E’ da giugno che sono liquido con il 60% circa del portafoglio dopo una cavalcata in trend di parecchi mesi, su diversi numeri della rubrica ipotizzavo la stanchezza del listino segnalando prima il gap aperto, poi il canale rialzista interrotto e ora quota 20.000.
Sembra infatti questo il prossimo baluardo difensivo dei tori che, lentamente ma in maniera inesorabile, hanno visto le loro fila assottigliarsi, caduti sotto gli artigli degli orsi che, memori della strategia utilizzata da Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore, colpiscono e si ritirano. Una strategia di continuo logoramento che porta i suoi frutti a chi sa coglierne l’inizio e sfruttarne la fine, questi movimenti spesso si concludono con uno spike di prezzo notevole e, in questo caso, atteso al ribasso. Questo è il motivo principale per cui non ho avuto fretta di riempirmi nuovamente il portafoglio, certo l’attesa è sempre poco gratificante e non è per tutti, occorre una visione di insieme chiara e saper immaginare i possibili scenari futuri. L’immaginazione è una grande qualità per un trader, poter ipotizzare scenari probabili è fondamentale, come pure distruggerli e modificarli in corso d’opera, una differenza con la previsione sottile ma netta. I ribassi settimanali si sono fatti via via più audaci e le reazioni più timide, alla fine anche il trading system di lungo periodo se n’è accorto e ha indicato la chiusura del long aperto a ottobre 2013 che da mesi seguiamo. Da lunedì chiuderà il trade e si girerà short. Quali considerazioni tecniche fare quindi? La migliore strategia era, e fortunatamente è stata adottata, quella di uscire progressivamente dalle posizioni alle prime avvisaglie di stanchezza dei tori, così è stato a giugno quando la resistenza è stata debolmente testata. Al test del gap up aperto andavano ancora assottigliate le posizioni e con l’uscita del canale ci si doveva trovare in portafoglio solo asset a rischio ridotto. Posizioni short di lungo? Un azzardo sui massimi, nessun segnale di periodo ora, ma un TS è un TS e si deve seguire. Certo se qualcuno vuole rischiare, ts a parte, sulla mancanza di tenuta dei 20.000 con possibile obiettivo a 19200 ci sono diverse possibilità da percorrere, le riassumo in queste due:
1) Vendita di un future sul FTSE MIB (massima efficienza ma costi molto elevati sia per il contratto che per i margini)
2) Acquisto di un certificato benchmark a leva di tipo PUT sull’indice (minore efficienza ma costi infinitesimali rispetto al futures)
Qui si tratta di posizioni da gestire con la personale propensione al rischio, in caso di un futures l’acquisto è semplice e l’imbarazzo della scelta molto limitato. In caso del certificato benchmark la cosa è diversa, ci sono molte alternative possibili, un ripasso è d’obbligo… Cos’è un certificato benchmark? Benchmark Certificates a leva
«Il coraggio più sicuro è quello che nasce da una reale conoscenza del rischio da affrontare,
mentre quello che proviene dall'incoscienza è tanto pericoloso quanto la vigliaccheria.» (Herman Melville - dal libro "Moby Dick") Questa tipologia di certifcates è forse la più semplice da comprendere ma, forse, è anche la più speculativa disponibile. Un benchmark certificates a leva è infatti capace di amplificare guadagno e perdite seconda la leva scelta ma, a differenza dei Turbo o dei Minifutures non possiede alcuno stop loss, nessuna rete di protezione che protegga il trader dalla propria posizione. E non è certamente un difetto perché così è possibile costruire una personale strategia di uscita. Essendo uno strumento derivato la propria quotazione "deriva" da un sottostante, se quest'ultimo aumenta di valore lo farà anche il certificato, se diminuisce di valore ugualmente il certificato si deprezzerà. Questa correlazione è a leva e quindi il movimento sarà amplificato dalla leva disponibile. Se, ad esempio, un certificato di questo tipo ha una leva 3X le variazioni del sottostante saranno amplificate per 3 volte, un rialzo del 10% produrrà una performance del 30% del certificato e, ugualmente, una perdita del 10% produrrà un deprezzamento del 30% del certificato. In questo caso lo schema di funzionamento del certificato sarà questo: Andamento di un benchmark a leva 1x long Andamento di un benchmark a leva 1x short
Per riuscire a replicare il proprio sottostante questo certificato è composto da un'opzione call con strike pari a zero, in nessun caso si potrà perdere più di quanto è stato investito.
