|
Borsa Usa: venerdì indici giù di
oltre due punti
La Borsa di New York ha chiuso
l'ultima seduta della settimana in deciso calo a causa dei timori di una
guerra commerciale tra Usa e Cina e delle dichiarazioni di Jerome Powell.
Il Dow Jones ha perso il 2,34%,
l'S&P 500 il 2,19% e il Nasdaq Composite il 2,28%.
Il presidente della Fed ha parlato
di solida crescita economica ed ha detto che il rialzo dei tassi sarà
"graduale".
Negativi tutti gli 11 indici
settoriali di riferimento. Male in particolare high tech e industriali.
Tra i titoli in evidenza Xilinx
-6,22%. Jp Morgan ha tagliato il rating sul titolo del produttore di
dispositivi logici programmabili a underweight da neutral.
NetApp +0,33%. Il fornitore di
servizi di data management ha annunciato, nel corso del Financial Analyst
Day 2018, il via libera da parte del board a un nuovo piano di buyback da
complessivi 4 miliardi di dollari. Parallelamente la società di Sunnyvale
ha comunicato il raddoppio della cedola trimestrale da 20 a 40 centesimi
di dollaro per azione. L'aumento dovrebbe essere effettivo a partire dal
dividendo che andrà in pagamento nel primo trimestre dell'esercizio
fiscale 2019 (in avvio con l'inizio del prossimo mese di maggio).
Sul fronte macroeconomico il
Dipartimento del Lavoro USA ha reso noto che nel mese di marzo i nuovi
posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono cresciuti di 103 mila
unita'. Il dato e' inferiore alle attese degli analisti che si
aspettavano una crescita di 193 mila impieghi da 326 mila della
rilevazione precedente (rivisto da 313 mila). Il tasso di disoccupazione
si attesta al 4,1%, pari alla rilevazione precedente ma superiore alle
attese fissate su un indice del 4%. Cresce dello 0,3% il salario orario
medio mensile risultando superiore alla rilevazione di febbraio pari al
+0,1% (consensus +0,3%).
Negativo il bilancio settimanale:
il Dow Jones ha perso lo 0,7%, l'S&P 500 l'1,4% e il Nasdaq Composite
il 2,1%.
MERCATI ASIATICI
Asia in recupero. A Tokyo il
Nikkei 225 guadagna lo 0,51%
Dopo una chiusura d'ottava in
netto ribasso per Wall Street (i tre principali indici Usa hanno perso
tutti oltre il 2% venerdì), alla riapertura degli scambi in Asia la
tendenza è stata invece di recupero, nonostante le tensioni tra
Washington e Pechino non si siano allentate particolarmente (il
presidente Donald Trump ha continuato a gettare benzina sul fuoco dal suo
account di Twitter) e nonostante voci, smentite dal Pentagono, di un
attacco condotto dagli Usa contro la Siria. Il clima positivo è
confermato dal guadagno intorno allo 0,70% dell'indice Msci Asia-Pacific,
Giappone escluso.
Sul fronte valutario, dollaro e
yen sono poco mossi, ma la valuta giapponese resta non lontano dal picco
di sei settimane di 107,49 nei confronti del biglietto verde. A Tokyo il
Nikkei 225 chiude comunque in rialzo dello 0,51% (ha fatto peggio
l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dello 0,38%). Sul fronte
macroeconomico, l’indice della fiducia dei consumatori in Giappone è
rimasto stabile in marzo sui 44,3 punti già segnati in febbraio (44,7 in
dicembre e gennaio). Il dato, sotto la soglia di 50 punti che separa
fiducia da pessimismo ormai dal marzo 2006, si confronta con l'incremento
a 44,6 punti stimato dagli economisti. In linea con la performance di
Tokyo è anche il guadagno intorno allo 0,50% del Kospi di Seoul.
