
Jack Neele e Richard Speetjens, Portfolio Manager del Robeco Global Consumer Trends Equities di Robeco, spiega che il mercato online del cibo a domicilio è relativamente giovane e, dopo un periodo di cospicui investimenti, ha raggiunto una fase di rapido consolidamento , in particolare nei principali mercati della consegna di cibo a domicilio (tra cui Germania, Regno Unito e Corea del Sud). Attività di fusione hanno dato vita ad aziende dominanti in grado di generare margini di profitto consistenti e solidi.
A determinare questa transizione è stata soprattutto la bassa redditività di molti operatori del settore, dovuta a una penetrazione ancora piuttosto contenuta e alla forte concorrenza dei tradizionali ordini telefonici. Tuttavia, in aree in cui la concentrazione è elevata e la penetrazione in aumento, i profitti delle aziende sono in rapida crescita. Questo dovrebbe portare a un’ulteriore concentrazione e alla comparsa di un ristretto numero di operatori dominanti, in grado di generare profitti a scapito della concorrenza. A prevalere sarà chi riuscirà a contenere il più possibile i costi, sfruttando il basso costo della manodopera nel proprio paese oppure la densità estremamente elevata del proprio network di clienti. In paesi come la Corea del Sud, dove la popolazione è localizzata nelle grandi città, le aziende di consegna di cibo a domicilio sono chiaramente avvantaggiate.
Nei prossimi anni il settore continuerà a crescere e a consolidarsi rapidamente. In media, la penetrazione del food delivery va dal 10% al 12%, mentre in mercati più sviluppati come il Regno Unito e i Paesi Bassi si arriva addirittura al 25%. Di conseguenza, in molti mercati il potenziale di crescita è sostanziale.
Umanizzazione degli animali domestici
Il numero di famiglie in possesso di un animale domestico cresce ovunque nel mondo, così come il denaro speso per i nostri amici a quattro zampe. Per esempio, stando all’ultimo sondaggio dell’American Veterinary Medical Association, negli USA il 55% delle famiglie ha un animale domestico. Inoltre, nel tempo le vendite del settore hanno registrato forti aumenti, anche durante la crisi del 2008-2009. Il costante incremento della spesa al consumo globale per la cura degli animali domestici può essere ricondotto, almeno in parte, alla cosiddetta umanizzazione di questi ultimi. Sempre più spesso, infatti, i consumatori considerano gli animali domestici come membri della famiglia e sono disposti a spendere ingenti somme in cibo e prodotti vari che possano migliorare le loro condizioni di vita.
Un modo per sfruttare questo trend è investire in fornitori di cibo per animali domestici oppure in produttori di vaccini e medicine veterinarie. Queste aziende alimentari e farmaceutiche possono anche non occuparsi esclusivamente di animali domestici ma, in alcuni casi, il segmento pet rappresenta per loro un’ottima fonte di vendite e profitti. E comunque si tratta di attività in forte crescita e a margini elevati. Non sono poi le uniche società a beneficiare di questo trend. Si pensi, ad esempio, alle aziende per la consegna a domicilio di cibo per animali ordinato online. Le confezioni sono spesso voluminose e pesanti, per cui il modello di distribuzione online si addice perfettamente al pet food. Attualmente, negli USA il mercato ha una penetrazione del 15% circa, percentuale che potrebbe facilmente superare il 25% negli anni a venire.
Guerra streaming
La guerra streaming non è un tema nuovo ma, negli ultimi mesi, Jack Neele e Richard Speetjens hanno assistito ad alcune iniziative che potrebbero mescolare le carte in tavola. Se Netflix è da tempo il player dominante, ora anche Apple e Disney offrono servizi analoghi. Queste società vogliono stabilire un legame diretto con i consumatori finali, per aiutarli a decidere dei loro investimenti in termini di contenuto. Naturalmente, una maggiore concorrenza potrebbe ridurre il pricing power nel breve termine. Ma il mercato dovrebbe già avere dimensioni tali da consentire a Disney e Netflix di coesistere. Inoltre, è probabile che un’offerta più diversificata di streaming spinga un numero sempre maggiore di clienti a sostituire l'abbonamento alla TV tradizionale con una combinazione di abbonamenti streaming.
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