS di oltre l’8%, con una decisa accelerazione nel 2021.

Italian Wine Brands

Società che produce e distribuisce vini italiani nel mondo col marchio Giordano, si sta sviluppando anche nel mercato del caffè espresso (Art Cafè) e olio extravergine d’oliva (Terre dei Gigli).

In questo caso il punto di forza di Italian Wine Brands è il fair value che, con un valore di 32,28€, mostra una sottovalutazione di oltre il 100% rispetto al prezzo attuale a 15,40€.

Nonostante una crescita del fatturato e degli utili per i prossimi anni al di sotto della media del settore, è prevista una crescita di quasi il 12% annuo dell’EPS, ciò può portare ad un apprezzamento nei prossimi anni della quotazione.

Infine, la società dal punto di vista finanziario si presenta con un’ottima posizione, con un debt to equity del 36,1%.

Target price di Italian Wine Brands stimato dagli analisti a 23€

Azimut Holding

L’ultima delle azioni da comprare ad agosto è la nota Azimut Holding, società che fornisce servizi di consulenza e gestione patrimoniale.
Punto forte del titolo azionario è il suo dividendo del 6%, tra i più alti dell’intero panorama italiano. Da evidenziare il probabile aumento portandosi al 6,6% entro 3 anni.

Ottima valutazione aziendale per Azimut, con una sottovalutazione secondo il fair value (18,36€) del 10,5% rispetto al prezzo attuale a 16,575€ e supportato dal P/E ratio che mostra un valore di molto inferiore rispetto al settore: 6.7x vs 48.8x.

Essenzialmente la società è un’opportunità per l’investitore che predilige un rendimento da dividendo.

Target price di Azimut Holding stimato dagli analisti a 20€.

https://it.investing.com/

giovedì 5 marzo 2020

Azimut sforna numeri record, utile triplicato nel 2019

Azimut raggiunge il traguardo record di 370 milioni di euro di utile nel 2019, in crescita del 203% rispetto al 2018. Nel dettaglio il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha riportato ricavi consolidati pari a 1,05 miliardi nel 2019 (+40% rispetto ai € 748 milioni nel 2018) e il reddito operativo consolidato a 445 milioni di euro (+131% rispetto ai € 193 milioni nel 2018).
Le attese di consensus degli analisti erano di utili a 371 milioni di euro, ricavi a 1,03 miliardi. Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker nel 2019: il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 146 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del Gruppo Azimut a fine dicembre a 1788 unità. Lo scorso anno, si legge nella nota, sono stati lanciati prodotti alternativi dedicati agli investimenti in economia reale, che permettono di democratizzare una asset class riservata precedentemente solo agli investitori istituzionali. Iniziative grazie alle quali il totale delle masse in prodotti alternativi è passato in quasi tre mesi da circa 0,4 miliardi a circa 1,2 miliardi a febbraio 2020. Il CdA di Azimut inoltre ha deliberato di proporre all’Assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 23 aprile 2020, la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1 euro per azione al lordo delle ritenute di legge, pagato interamente per cassa. La data di pagamento del dividendo è prevista per il 20 maggio 2020, con stacco cedola il 18 maggio 2020 e record date 19 maggio 2020.
“Archiviamo il 2019 con numeri di assoluto rilievo, tra i quali il miglior utile netto della storia del Gruppo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati nel piano quinquennale così come fatto in modo consecutivo per tutti e tre i business plan presentati dal 2004” così il Presidente Pietro Giuliani. “In questi cinque anni abbiamo continuato a crescere dimostrando la solidità del nostro modello di business che trae forza dalla nostra indipendenza e dalla coesione e capacità di tutto il gruppo nel far seguire sempre i fatti alle parole a beneficio dei nostri clienti e dei nostri azionisti. Prova ne è che durante il piano 2015-2019 e includendo il dividendo in pagamento a maggio 2020, abbiamo distribuito una media di 1,4 euro di dividendi all’anno ai nostri azionisti, e nel 2019 i nostri clienti hanno beneficiato di una performance media ponderata netta del +8,5%).
Alessandra Caparello

venerdì 2 agosto 2019

Azimut pesante, ma i conti sono da record. Un buy da valutare?


In linea con quanto accaduto per l'indice Ftse Mib, la seduta odierna vede un ritorno delle vendite anche su Azimut che mostra una maggiore debolezza rispetto al listino di riferimento.

Azimut in netto calo dopo due rimbalzi di fila

Il titolo, reduce da due sessioni consecutive in salita, dopo aver archiviato quella di ieri con un progresso di quasi un punto percentuale, oggi ha imboccato subito la via delle vendite.
Sulla scia poi del recupero dai minimi messo a segno dal Ftse Mib, anche Azimut ha risalito la china, pur mantenendosi in territorio negativo.
Negli ultimi minuti il titolo viene fotografato a 16,67 euro, con un ribasso del 2,46% e oltre 1,7 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 1,87 milioni di pezzi.

Azimut: i risultati del primo semestre

Azimut resta sotto i riflettori del mercato all'indomani dei risultati del del primo semestre, archiviato con un utile netto più che raddoppiato, visto che il dato è stato pari a 171,03 milioni di euro, con un incremento del 136%.
I ricavi sono saliti del 29% a 485,91 milioni di euro, mentre il risultato operativo consolidato è aumentato da 98,8 a 191,5 milioni di euro,
Azimut ha fatto sapere che la raccolta netta del primo semestre è positiva per circa 2,7 miliardi di euro, destinata a salire a circa 3,2 miliardi a fine luglio, in base ai dati preliminari diffusi dalla società.
Il totale delle masse gestite è pari a 55,9 miliardi di euro e ha toccato il livello più alto ma raggiunto prima d'ora.  
L'indebitamento netto del primo semestre è pari a 123,05 milioni di euro, rispetto ai 31,05 milioni di fine 2018, in conseguenza dell'applicazione dei nuovi principi contabili.

Azimut: i numeri del 2° trimestre

Indicazioni positive anche per il secondo trimestre che ha visto una buona crescita di tutti gli indicatori.


Nel periodo in oggetto i ricavi di Azimut sono aumentati del 23,3% a 238,4 milioni di euro, mentre l'utile netto è balzato del 73,6% a 80,1 milioni di euro e l'utile operativo del 50,4% a 90,3 milioni.
Le commissioni di gestione hanno evidenziato un incremento del 19,1% a 187,7 milioni di euro, mentre quelle di performance sono cresciute del 43,3% a 29,7 milioni.