Migliore piazza della regione è
quella di Hong Kong, che ha sfiorato un rialzo del 2% in intraday, anche
se il recupero è considerato tecnico dagli osservatori, visto che arriva
dopo tre ottave consecutive di declino. Da segnalare il crollo superiore
al 40% segnato nel corso della giornata da Rusal, dopo che il colosso
dell'alluminio di Oleg Deripaska è finito nel mirino di Washington, che
venerdì ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia (colpendo in
particolare diversi oligarchi vicini a Vladimir Putin e le loro società).
A circa un'ora dallo stop alle contrattazioni, lo Shanghai Composite
guadagna circa lo 0,20% mentre lo Shanghai Shenzhen Csi 300 si muove tra
alti e bassi intorno alla parità.
Moderato apprezzamento (intorno
allo 0,10%) anche per lo Shenzhen Composite. A Sydney è invece stato
dello 0,35% il progresso segnato dall'S&P/ASX 200 in chiusura.
|
|
Servizio CFD, il tuo capitale è a rischio
|
|
MERCATI EUROPEI
|
Borse europee positive, sugli
scudi Deutsche Bank
Le principali Borse europee hanno
aperto la prima seduta della settimana in rialzo in scia all'andamento
positivo dei mercati asiatici. L'indice Stoxx Europe 600 guadagna lo
0,2%, il Dax30 di Francoforte lo 0,6%, il Cac40 di Parigi lo 0,2%, il
Ftse100 di Londra lo 0,3%.
Il segretario al Tesoro Usa,
Steven Mnuchin, ha detto che gli Stati Uniti continueranno a dialogare
con la Cina per evitare una guerra commerciale.
Tra i titoli in evidenza Novartis
+0,05%. Il gruppo farmaceutico ha comunicato di avere siglato l'intesa
per acquisire l'americana AveXis per 8,7 miliardi di dollari in contanti.
La big pharma elvetica ha offerto 218 dollari per azione della società
dell'Illinois specializzata in terapie genetiche.
Kering -0,5%. Il gruppo del lusso
ha messo sul mercato Volcom, il marchio californiano (focalizzato sugli
sport con le "tavole": skateboard, snowboard, surf) acquisito
nel 2011 per 608 milioni di dollari.
Deutsche Bank +3%. La banca
tedesca ha annunciato la nomina con effetto immediato di Christian Sewing
come nuovo chief executive. L'attuale numero uno John Cryan, che guidava
DB dal maggio 2016, lascerà la società a fine mese. Sewing, in Deutsche
Bank dal 1989, faceva parte del managing board dal gennaio 2015.
Sul fronte macroeconomico in
Germania il surplus della bilancia commerciale a febbraio 2018 si e'
attestato a 18,4 miliardi di euro da 19,8 miliardi rilevati nello stesso
periodo del 2017. In termini destagionalizzati, il saldo della bilancia
commerciale estera è in avanzo di 19,2 miliardi di euro.
L'Ufficio Federale di Statistica
(Destatis) ha inoltre riportato che le esportazioni sono cresciute del
2,4% rispetto a un anno fa e le importazioni del 4,7% nello stesso
periodo. Rispetto a gennaio le esportazioni sono diminuite del 3,2% e le
importazioni dell'1,3%.
APERTURA MERCATO
ITALIANO
Borsa italiana in progresso con
bancari e auto, Telecom ritraccia: FTSE MIB +0,60%.
Il FTSE MIB segna +0,60%, il FTSE
Italia All-Share +0,58%, il FTSE Italia Mid Cap +0,42%, il FTSE Italia
STAR +0,57%.
Mercati azionari europei positivi:
Euro Stoxx 50 +0,7%, DAX +0,8%, FTSE 100 +0,2%, CAC 40 +0,5%, IBEX 35
+0,9%.
Future sugli indici azionari
americani in recupero dopo i segnali di distensione del presidente
americano Trump nei confronti della Cina: S&P 500 +0,6%, NASDAQ 100
+0,8%, Dow Jones Industrial +0,7%. Le chiusure dei principali indici USA
nella seduta precedente: S&P 500 -2,19%, NASDAQ Composite -2,28%, Dow
Jones Industrial -2,34%.
