Saldo negativo per l'S&P 500 che arretra dell'1,34% a 2634,56 punti, inviando nuovi segnali di stanchezza. Sul grafico dell'indice americano si stanno formando pattern ribassisti che potrebbero, in caso di violazione definitiva della media mobile a 200 giorni in area 2600, sfociare in una correzione con obiettivo sui minimi di febbraio a 2530 circa.
In caso di cedimento anche di quei livelli il quadro grafico si deteriorerebbe ulteriormente prospettando una estensione del ribasso verso 2467 punti circa per la chiusura del gap dell'11 settembre e livello pari al 38,2% di ritracciamento del rialzo visto da inizio 2016. Per il momento tuttavia la flessione non modifica il quadro grafico di fondo, con i prezzi che stanno consolidando il rialzo degli ultimi due anni muovendosi tra due linee convergenti.
Reazioni da area 2600 prospetterebbero invece un nuovo attacco alle resistenze posizionate in area 2740/2750, trend line che scende dai record di gennaio, oltre la quale gli obiettivi si posizionerebbero a circa 2800 punti ed eventualmente a 2820 circa.
In caso di cedimento anche di quei livelli il quadro grafico si deteriorerebbe ulteriormente prospettando una estensione del ribasso verso 2467 punti circa per la chiusura del gap dell'11 settembre e livello pari al 38,2% di ritracciamento del rialzo visto da inizio 2016. Per il momento tuttavia la flessione non modifica il quadro grafico di fondo, con i prezzi che stanno consolidando il rialzo degli ultimi due anni muovendosi tra due linee convergenti.
Reazioni da area 2600 prospetterebbero invece un nuovo attacco alle resistenze posizionate in area 2740/2750, trend line che scende dai record di gennaio, oltre la quale gli obiettivi si posizionerebbero a circa 2800 punti ed eventualmente a 2820 circa.
(CC )
Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
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