Azimut: confermati i target 2019.
Il commento di Giuliani

Azimut ha confermato l'obiettivo di chiudere il 2019 con un utile netto di 300 milioni di euro, punto di partenza per i risultati degli esercizi successivi.
Il management ha inoltre fatto sapere che nel primo semestre del prossimo anno sarà presentato il nuovo piano industriale per i prossimi 5 anni.
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Commentando i numeri diffusi ieri, il presidente di Azimut ha richiamato l'attenzione sul fatto che il gruppo ha conseguito il miglior risultato semestrale della sua storia in termini di ricavi e il secondo per utile netto.
Il dato dell'utile ricorrente, al netto delle commissioni di performance, è il più elevato mai raggiunto e conferma la solidità del conto economico di Azimut.

Azimut: Kepler Cheuvreux alza stime e target price

I risultati diffusi ieri sono stati oggetto di attenzione anche di alcune banche d'affari, a partire da Kepler Cheuvreux che ha ribadito la raccomandazione "buy" su Azimut, con un prezzo obiettivo alzato da 17,7 a 19 euro.
Il broker segnala che l'utile netto del secondo trimestre è stato migliore delle attese e anche alla luce di ciò gli analisti hanno deciso di aggiornare le stime sull'eps, alzandole in media del 6% con riferimento al triennio 2019-2021.

Azimut: anche Equita SIM rivede la valutazione

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Equita SIM che parlano di una trimestrale migliore delle aspettative, grazie a ricavi più alti e minori tasse.
Gli analisti richiamano l'attenzione sul fatto che Azimut ha confermato il focus sulla crescita nei mercati esteri che nella prima metà di quest'anno hanno generato complessivamente 2 milioni di euro di commissioni di performance.
Sulla scia dei conti trimestrali, la SIM milanese ha deciso di migliorare la stima sull'utile di quest'anno da 312 a 325 milioni di euro, per incorporare maggiori performance fees e altri ricavi, mentre le previsioni sull'utile 2020-2021 sono state alzate dell'1%.
Di conseguenza Equita SIM ha messo mano anche al target price, migliorato da 18,4 a 19 euro, lasciando però invariato il rating "hold".

Azimut: in controtendenza UBS

Bearish invece la strategia di UBS che continua a consigliare di vendere Azimut, con un fair value tagliato da 13,1 a 12,7 euro.
La banca elvetica si è mossa in una direzione opposta a quella di Kepler Cheuvreux e di Equita, riducendo le stime sull'eps nell'ordine dell'1%-3% con riferimento al periodo 2019-2021.
Una decisione presa alla luce dei conti del secondo trimestre che hanno restituito commissioni nette di gestione dell'11% inferiori alle stime degli analisti di UBS.


   
Fonte: News Trend Online

martedì 11 dicembre 2018

Azimut: raccolta netta in novembre positiva per ca. € 355 milioni


Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di novembre 2018 una raccolta netta positiva per ca. € 355 milioni, raggiungendo così ca. € 4,2 miliardi da inizio anno. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine novembre a € 52,2 miliardi, di cui € 40,9 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
Sergio Albarelli, CEO del Gruppo, commenta: "I risultati del mese rafforzano l'andamento positivo della raccolta totale del Gruppo ed in particolare i flussi di risparmio gestito riflettono la qualità delle soluzioni proposte e la capacità dei consulenti finanziari di affiancare i clienti quotidianamente ricorrendo ad un approccio integrato di lungo termine anche nei periodi di turbolenza dei mercati."
(RV - www.ftaonline.com)
Fonte: News Trend Online

martedì 14 agosto 2018

Azimut (+2.5%): La rabbia dei vertici mette il turbo al titolo


Numeri di tutto rispetto quelli sfornati dal management di Azimut con il totale delle masse comprensive del risparmio gestito e amministrato che si attesta a fine luglio a 52,7 miliardi e una raccolta nel solo mese di luglio positiva per 775 milioni di euro, in parte grazie all'ulteriore contributo delle attività estere del Gruppo.
Nonostante questi numeri Azimut segue da qualche mese la tendenza ribassista subita dall indice di appartenenza Ftse Mib, perdendo valore rispetto ai massimi di inizio anno a ridosso dei 18 euro e lasciando al futuro le prospettive di salita oltre i 21 euro secondo i target di quel periodo.
Dunque come ha correttamente rimarcato il fondatore e presidente Pietro Giuliani, tenuto anche conto dell'importo eccezionale del dividendo distribuito a maggio, oltre il 12%, il calo del titolo al netto non è comunque giustificabile e non rispecchia il fair value della società stimato intorno i 50€.
Invece dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi esprimono dalla fine di giugno il netto consolidamento della fascia di resistenza compresa tra 13.20 e 13.75€, intorno alla quale si è formato un promettente canale rialzista con prospettive di risalita verso prima 14.75 e poi le resistenze di 15.70 e 16.20€ a seguire.
L'analisi dell'indicatore di trend macd conferma la perdita di pressione delle vendite, che si scontrano con l'ottima tenuta del supporto di dei 13.20€ e che ha richiamato ulteriori acquisti, portando il recupero oltre 13.75€ livello poi consolidato.
Tale livello ha poi  fornito lo spunto per l'ulteriore risalita verso 14.50 di oggi e 15.55 prossimo target, ma comunque molto lontani dalle aspettative del presidente di Azimut.

Strategia operativa

Per operazioni long: per orizzonti d'investimento di medio termine accumulare lungo entro la fascia di prezzo compresa tra 13 e 15 euro, monitorando il fondamentale supporto di lungo periodo di 11.70 quale ultimo baluardo per considerare la tendenza di lungo termine come rialzista.
Per operazioni short: tenuto conto dell'elevata volatilità dei prezzi, in un'ottica di breve termine è possibile approntare una strategia di copertura degli scenari possibili, acquistando sia una call, che una put con strike 15 e scadenza dicembre 2018.
Fonte: News Trend Online

mercoledì 8 agosto 2018

Azimut: positiva la raccolta di luglio, toccati i € 775 milioni

Positiva la raccolta netta di Azimut nel mese di luglio 2018 quando il gruppo ha registrato un totale di 775 milioni, raggiungendo così la cifra di 3,1 mld da inizio anno. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine luglio a € 52,7 miliardi, di cui € 41,6 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
"Chiudiamo il mese di luglio con una raccolta netta positiva di 775 milioni di euro, risultato trainato dalla crescita organica della rete di consulenti finanziari e dall’ulteriore consolidamento delle attività estere del Gruppo, a riconferma dell’efficacia delle scelte strategiche e degli investimenti fatti finora per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo", così Sergio Albarelli, CEO del Gruppo.
Pietro Giuliani, Presidente di Azimut, commenta: “I numeri non lasciano troppo spazio ad opinioni: 775 milioni di euro di raccolta netta nel solo mese di luglio. Così come il “dividendo monstre” che abbiamo pagato a maggio, oltre il 12%, fa ovviamente decrescere il valore dell’azione. E’ bizzarro considerare la perdita nel periodo per giustificare dei giudizi “sell” sull’azione (excusatio non petita) senza tenerne conto: facendolo correttamente il risultato su indice FTSE MIB e competitors sarebbe ben differente. Azimut non è una società come le altre, e con “short” e “presunte OPA ostili” non si ottengono i risultati sperati: le persone che la costituiscono potrebbero ringraziare per i soldi ricevuti (pochi rispetto al reale valore) e “ricostruire” in pochi mesi la società”.