Mercato azionario giapponese in
rialzo, il Nikkei 225 termina a +0,51%. Borse cinesi complessivamente
positive: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a +0,05%,
l'indice Hang Seng di Hong Kong al momento segna +1,2% circa.
Buon inizio di settimana per i
bancari con l'indice FTSE Italia Banche a +0,9%. L'EURO STOXX Banks segna
+0,8% con Deutsche Bank a +3,4% dopo che ieri il colosso tedesco ha
nominato con effetto immediato Christian Sewing nuovo CEO in sostituzione
di John Cryan. Positive UBI Banca (+1,7%), Bper Banca (+1,7%), UniCredit
(+0,9%).
Brilla Banco BPM (+2,0%).
L'a.d. Giuseppe Castagna nel fine
settimana ha ribadito che l'istituto è impegnato nel completamento
dell'integrazione tra Banco Popolare e BP Milano e non prevede quindi di
partecipare al processo di consolidamento del sistema bancario italiano
fino alla fine del 2019. Il manager ha dichiarato anche che per
l'esercizio in corso si attende buoni risultati sia in termini di utili
che di dismissioni di crediti deteriorati, circostanza che permetterebbe
alla banca di valutare il ritorno al dividendo.
Debole Telecom Italia (-1,2%, dopo
il +12% accumulato nelle due sedute precedenti in scia all'ingresso di
Cdp con quota fino al 5%) nell'ultimo giorno utile per la presentazione
delle liste per il cda in vista dell'assemblea del 4 maggio. Inoltre oggi
il board si riunisce per decidere eventuali azioni contro la decisione
dei sindaci di integrare l'ordine del giorno all'assemblea del 24 aprile
secondo quanto richiesto dal fondo Elliott: il presidente Bernabè
potrebbe proporre l'inammissibilità del voto relativo a revoca e nomina
dei nuovi amministratori.
Bene il settore auto con FCA
(+1,0%), Pirelli&C (+1,1%), Brembo (+0,6%), Ferrari (+0,9%),
Piaggio&C (+1,4%).
In verde Generali (+0,8%). Venerdì
a mercato chiuso Edizione srl (famiglia Benetton) ha comunicato di aver
superato il 3% del capitale della compagnia assicurativa, arrivando al
3,05%. In precedenza L'imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone
ha incrementato la partecipazione in Generali a circa il 4% del capitale.
Secondo il Corriere della Sera Edizione potrebbe salire al 5% e
Caltagirone al 6%.
Bel progresso per Danieli&C
(+1,1% a 22,65 euro, venerdì +3,46% a 22,40) in scia alle indicazioni
emerse dalla E&C Conference. Gli analisti di Equita focalizzano
l'attenzione sui segnali di accelerazione della produzione mondiale di
acciaio giunti negli ultimi mesi e le opportunità per il gruppo di
Buttrio che si celano dietro l'incremento del protezionismo (USA-Cina):
la conseguente regionalizzazione del mercato potrebbe infatti portare a
una riduzione delle dimensioni degli impianti produttivi, favorendo gli
stabilimenti di medio-piccola taglia in cui Danieli è leader.
|
|
Servizio CFD, il tuo capitale è a rischio
|
|
TITOLI DEL
GIORNO
|
Credito Valtellinese in deciso rialzo venerdì. Le
quotazioni sono salite fino a 0,1279 euro per poi stabilizzarsi in area
0,1245, comunque bene al di sopra della chiusura di giovedì a 0,12 euro.
A 0,124 i prezzi hanno incontrato la media mobile a 50 giorni, resistenza
che era stata testata senza successo dai massimi di gennaio ma che ora
potrebbe cedere alle pressioni dei rialzisti. Altre indicazioni positive
verrebbero al di sopra di 0,1340, dove transita la trend line ribassista
che parte dal top del 21 novembre scorso. Sopra quei livelli attesa la
ricopertura del gap ribassista del 15 febbraio a 0,1495 euro, con la
possibilita' di salire in caso di rottura fino in area 0,1830 almeno.
