LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso a seguito di un inatteso aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti, che alimenta i timori di un'eccesso globale di offerta, con molte incertezze per la ripresa della domanda a causa dell'aumento dei casi di Covid-19
Alle 13,00 i futures sul Brent per il contratto di dicembre scambiano a 42,59 dollari al barile, in calo di 57 centesimi o dell'1,32%, mentre i futures sul greggio Usa perdono 64 centesimi, o l'1,51%, a 41,07 dollari al barile. Entrambi i benchmark hanno archiviato la sessione di ieri in rialzo.
Le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 584.000 barili nella settimana conclusasi il 16 ottobre a 490,6 milioni di barili, secondo i dati forniti dall' American Petroleum Institute (Api), in netto contrasto con le attese di un sondaggio di economisti intervistati da Reuters, che avevano previsto una flessione pari a un milione di barili.
I dati dell'Eia sono attesi per oggi.
A esercitare pressione sui prezzi è anche l'aumento in tutto il mondo dei casi di Covid-19, che hanno superato ieri i 40 milioni e costretto alcune zone d'Europa a imporre nuove misure di lockdown.
Per quanto riguarda le forniture, il ministro dell'Energia russo ha detto ieri che è troppo presto per discutere del futuro -- dopo il mese di dicembre -- dei tagli alla produzione globale decisi dall'Opec+, a meno di una settimana da quando aveva invitato a implementare i piani di riduzione dei tagli.
Allo stesso tempo, la Libia, esente da queste misure, sta incrementando le forniture dopo che un conflitto armato ha interrotto gran parte della produzione a gennaio, immettendo ulteriore petrolio in un mercato già in eccesso di offerta.
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