mercoledì 16 maggio 2018

Azimut e Unicredit: un potenziale 35% in 11 mesi

Torniamo ad occuparci nuovamente di Azimut ed anche un altro titolo di cui invece non ci siamo mai occupati: Unicredit. Infatti il certificato che andremo ad analizzare è un express con due sottostanti: Azimut ed Unicredit appunto.
Anche la tipologia di certificati express non è mai stata trattata, quindi vale la pena illustrarla brevemente.
Il meccanismo è semplice: il certificato, al solito, può avere un titolo od un paniere.
Periodicamente, a certe date prefissate, vengono rilevati i livelli di prezzo: se il prezzo è superiore ad un certo livello detto barriera il certificato viene rimborsato con l'aggiunta di un bonus. Se invece è inferiore non succede nulla ma si attende la scadenza successiva. La cosa interessante è che alla data successiva il bonus che non è stato pagato viene accumulato e pagato nel caso in cui il prezzo si trova sopra la barriera.
L'analisi del certificato in questione chiarirà meglio.

Ecco le caratteristiche:
  • Va notato come la barriera non sia fissa ma scenda nel tempo, aumentando così le possibilità di riscuotere il bonus.
  • Una volta analizzato il certificato, passiamo all'analisi dei due sottostanti.
Partiamo da Azimut:
Come potete notare voi stessi i livelli del certificato coincidono con dei livelli interessanti del titolo Azimut.

Infatti la prima barriera (celeste) è proprio posta nella zona dove è partito il trend positivo impulsivo che è stato completamente riassorbito nelle ultime sedute. La seconda invece si trova su un evidente supporto testato più tra il 2017 ed il 2018.
Passiamo ora ad Unicredit:
Molto più tranquilla la situazione di Unicredit in cui le barriere sono molto più distanti.

La prima barriera è proprio sotto il bullish engulfing fatto l'11 aprile mentre la seconda si trova su un supporto fatto ai primi di Novembre e poi ribadito a Marzo.
Vediamo ora il rischio ed il rendimento del certificato: abbiamo già detto che è Azimut l'azione più critica tra le due, infatti si trova sotto la prima barriera ed ad una distanza del 3,5% dai prezzi attuali.
Ricordiamo inoltre che 21 maggio Azimut pagherà 1€ in contanti ed 1€ in azioni, quindi sicuramente il prezzo subirà per ragioni tecniche un ribasso che lo dovrebbe portare intorno al supporto di 15,70/15,50€. Pensiamo che tale livello dovrebbe tenere per poi tornare ai prezzi attuali.
D'altro canto il certificato è acquistabile a 941€, per cui se ad Ottobre venisse rimborsato il guadagno sarebbe del 21,17% in 5 mentre se si dovesse arrivare ad Aprile del 2019 il guadagno sarebbe del 35,73% in 11 mesi.
Visto l'alto rendimento potenziale, riteniamo di adottare la strategia di aspettare lo stacco del dividendo da parte di Azimut, vedere che una fase di accumulazione si verifichi intorno a 15,60€ per poi entrare nel certificato.
Autore: Andrea Galeazzi Fonte: News Trend Online

giovedì 26 novembre 2015

Azimut sale ancora dopo la sesta acquisizione in Australia


Un'altra giornata in salita per Azimut che, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un rally di quasi quattro punti percentuali, si è spinto in avanti anche oggi, pur mostrando una minore forza relativa rispetto al mercato. Il titolo ha terminato gli scambi a 23,75 euro, con un rialzo dello 0,68% e circa 1,26 milioni di azioni transitate a fine sessione, poco al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 1,28 milioni di pezzi.

Nuova acquisizione in Australia

Ieri Azimut ha reso noto di aver siglato un accordo per acquistare l'intero capitale di Harvest Wealth, tramite la sua controllata australiana AZ Next Generation Advisory Pty Ltd.
L'accordo prevede, per il 49%, un concambio di azioni WP con azioni AZ NGA ed un progressivo riacquisto di tali azioni nei prossimi 10 anni.

Il rimanente 51% verra' corrisposto ai soci fondatori in denaro in un periodo di due anni.
Questo accordo è il sesto siglato in Australia e conferma l'obiettivo di AZ NGA di consolidare in quest'area realtà di consulenza finanziaria che offrono servizi di asset allocation a clienti retail, a quelli con un alto patrimonio e ad istituzionali locali.

La view delle banche d'affari su Azimut

Commentando l'accordo siglato in Australia, gli analisti di Equita SIM segnalano che è stato applicato il solito schema che prevede che il prezzo sia pagato per metà in cash e per metà in azioni.


La notizia relativa al nuovo accordo non ha portato gli analisti della SIM milanese a cambiare idea su Azimut che resta da mantenere in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 20,5 euro.
Maggiormente positiva la view di Banca IMI che invece consiglia di aggiungere il titolo in portafoglio, con un target price a 31,65 euro.
In relazione all'accordo siglato da Azimut per acquistare l'intero capitale di Harvest Wealth tramite la controllata AZ Next Generation Advisory Pty Ltd., gli analisti affermano che il deal ribadisce la volontà del gruppo di consolidarsi in Australia.
Bullish anche la strategia di Banca Akros che invita i suoi clienti ad accumulare Azimut in portafoglio, con un fair value a 24 euro.

Con riferimento all'accordo siglato in Australia, gli esperti parlano di una notizia positiva, definendola al contempo trascurabile.
Il nuovo accordo rappresenta un altro passo per accrescere la diversificazione geografica di Azimut, che è la migliore rispetto a quella dei competitors italiani.
Banca Akros afferma inoltre che il gruppo è focalizzato nello sviluppo della sua presenza in mercati esteri ad alta crescita che rappresentano circa il 12% di tutti gli asset di Azimut al momento.


