
Dopo aver dato a lungo l'impressione di voler chiudere in positivo nonostante i pessimi dati sui contagi, Wall Street nel finale ha ceduto, interrompendo una serie di 3 sedute di recupero dopo il crash della scorsa settimana. La modesta perdita (-0.36%) è stata favorita dal calo del settore energy, ma anche i soliti sospetti (banche e auto) non hanno ben figurato.
In controtendenza il Nasdaq, che continua a godere di un favore trasversale tra gli investitori. Quella di ieri è stata l'ottava seduta positiva su 9. Il sentiment sul tech è su livelli che normalmente preludono a fasi correttive.
Visto l'ammontare di risorse investito nel settore e nei suoi unicorni, una significativa correzione avrà con ogni probabilità un impatto significativo sull'indice generale. Peraltro, in diverse occasioni questa situazione si è protratta un po' prima di causare lo storno. Una situazione da monitorare attentamente.
Tornando al discorso contagi, le notizie continuano in generale ad essere in deterioramento. Ieri I casi globali sono saliti per la prima volta di oltre il 2% da un paio di settimane.
A causare la modesta accelerazione i numeri citati ieri negli stati USA del Sud, evidenziati nello schema. A livello nazionale i casi stanno cominciando a salire (nel senso che il calo del Nord non compensa più l'accelerazione del Sud, e da 2 giorni salgono anche le ospedalizzazioni.
In Germania, è divenuta chiara l'origine dell'aumento dei casi di questa settimana: si tratta di un focolaio in un mattatoio, che ha prodotto 570 casi martedì e 352 ieri. Lo stabilimento è stato chiuso. ma visto il periodo di incubazione (12 giorni in media), i danni sono da chiarire. Restano evidenti le difficoltà della Svezia a contenere il contagio e preoccupanti i dati negli emergenti, mentre la Cina ha annunciato trionfalmente di avere "contenuto il focolaio" (BEIJING'S OUTBREAK HAS BEEN CONTAINED: CHINA CDC VIRUS EXPERT).
La seduta asiatica ha avuto comunque un tono tendente all'opaco, con il China Complex marginalmente positivo e il resto degli indici negativi (tranne Mumbai) insieme ai futures USA e Euro. A supportare "A" e "H" shares, nuove indicazioni che le autorità stanno per procedere a ulteriori iniezioni di liquidità tramite taglio della riserva obbligatoria bancaria. Il Governo ha anche invitato le banche a sacrificare gli utili per finanziare le aziende a tassi più bassi, rinviare i rimborsi e tagliare le commissioni. E si sa che in Cina gli inviti sono ordini.
L'apertura europea è avvenuta in negativo, in catch up con la debolezza degli USA ieri sera. Ma gli indici si sono rapidamente ripresi, con l'ausilio di headlines positive:
- MERKEL CALLS FOR AGREEMENT ON EU FUND BEFORE SUMMER BREAK
Il Summit si tiene oggi e domani, ma non c'è da aspettarsi più di qualche progresso nelle negoziazioni comunque.
- ECB HANDS BANKS EU1.31T IN LATEST ULTRA-CHEAP LONG-TERM LOANS
- ECB ALLOTS EU1.31T IN TLTRO OFFER
L'importo è in linea con le attese, ma le precedenti aste erano state deludenti. Gli spreads periferici ne hanno beneficiato.
Successivamente le news hanno un po' svoltato, e con esse l'azionario:
- PM LOFVEN: EU SHOULD NOT BORROW TO PAY OUT AS GRANTS
- GERMAN GOV'T ECONOMIC ADVISOR TELLS FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG: WE COULD HAVE AN ECONOMIC CONTRACTION OF UP TO 7% THIS YEAR
A metà seduta, la Bank of England ha concluso il suo meeting aumentando la size del QE di 100 bln di Sterline a 745 totali (con la solita promessa di aumentare alla bisogna). Il Committee ha dichiarato di attendersi che il programma di acquisti sia compleato "attorno a fine anno".
Nel primo pomeriggio un paio di importanti dati USA:
I sussidi di disoccupazione hanno deluso un consenso che li vedeva calare di 276k a 1.290.000. Sono invece rimasti quasi stabili a 1.508.000, e anche il numero totale dei sussidiati e calato marginalmente (-62k a 20.544.000). Sono numeri che si prestano a varie distorsioni, ma un milione e mezzo di nuovi disoccupati alla settimana e la stabilità dei continuing claims cozzano con l'enorme balzo dell'occupazione osservato a Maggio. Il ritmo di normalizzazione di questa serie è molto rallentato e i numeri sono ancora oltre il doppio de precedente record, fatto segnare nel 2008.
Molto meglio il Philly Fed, che ha frantumato le stime (27.5 da prec -43.1 e vs attese per -21.4). la forza è ben rappresentata ne sottoindici, con business activity + 70.6 a 27.5, new orders +42.4 a 16.7. Qui il problema è il solito: l'indice misura l'attività in relativo al mese precedente e non in senso assoluto. In ogni caso l'attività è sicuramente rimbalzata forte. Ma gli indici di diffusione servono a poco in questa particolare recessione, come l'erraticità dei PMI cinesi ha dimostrato.
Nessun commento:
Posta un commento