Solo discese al di sotto di 0,1160 potrebbero anticipare il ritorno sui minimi
di marzo a 0,09950 euro.
L'analisi del grafico di Danieli&C
evidenzia la correzione partita dal massimo pluriennale di inizio marzo a
24,50 euro e il test dei supporti a 21,50/21,60, corrispondenti al 50% di
ritracciamento del rialzo in essere da metà novembre. Venerdì il titolo è
rimbalzato su questi riferimenti ma con volumi non brillanti: occorre
quindi attendere il superamento di 22,90 per ipotizzare un tentativo di
ritorno sui 24,50, resistenza oltre la quale si aprirebbero spazi di
ascesa fin sui 26,94 almeno (massimo di febbraio 2014). L'eventuale
violazione di 21,50/21,60 decreterebbe invece la riattivazione del
movimento discendente verso 20,80/20,90, ex resistenza e ritracciamento
di Fibonacci del 61,8%, ora supporto decisivo per scongiurare il ritorno
sul minimo di novembre a 18,64.
Buona performance per DiaSorin.
Graficamente Diasorin è tornata ad attaccare con decisione la resistenza
in area 74, media mobile a 200 giorni. Oltre questo riferimento e al
superamento di area 75, punto di passaggio di un’altra media mobile a 100
giorni, il titolo potrebbe riaffacciarsi sugli ostacoli tenaci a 80 euro,
decisivi per rilanciare le proprie ambizioni di crescita nel lungo
termine. Sotto area 70, minimi del 19 e 26 marzo, rischio di
rivisitazione dei minimi di marzo a circa, dove transita anche la linea
che sale dai minimi di febbraio 2016.
DATI MACRO ATTESI
Lunedì 9 Aprile 2018
01:50 GIA Bilancia partite
correnti feb;
07:00 GIA Indice fiducia
consumatori mar;
07:00 GIA Indice osservatori
economici mar;
08:00 GER Bilancia commerciale
feb;
09:30 GB Indice Halifax (prezzi
abitazioni) mar;
10:30 EUR Indice Sentix (fiducia
investitori) apr.
|
|
Servizio CFD, il tuo capitale è a rischio
|
|
HEADLINES
|
Giappone: fiducia consumatori
stabile a 44,3 punti in marzo
Secondo quanto comunicato
dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, l’indice della fiducia dei
consumatori in Giappone è rimasto stabile in marzo sui 44,3 punti già
segnati in febbraio (44,7 in dicembre e gennaio). Il dato, sotto la
soglia di 50 punti che separa fiducia da pessimismo ormai dal marzo 2006,
si confronta con l'incremento a 44,6 punti stimato dagli economisti.
Giappone: surplus partite correnti
in calo del 28,7% annuo
Secondo quanto comunicato dal
ministero delle Finanze nipponico, il surplus delle partite correnti del
Giappone è cresciuto in febbraio a 2.076 miliardi di yen, più che
triplicato dai 607 miliardi di gennaio (792 miliardi in dicembre). Il
dato segna però un calo del 28,7% rispetto ai 2.814 miliardi del febbraio
2017 ed è inferiore ai 2.196 miliardi attesi dagli economisti.
Crollo del 40% a Hong Kong per
Rusal su nuove sanzioni Usa
Rusal è andata a fondo a Hong
Kong, dopo che il colosso russo dell'alluminio di Oleg Deripaska è finito
nel mirino degli Usa. Venerdì Washington aveva infatti comunicato nuove
sanzioni nei confronti della Russia, per "attività maligne" che
comprendono le vicende di Crimea, Siria e Ucraina. A farne le spese sono
stati diversi oligarchi vicini a Vladimir Putin (tra cui lo stesso
Deripaska), 12 società da loro controllate e 17 funzionari del Cremlino.