Fonte: News Trend Online

martedì 20 ottobre 2015

Azimut: strategia bullish confermata dopo nuova acquisizione

Azimut: strategia bullish confermata dopo nuova acquisizioneSeduta speculare a quella della vigilia quest'oggi per Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che, dopo aver guadagnato quasi tre punti percentuali ieri, è tornato nel mirino dei ribassisti oggi. Il titolo, che ha mostrato una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib, ha terminato gli scambi a 19,97 euro, dopo aver segnato un minimo intraday a 19,74 euro, con una flessione dell'1,87%. Bassi i volumi di scambi visto che a fine sessione sono passate di mano poco meno di 900mila azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 1,6 milioni di pezzi.
Nuova acquisizione in Australia
Azimut ieri ha reso noto di aver acquistato l'intero capitale di Wise Partners in Australia, tramite la sua controllata AZ Next Generation Advisory. Previsto per il 49% un concambio di azioni Wise Planners con azioni AZ Next Generation Advisory e un progressivo riacquisto di tali azioni nei prossimi 10 anni, mentre il rimanente 51% sarà corrisposto ai soci fondatori in denaro nell'arco di due anni.
Il controvalore complessivo dell'operazione, il cui completamento è previsto per novembre, ammonta a circa 4,5 milioni di dollari australiani.
Le reazioni dei brokers
Positivo il commento di Banca Akros che in merito all'ultima acquisizione realizzata da Azimut parla di una buona notizia, pur segnalando che l'impatto dell'operazione non è rilevante. Gli esperti affermano che questa operazione rappresenta un altro passo del gruppo verso la diversificazione geografica, già migliore rispetto a quella dei competitors italiani.
Confermata la view bullish su Azimut che resta un titolo da accumulare in portafoglio con un prezzo obiettivo a 27 euro.
Bullish anche la strategia di Mediobanca Securities secondo cui Azimut è destinato a sovraperformare il mercato con un target price a 26 euro. Anche gli analisti di Mediobanca (Milano:MB.MI - notizie) segnalano che l'acquisizione di Wise Partners non ha impatti particolari visto che gli asset acquisiti e il prezzo pagato sono nel complesso trascurabili nel contesto del gruppo.
Infine, a scommettere sul titolo è anche Banca IMI che oggi ha ribadito l'indicazione di aggiungerlo in portafoglio con un fair value molto interessante a 31,65 euro. In merito all'operazione annunciata ieri da Azimut, gli analisti segnalano che si tratta della quinta acquisizione in Australia, portando gli asset under management leggermente sotto quota 900 milioni.
Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online

venerdì 24 luglio 2015

Azimut affonda dopo i conti, ma i brokers sono positivi


L'ultima seduta della settimana è stata vissuta ad alta tensione ad Azimut che, dopo aver guadagnato ieri quasi due punti percentuali, quest'oggi è stato colpito da una pioggia di vendite. Il titolo, che ha registrato la peggiore performance nel paniere del Ftse Mib, si è fermato a 23,48 euro, con un affondo del 4,16% e oltre3 milioni di azioni passate di mano a fine sessione, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 2,1 milioni di pezzi.

I risultati del secondo trimestre e del primo semestre

Azimut è finito stretto nella morsa dei ribassisti all'indomani della diffusione dei risultati societari che hanno visto nel secondo trimestre un utile in rialzo del 16% a 53 milioni di euro, a fronte di ricavi in aumento del 25% a 176 milioni di euro.

Nel primo semestre dell'anno invece Azimut ha riportato un utile netto in crescita del 120% a 180,4 milioni di euro, mentre i ricavi hanno registrato un incremento del 61% a 415 milioni di euro, a fronte di un utile ante imposte salito da 83,6 a 206,7 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta consolidata a fine giugno era positiva per 339,6 milioni di euro, rispetto ai 303,9 milioni di fine giugno 2014, mentre il totale delle masse gestite ha raggiunto i 30,2 miliardi di euro, salendo a 35,2 miliardi includendo il risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato.

Il commnento di Equita SIM

Commentando i numeri di Azimut, gli analisti di Equita SIM parlano i risultati leggermente migliori delle attese grazie in particolare al contributo della compagnia assicurativa Az Life e in misura minore delle performance fees.

Invece hanno deluso leggermente le management fee, in calo di 10 punti base rispetto ai primi tre mesi dell'anno. I costi operativi sono stati leggermente migliori grazie a maggiori costi del personale più che compensati da minori costi di distribuzione.
In occasione della presentazione dei risultati trimestrali, il management ha fatto sapere di non avere intenzione di cambiare il pricing dei fondi esteri in maniera proattiva, ma si è detto convinto di poter aumentare la management fee nel caso in cui le regole sul calcolo delle performance fee in Lussemburgo vengano modificate.
La SIM milanese conferma una view neutrale su Azimut, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 27 a 25,1 euro, a causa dell’aumento del tasso free risk.

Diverse banche d'affari ottimiste su Azimut

Gli analisti di Banca Akros affermano che i conti trimestrali si sono allineati alle stime e che la trimestrale è stata guidata dalle management fee, grazie anche alla forte raccolta netta.

GLI analisti ritengono che il piano di buy-back e i dividendi straordinari restino i catalizzatori di Azimut nel medio termine, aggiungendo di attendersi una robusto trend della raccolta netta e delle management fee nei prossimi mesi. Confermata la view positiva sul titolo che per Banca Akros è da acquistare con un target price a 27 euro.
Un'invito all'acquisto condiviso anche dai colleghi di Icbpi che fissano un fair value a 30,05 euro dopo una trimestrale in linea con le loro stime.

Gli analisti si aspettano un maggiore interesse sul titolo nel momento in cui si avvicinerà il buy-back.
Infine, Citigroup quest'oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" su Azimut, tagliando però il prezzo obiettivo da 32,5 a 31 euro. La banca americana ha messo mano anche alle stime per l'anno in corso e per i prossimi due, tagliandole dello 0,5% per il 2015, del 5,5% per il 2016 e del 5,6% per il 2017.

Il giudizio su Azimut rimane in ogni caso positivo anche in ragione del fatto che il management ha discusso in modo esaustivo ed efficace il recente richiamo della Consob.
Fonte: News Trend Online

mercoledì 6 maggio 2015

Azimut: raccolta netta in aprile positiva per oltre € 1 miliardo


Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di aprile 2015 una raccolta netta positiva per oltre € 1 miliardo, portando così la raccolta netta da inizio anno a ca. € 2,3 miliardi. Il dato di raccolta ha beneficiato del consolidamento delle masse di Azimut Bosphorus (Turchia) in seguito all'autorizzazione dell'autorità competente locale.
Al netto del consolidamento delle masse dalla JV, il Gruppo Azimut ha comunque conseguito nel mese di aprile una raccolta netta positiva per circa € 643 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato raggiunge € 34,3 miliardi, di cui € 29,9 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.


Pietro Giuliani, Presidente e CEO del Gruppo, commenta: "La raccolta di aprile rappresenta il secondo miglior dato mensile nella storia del Gruppo. Un risultato di estrema rilevanza, per quantità e qualità, realizzato attraverso il contributo di tutte le quattro linee di business (Reti, Wealth Management, Istituzionali, Estero) su cui si articola l'attività distributiva del Gruppo.
Oltre alla componente estera, va sottolineata la qualità della gestione e l'intensa attività svolta da tutti i financial partner nel soddisfare le richieste di rendimento da parte degli investitori in un contesto di tassi ormai prossimi allo zero. Forti dei risultati di questi quattro mesi e della spinta che deriverà dai nuovi prodotti in fase di lancio, siamo fiduciosi che il trend positivo visto finora possa proseguire."
(RV)
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

martedì 13 gennaio 2015

Azimut: interessante dinamica dei prezzi

Il quadro tecnico del titolo Azimut, mostra un interessante allineamento di candele cumulate settimanalmente, che illuminano con un fascio di luce orizzontale, l'andamento dinamico dei prezzi nel breve e medio periodo.
Un rallentamento della forte pressione ribassista scaturitasi dai massimi storici di area 25 euro, è quindi apprezzabile e ben definita sul contestuale quadro tecnico, ma non solo; stiamo infatti assistendo alla creazione di una ineccepibile fase di consolidamento la quale si districa all'interno dell'esiguo range [17.50 - 18.50].
E' questo infatti l'esiguo intervallo di prezzo entro il quale si sono mossi i prezzi di Azimut nelle ultime settimane di contrattazioni; intervallo che, qualora dovesse esser violato a ribasso o a rialzo, potrebbe offrire degli interessanti spunti operativi direzionali, sostenibili nel breve e nel medio periodo.

In cerca di direzionalità

La letteratura sul trading, asserisce che durante queste fasi è sempre consigliabile rimanere fuori dal mercato, in attesa dell'apparizione di segnali direzionali ben più definiti e lontani da una dinamica orizzontale dei prezzi.
Segnali direzioni che suggerirebbero l'apertura di posizioni rialziste sulla forza, qualora i prezzi andassero ad infrangere con veemenza, la barriera statica indicata come limite superiore del range [17.50 - 18.50].
Veemenza che romperebbe (finalmente) anche quella dinamica discendente che ormai sin dalla scorsa primavera, accompagna i continui ribassi di Azimut, artefici e complici di iterati test validatori dell'importante e fondamentale supporto statico e tecnico, sito nell'intorno di area 17 euro.
Infatti, un'eventuale risoluzione negativa della contestuale fase di compressione, potrebbe spingere nuovamente i prezzi al test del riferimento statico supportivo corrente.

L'importanza di area 17 euro

Area 17 euro quindi, gioca un ruolo cruciale poiché da essa dipende buona parte delle sorti di un titolo che, oggettivamente, sembrerebbe voler abbandonare i livelli bottom (di minimo) nei quali ristagna da tanto (troppo) tempo, in modo da poter approdare nuovamente, verso quei lidi salvifici, siti nell'intorno della barriera psicologica di area 20 euro.
Attendiamo quindi segnali propositivi e deterministici, evitando di anticipare il mercato e ricordando che, una violazione rialzista dei contestuali livelli di barriera, potrebbe rappresentare al momento, lo scenario più probabile tra i possibili.
Autore: Fabio Brigida Fonte: News Trend Online

lunedì 1 dicembre 2014

Azimut sotto torchio dopo accordo col Fisco. La view dei brokers


Il mese di dicembre si è aperto con una seduta decisamente pessima per Azimut che, dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso con un rialzo di quasi mezzo punti percentuale, quest’oggi da subito ha imboccato la via delle vendite. Il titolo è arrivato a segnare un minimo intraday a 17,3 euro e negli ultimi minuti passa di mano a 17,68 euro, con un affondo del 4,43% e volumi di scambio vivaci visto che fino ad ora sono passate di mano quasi 1,3 milioni di azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 1,1 milioni di pezzi.

Accordo con il Fisco per 117,8 mln di euro

Azimut perde pesantemente terreno dopo che la società ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate per la definizione di ogni controversia derivante dai processi verbali di constatazione notificati tra il 2010 e il 2013. La società ha assunto l’impegno al pagamento, tra maggiori imposte e sanzioni, di un importo complessivo pari a circa 105,9 milioni di euro, cui si aggiungono gli interessi di legge per circa 11,9 milioni, per un totale di 117,8 milioni di euro, relativo ai periodi d’imposta dal 2001 al 2013, principalmente determinate per effetto della rivisitazione dei criteri utilizzati nella determinazione dei prezzi di trasferimento nei rapporti intercompany tra le diverse società del gruppo.


Azimut fatto sapere in una nota di aver già accantonato, relativamente a questa controversia, circa 34,1 milioni di euro tra imposte ed oneri. Inoltre, la presenza di perdite fiscali pregresse limiterà l’esborso finanziario complessivo a circa 91,8 milioni di euro.
La società, nonostante sia convinta della corretta del proprio operato, ha ritenuto opportunot perseguire l’ipotesi di una definizione transattiva delle controversie al fine di evitare il protrarsi dell’attuale stato di incertezza e in considerazione dell’orientamento, assai contrastato, della giurisprudenza in merito.

Il commento delle banche d'affari

Gli analisti di Equita SIM si aspettano un effetto negativo di circa il 3% sulla capitalizzazione di mercato, segnalando che il tax rate nei prossimi esercizi dovrebbe attestarsi al 15%, rispetto al 14% nel modello della SIM milanese.