Rusal, che aveva già chiuso con un crollo del 17,73% la seduta di venerdì
a Mosca (mentre la holding di Deripaska En+ Group aveva perso il 20,90% a
Londra), ha toccato una flessione superiore al 40% in intraday a Hong
Kong.
Cina: riserve estere cresciute in
marzo oltre il consensus
Secondo quanto comunicato sabato
dalla People’s Bank of China, in marzo le riserve in valute estere di
Pechino sono tornate a crescere, successivamente al primo declino
registrato in febbraio dopo dodici mesi consecutivi in espansione,
attestandosi a 3.143 miliardi di dollari contro i 3.134 miliardi
precedenti (3.162 miliardi in gennaio) e i 3.140 miliardi del consensus
di Reuters.
Russia: tasso d'inflazione
cresciuto al 2,4% annuo in marzo
Secondo quanto comunicato venerdì
dalla Rosstat, l’agenzia ufficiale di statistica di Mosca, in marzo il
tasso d'inflazione è cresciuto in Russia al 2,4% annuo dal 2,2% registrato
in gennaio e febbraio (2,5% in novembre e dicembre), in linea con il
consensus. Su base mensile, rettificata stagionalmente, l’inflazione è
invece cresciuta dello 0,3% contro lo 0,2% di febbraio (0,3% era stata
anche la lettura relativa a gennaio), anche in questo caso in linea con
le attese degli economisti.
Evans (Fed) fiducioso su
raggiungimento target inflazione
Charles Evans, il president della
Federal Reserve (Fed) di Chicago considerato una delle
"colombe" dell'istituto centrale di Washington, ha dichiarato
sabato di essere fiducioso che l'inflazione raggiunga il target del 2% e
che il graduale rialzo dei tassi d'interesse Usa sia appropriato.
"Sono ottimista sul fatto che arriveremo al 2% e sarebbe
sorprendente se non lo facessimo. Voglio solo essere sicuro che ciò
avvenga", ha detto. "In tale contesto, un graduale aumento del
range dei tassi d'interesse è appropriato", ha aggiunto. "La
politica fiscale è stata molto più favorevole a un'ulteriore crescita e
quindi la necessità di una politica monetaria accomodante è minore di
quanto fosse prima", ha spiegato alla stampa a margine
dell'University of Chicago Graduate China Forum. Evans non è quest'anno
membro votante del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione
della Fed che si occupa di politiche monetarie).
Disclaimer
Le presenti informazioni sono
state redatte con la massima perizia possibile in ragione dello stato
dell'arte delle conoscenze e delle tecnologie; la loro accuratezza e la
loro affidabilità non sono comunque in alcun modo e forma fonte di
responsabilità da parte di Financial Trend Analysis S.r.l. nè di alcuno.
Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza
finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di
natura standardizzata e generale e non costituiscono pertanto una precisa
raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli
strumenti finanziari analizzati. FTA Online non è e non sarà responsabile
di qualsivoglia perdita o danno in cui si possa incorrere in seguito
all'affidamento sul contenuto dell'analisi. Si ricorda che le analisi
fornite non costituiscono un'indicazione utile delle prospettive future
degli strumenti finanziari esaminati; si ra mmenta inoltre, che i Mercati
Finanziari sono estremamente volatili e gli investitori possono incorrere
in elevate perdite che, nel caso di utilizzi di margini, possono
uguagliare o superare l'investimento originario. FTA Online svolge ogni
sforzo affinché le informazioni contenute in questo report siano
accurate, ma non si assume la responsabilità per errori, ritardi o
qualsiasi forma di imprecisione delle informazioni contenute. Eventuali
decisioni di investimento che ne dovessero conseguire sono assunte, da
parte dell'utente, in piena autonomia ed a proprio esclusivo rischio.
|
|
Servizio CFD, il tuo capitale è a rischio
|
|
|
|
|
|
Nessun commento:
Posta un commento