Gli analisti di quest’ultima ritengono che il dividendo atteso per quest’anno sia chiaramente da rivedere al ribasso. Ipotizzando 30 milioni di euro di performance fees nel quarto trimestre di quest’anno, gli esperti ora si aspettano 77 milioni di utile netto per l’intero 2014, motivo per cui a loro dire è ragionevole attendersi ora un dividendo di 0,5 euro per azione, rispetto alla stima precedente che indicava un dato pari a 0,92 euro.
Non cambia intanto la strategia suggerita da Equita SIM che consiglia di mantenere Azimut in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 19 euro.
Positiva la view di Banca Imi che invece suggerisce di acquistare il titolo con un target price a 22,35 euro. Con riferimento alle indicazioni della società che a fine settembre scorso ha indicato un 15% di tax rate medio sostenibile, gli analisti credono che le controversie fiscali dell’asset management italiano, con asset investiti in Paesi a basa imposizione fiscale quali Lussemburgo e Irlanda, possano rappresentare un potenziale rischio per l’intero settore.
Fonte: News Trend Online

lunedì 3 novembre 2014

Azimut nella terra dei canguri


Azimut prosegue la sua espansione all’estero. L’ultimo tassello porta nella terra dei canguri. Il Gruppo italiano ha infatti acquisito il 93% di Next Generation Advisory, una newco australiana costituita con lo scopo di consolidare le realtà di consulenza finanziaria che offrono servizi di asset allocation a clienti retail, HNW e istituzionali locali.
Sempre con NGA, Azimut ha firmato un accordo d’investimento e patto parasociale per sviluppare il business plan che, tra l’altro, punti a creare un modello di partnership per reclutare e promotori finanziari nel lungo periodo.
Sottolinea Pietro Giuliani, Chairman e CEO di Azimut Holding: “Stiamo gettando le basi per sviluppare un progetto greenfield in Australia, un mercato molto avanzato e interessante con una forte aspettativa di crescita, assieme a un management team talentuoso e stimato”.
Paul Barrett, fondatore di NGA nel 2014, forte di un’esperienza ventennale nel Wealth Management, guiderà la società l’iniziativa Australiana in qualità di AD. Paul In precedenza Barrett è stato DG per la Distribuzione di Colonial First State, parte della Commonwealth Bank of Australia.
In Australia l’industria del risparmio gestito è la più grande nell’area Asia-Pacifico, nonché la quarta più grande al mondo con l’equivalente di €1,67 trilioni di masse gestite a giugno 2014. A favore gioca anche il sistema pensionistico, per il quale i cittadini versano obbligatoriamente il 9% dei loro stipendi in fondi di Superannuation. Ad oggi operano sul mercato oltre 16.000 promotori finanziari.


Michela Mercante
 
Tratto da ITFORUM NEWS, clicca qui per leggere gli altri articoli:http://news.itforum.it/redazione/

venerdì 17 ottobre 2014

Azimut: segnali di debolezza nel medio termine

La discesa di Azimut al di sotto dei minimi di agosto, posti a 16,91 euro (giovedi' il titolo e' scesa fino a 16,02), e' un elemento grave che rischia di condizionare negativamente anche il medio termine. I prezzi gia' nelle sedute precedenti erano scesi al di sotto sia della media mobile a 400 giorni, indicatore che sintetizza in base alla sua posizione rispetto al grafico la condizione del trend di lungo termine (il taglio al ribasso della media e' un segnale negativo) sia della linea che unisce i minimi di luglio 2012 con quelli di agosto, fornendo quindi indicazioni di debolezza. Anche in caso di reazioni, possibili data la condizione di ipervenduto raggiunta dagli indicatori piu' veloci, resterebbe alto il rischio di assistere a nuovi estesi ribassi prima verso area 15, poi in area 12,50 euro. Solo il ritorno oltre 18,30, attuale area di transito della media a 400 giorni, potrebbe riportare un po' di fiducia nei confronti del titolo che potrebbe tentare la ricopertura del gap ribassista del 2 ottobre lasciato in area 19,55 euro.

(AM) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

venerdì 25 luglio 2014

Azimut arretra all'indomani dei conti. Il commento di Equita ...Davide Pantaleo

L'ultima seduta della settimana viene vissuta nel segno delle vendite da Azimut che, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un rally di ben otto punti percentuali, quest'oggi cede il passo alle prese di profitto. Il titolo negli ultimi minuti viene scambiato a 19,99 euro, con un calo del 2,58% e quasi 800mila azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 900mila pezzi. Azimut arretra all'indomani della diffusione dei risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell'anno, in riferimento ai quali gli analisti di Equita SIM segnalano che la bottom line è stata influenzata da un accantonamento straordinario di 5,5 milioni di euro dovuto ad una frode, mentre la management fee media è migliorata più del previsto nonostante una significativa concentrazione di raccolta netta nel mese di giugno. Alla luce della proiezione di maggiori costi operativi sull'intero 2015, gli analisti hanno deciso di limare l'utile netto del 5% a 207 milioni di euro. Equita SIM conferma la view positiva sul titolo, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo però rivisto al ribasso da 26,5 a 22,7 euro, per effetto del calo dell'utile per azione riferito al prossimo anno, ma soprattutto perchè nel modello gli analisti hanno inserito ipotesi più caute nel terminal year. L'opinione della SIM milanese è che con il 32% di peso equity e con tassi sui minimi storici diventi più difficile per Azimut generare un rendimento reale positivo per il cliente. Fonte: News Trend Online

martedì 27 maggio 2014

Analisi tecnica titoli italiani del 27 maggio ...Gruppo Banca Sella


Quadro tecnico ed operatività giornaliera consigliata su: Azimut, Atlantia, Yoox, Fiat, Unicredit, Stm. AZIMUT (PC 20,35) Il rimbalzo tecnico in atto ha condotto le quotazioni al test di area 20,40/50. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 20,50 con primo obiettivo area 21,50/60 e a tendere la resistenza intermedia posta a 22,40/50. Perdita di spinta sotto 18,80 con possibilita' di discese verso area 18,10/20 e successivamente il supporto intermedio posto in area 17,40/50. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 20,20. Nuovi spunti positivi sopra 20,40 con obiettivo 20,65. Debolezza sotto 20,20, con obiettivo 19,95. ATLANTIA (PC 19,27) Tentativo di stabilizzazione sopra area 18,10/20. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 19,90 con primo obiettivo area 20,35/45 e a tendere la resistenza posta a 21,20/30. Perdita di spinta sotto 18,10 con possibilita' di discese verso area 17,50/60 e successivamente il supporto intermedio posto in area 17,15/25. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 19,00. Nuovi spunti positivi sopra 19,40, con obiettivo 19,60. Debolezza sotto 19,00, con obiettivo 18,80. YOOX (PC 23,42) Il rimbalzo tecnico in atto ha condotto le quotazioni al test di area 23,90-24,00. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 24,00 con primo obiettivo area 24,70/90 e successivamente la resistenza intermedia posta a 25,90-26,00. Perdita di spinta sotto 21,80 con primo obiettivo area 20,60/70 e a tendere il supporto posto a 18,80/90. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 23,30. Nuovi spunti positivi sopra 23,55 con obiettivo 23,80. Debolezza sotto 23,30, con obiettivo 23,05. FIAT (PC 7,72) Il rimbalzo tecnico in atto sta conducendo le quotazioni verso area 7,65/75. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 7,75 con primo obiettivo area 7,90-8,00 e successivamente la resistenza intermedia posta a 8,40750. Ritorno di debolezza sotto 7,00 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 6,80/85 e quindi il supporto posto a 6,40/50. Eventuali rimbalzi tecnici hanno come primo obiettivo area 7,65/75 e a tendere la resistenza posta in area 7,90-8,00. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 7,60. Nuovi spunti positivi sopra 7,75 con obiettivo 7,84. Debolezza sotto 7,60 con obiettivo 7,51. UNICREDIT (PC 6,31) Il rimbalzo tecnico in atto sta conducendo le quotazioni in prossimita' di area 6,45/50. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 6,50 con primo obiettivo area 6,80/85 e tendere la resistenza posta a 7,00/05. Ritorno di debolezza sotto 5,65 con possibilita' di discese verso area 5,30/35 e successivamente il supporto posto a 4,95-5,00. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 6,27. Nuovi spunti positivi sopra 6,34, con obiettivo 6,41. Debolezza sotto 6,27 con obiettivo 6,20. STM (PC 7,16) Il rimbalzo tecnico in atto sta conducendo le quotazioni verso area 7,20/25. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 7,25 con obiettivo immediato area 7,65/70 e a tendere la resistenza intermedia posta in area 8,00/05. Ritorno di debolezza sotto 6,70 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 6,50/55 e quindi il supporto posto a 6,15/20. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 7,09. Nuovi spunti positivi sopra 7,18, con obiettivo 7,27. Debolezza sotto 7,09, con obiettivo 7,00. A cura di: Maurizio Milano, resp. analisi tecnica Gruppo Banca Sella, IFTA Board Si prega di leggere il Disclaimer. Autore: Gruppo Banca Sella Fonte: News Trend Online

giovedì 8 maggio 2014

Azimut: utile netto trimestrale in calo a 36 milioni di euro


Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014. I Ricavi consolidati nel 1Q14 sono stati pari a EUR 117,6 milioni (rispetto a EUR 112,2 milioni nel 1Q13). L'Utile ante imposte nel 1Q14 si è attestato a EUR 39,0 milioni (rispetto a EUR 44,2 milioni nel 1Q13). L'Utile netto consolidato di Aziomut nel primo trimestre è sceso a EUR 36,5 milioni dai 41,4 milioni del corrispondente periodo 2013. Il patrimonio totale a fine marzo 2014 si è attestato a EUR 25,6 miliardi, comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato (EUR 22,6 miliardi le masse gestite internamente, +5,7% rispetto al 31/12/2013). La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine marzo 2014 risultava positiva per circa EUR 394,7 milioni, in aumento rispetto ai EUR 363,5 milioni a fine dicembre 2013. Si ricorda che con decorrenza 22 maggio 2014 (con stacco cedola 19 maggio 2014 e record date 21 maggio 2014) sarà pagato il dividendo ordinario di competenza 2013, per complessivi EUR 0,70 (EUR 0,55 nel 2013) per azione ordinaria al lordo delle ritenute di legge (ad esclusione delle azioni proprie eventualmente detenute il giorno precedente alla data di stacco dividendo), con un esborso totale di circa EUR 93 milioni (EUR73 milioni nel 2013). Positivo il reclutamento di promotori finanziari: nel primo trimestre 2014 Azimut Consulenza, AZ Investimenti ed Apogeo hanno registrato 41 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del Gruppo Azimut a fine marzo a 1500 unità. Il Consiglio ha deliberato di volersi nuovamente avvalere della facoltà di rimborso anticipato dell'ultima tranche delle Obbligazioni "Azimut 2009-16 Subordinato 4%". Si ricorda che tale facoltà è prevista dal Regolamento del prestito, e può avvenire in coincidenza con la data di pagamento degli interessi, in misura non superiore per ciascun anno ad un massimo del 20% del valore nominale delle Obbligazioni Subordinate. Il rimborso avverrà in data 1° luglio 2014 e sarà pari al 20% del Valore Nominale originario; sarà quindi rimborsato in contanti un totale di EUR 17.691.400. Il Consiglio ha inoltre deliberato di ampliare il comitato esecutivo da 5 a 6 componenti includendo Paolo Martini, attuale Direttore Commerciale, per una durata in linea con la carica di Amministratore (approvazione del Bilancio 2015). Pietro Giuliani, Presidente e CEO del Gruppo, sottolinea: "Abbiamo iniziato il 2014 in modo deciso, con ricavi in crescita, superiori agli ultimi trimestri, e con una raccolta netta che ha superato 1,8 miliardi di euro nei primi quattro mesi portando così il patrimonio totale vicino a 26 miliardi di euro. Grazie ai forti investimenti messi in campo nei mesi scorsi per rafforzare tutta la nostra piattaforma IT, inserire risorse e professionisti di elevata qualità, aprire nuovi uffici volti anche ad aumentare l'espansione all'estero e ampliare i nostri servizi, abbiamo consolidato delle solide basi per proseguire il percorso di crescita intrapreso. Inoltre, il successo del progetto Libera Impresa dimostra la volontà del Gruppo di essere vicino agli imprenditori italiani, anche per questo guardiamo con fiducia ai prossimi mesi e agli obiettivi che ci siamo posti." (GD) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

giovedì 24 aprile 2014

Analisi tecnica titoli italiani del 24 aprile ...Gruppo Banca Sella


Quadro tecnico ed operatività giornaliera consigliata su: Azimut, Mediaset, Enel, Eni, Ubi Banca, Cnh Industrial. AZIMUT (PC 23,33) Il rialzo delle ultime sedute ha condotto le quotazioni al test di area 23,60/70. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 23,70 con possibilita' di salite verso area 24,65/75 e quindi la resistenza posta a 25,80-26,00. Ritorno di debolezza sotto 21,50 con primo obiettivo area 20,50/60 e successivamente il supporto posto a 19,90-20,00. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 23,00. Nuovi spunti positivi sopra 23,60 con obiettivo 23,85. Debolezza sotto 23,00, con obiettivo 22,75. MEDIASET (PC 3,862) Il rimbalzo tecnico in atto ha condotto le quotazioni al test di area 3,90/93. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 3,93 con obiettivo immediato area 4,02/05 e quindi la resistenza intermedia posta a 4,17/20. Ritorno di debolezza sotto 3,58 con possibilita' di discese verso area 3,38/43 e successivamente il supporto intermedio posto a 3,20/23. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 3,83. Nuovi spunti positivi sopra 3,91, con obiettivo 3,96. Debolezza sotto 3,83, con obiettivo 3,78. ENEL (PC 4,122) Il rialzo delle ultime sedute ha ricondotto le quotazioni al test di area 4,150/160. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 4,160 con possibilita' di salite verso area 4,310/320 e quindi la resistenza posta a 4,490/500. Perdita di spinta sotto 3,910 con primo obiettivo area 3,770/780 e a tendere il supporto posto a 3,620/630. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 4,110. Nuovi spunti positivi sopra 4,146 con obiettivo 4,190. Debolezza sotto 4,110, con obiettivo 4,066. ENI (PC 18,69) Il rialzo delle ultime sedute sta conducendo le quotazioni al test di area 19,00/10. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 19,00 con primo obiettivo area 19,50/60 e a tendere la resistenza posta in area 20,10/20. Ritorno di debolezza sotto 17,90 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 17,50/60 e quindi il supporto posto a 17,00/10. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 18,65. Nuovi spunti positivi sopra 18,82, con obiettivo 19,02. Debolezza sotto 18,65 con obiettivo 18,45. UBI BANCA (PC 7,01) Il rialzo delle ultime sedute sta conducendo le quotazioni verso la resistenza intermedia posta a 7,20/25. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 7,25 con primo obiettivo area 7,55/57 e a tendere la resistenza posta in area 7,95-8,00. Ritorno di debolezza sotto 6,45 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 6,20/65 e quindi il supporto intermedio posto a 5,67/70. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 6,95. Nuovi spunti positivi sopra 7,05, con obiettivo 7,14. Debolezza sotto 6,95 con obiettivo 6,87. CNH INDUSTRIAL (PC 8,17) Tentativo di stabilizzazione sopra area 7,82/87. Per le prossime sedute: nuova debolezza sotto 7,82 con primo obiettivo area 7,58/63 e successivamente il supporto posto a 7,30/35. Eventuali rimbalzi tecnici dai livelli attuali hanno come primo obiettivo area 8,30/35 e a tendere la resistenza posta a 8,50/55. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 8,12. Nuovi spunti positivi sopra 8,22, con obiettivo 8,32. Debolezza sotto 8,12, con obiettivo 8,02. A cura di: Maurizio Milano, resp. analisi tecnica Gruppo Banca Sella, IFTA Board Si prega di leggere il Disclaimer. Autore: Gruppo Banca Sella Fonte: News Trend Online

martedì 22 aprile 2014

Analisi tecnica titoli italiani del 22 aprile ...Gruppo Banca Sella

Quadro tecnico ed operatività giornaliera consigliata su: Azimut, Mediaset, Ferragamo, Atlantia, Ubi Banca, Cnh Industrial. AZIMUT (PC 23,14) Tentativo di stabilizzazione sopra area 21,50/60. Per le prossime sedute: ulteriore debolezza sotto 21,50 con possibilita' di discese verso area 20,50/60 e successivamente il supporto posto a 19,90-20,00. Eventuali rimbalzi tecnici dai livelli attuali hanno come primo obiettivo area 23,60/70 e a tendere la resistenza posta a 24,65/75. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 23,68. Nuovi spunti positivi sopra 23,25 con obiettivo 23,52. Debolezza sotto 23,68, con obiettivo 23,40. MEDIASET (PC 3,788) Tentativo di stabilizzazione sopra area 3,58/62. Per le prossime sedute: ulteriore debolezza sotto 3,58 con possibilita' di discese verso area 3,38/43 e successivamente il supporto intermedio posto a 3,20/23. Eventuali rimbalzi tecnici dai livelli attuali hanno come primo obiettivo area 3,90/93 e a tendere la resistenza posta a 4,02/05. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 3,74. Nuovi spunti positivi sopra 3,82, con obiettivo 3,87. Debolezza sotto 3,74, con obiettivo 3,69. FERRAGAMO (PC 23,08) Il rialzo delle ultime sedute sta conducendo le quotazioni verso area 23,70-24,00. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 24,00 con possibilita' di salite verso area 24,80-25,00 e quindi la resistenza posta a 25,90-26,00. Perdita di spinta sotto 21,80 con primo obiettivo area 23,30/40 e a tendere il supporto posto a 19,10/20. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 22,97. Nuovi spunti positivi sopra 23,22 con obiettivo 23,47. Debolezza sotto 22,97, con obiettivo 22,72. ATLANTIA (PC 18,50) Il rialzo delle ultime sedute ha condotto le quotazioni al test di area 18,50/70. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 18,70 con primo obiettivo area 19,10/20 e a tendere la resistenza posta in area 19,50/60. Ritorno di debolezza sotto 17,50 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 17,15/25 e quindi il supporto posto a 16,70/80. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 18,35. Nuovi spunti positivi sopra 18,60, con obiettivo 18,80. Debolezza sotto 18,35 con obiettivo 18,15. UBI BANCA (PC 6,93) Il veloce recupero, dopo il test di area 6,45/50, sta conducendo le quotazioni verso la resistenza intermedia posta a 7,20/25. Per le prossime sedute: nuovi spunti rialzisti sopra 7,25 con primo obiettivo area 7,55/57 e a tendere la resistenza posta in area 7,95-8,00. Ritorno di debolezza sotto 6,45 con possibilita' di veloci ripiegamenti verso area 6,20/65 e quindi il supporto intermedio posto a 5,67/70. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 6,80. Nuovi spunti positivi sopra 7,05, con obiettivo 7,14. Debolezza sotto 6,80 con obiettivo 6,71. CNH INDUSTRIAL (PC 8,00) Tentativo di stabilizzazione sopra area 7,82/87. Per le prossime sedute: nuova debolezza sotto 7,82 con primo obiettivo area 7,58/63 e successivamente il supporto posto a 7,30/35. Eventuali rimbalzi tecnici dai livelli attuali hanno come primo obiettivo area 8,30/35 e a tendere la resistenza posta a 8,50/55. Per l'infraday: probabile consolidamento sopra 7,95. Nuovi spunti positivi sopra 8,05, con obiettivo 8,15. Debolezza sotto 7,95, con obiettivo 7,85. A cura di: Maurizio Milano, resp. analisi tecnica Gruppo Banca Sella, IFTA Board Si prega di leggere il Disclaimer. Autore: Gruppo Banca Sella Fonte: News Trend Online
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