Poiché il sottostante di questi certificati può essere un indice, una materia prima (spot e future), un tasso di cambio o un titolo governativo espresso in dollari o in altra valuta, un investitore potrebbe sobbarcarsi anche il rischio valuta. Generalmente, per ovviare a questo problema, occorre scegliere certificati di tipo "Quanto" che possiedono una copertura del rischio cambio a scadenza, anestetizzando, di fatto, il rischio cambio se il sottostante è in valuta diversa dall’Euro. Sono stati inoltre creati anche i benchmark a leva inversa e quindi short, un calo del sottostante in questo caso si tradurrà in un apprezzamento del certificato. Ricapitolando le caratteristiche di questo certificato "replicante" sono:
· Effetto sulla quotazione: replicano l'andamento del sottostante a leva, anche inversa.
· Protezione dell’investimento: Nessuna, il prodotto replica la performance del sottostante. · Sottostanti: Indici, materie prime (spot e future), tassi di cambio e titoli governativi. · Durata: Fino a 5 anni. · Orizzonte temporale dell’investimento: Breve o medio termine. · Obiettivo dell’investimento: Trarre profitto dal movimento del sottostante. · Principali vantaggi: Investimento minimo molto contenuto, anche inferiore ai 100€. Permettono di investire anche su strumenti di difficile accesso per l'investitore privato. · Principali svantaggi: Sono privati dei dividendi (se disponibili). Segue un esempio di Benchmark Certificates sull'indice FTSEMIB, i primi due sono SHORT a leva 7, 5 e 3. INDICI A LEVA
Prezzi degli strumenti UniCredit aggiornati in tempo reale.
Le voci da conoscere sono: · Il codice ISIN è il codice identificativo dello strumento, con questo codice si può acquistare il certificato proprio come qualsiasi altro strumenti finanziario quotato in Borsa. · Il sottostante è l'indice associato al certificato, in questo caso, anche se si tratta sempre di FTSEMIB, ci sono 4 indici diversi, short leva 3 e 5, long leva 3 e 5. Ogni certificato ha, anche in funzione della leva, un prezzo diverso da quello del FTSEMIB ma ne replica i movimenti per 3 o 5 volte. · Il valore sottostante è il prezzo dell'indice di riferimento. · La scadenza è il termine massimo di vita del certificato. A differenza dei futures non ci sono da fare dei rollover ogni trimestre per mantenere una posizione ma se il sottostante è un futures il prezzo risente dei costi connessi al rollover. · Il multiplo indica la quantità di sottostante controllata da un singolo certificato. · Denaro è la prima proposta in acquisto. · Lettera è la prima proposta in vendita. · Var % è la variazione percentuale del certificato rispetto al giorno precedente. · KV5, sigla di KILOVAR5, è una misura statistica del rischio. Si presenta come un numero che varia da 0 a 1000, maggiore il numero e maggiore sarà il rischio. Grazie al KILOVAR si ha a disposizione una immediata e sintetica misura del rischio permettendo la comparazione di prodotti diversi.
Ovviamente i certificati a leva sono disponibili anche su altri sottostanti e precisamente:
· Eurostoxx50 · Dax · Cac40 Sempre a leva 3x, 5x e 7x. In caso di short su livelli non particolarmente sensibili conviene ridurre il rischio con un 3x, nei livelli chiave e con un trend iniziato è possibile utilizzare il 5x o il 7x. Ovviamente se il trade short dovesse riguardare dei movimenti intraday è preferibile utilizzare il 7x anche se tutti garantiscono la perfetta replica in intraday, nel multiday la cosa è leggermente diversa, avremo modo di approfondire questo aspetto in seguito. Per chi vuole quindi sfruttare un possibile ribasso o coprire parzialmente il portafoglio questi strumenti sono l’equivalente economico del future sul ftse mib, a partire da una manciata di euro a contratto… 16 titoli per 16 occasioni Lo scorso numero della rubrica vi ho introdotto i nuovissimi TOP BONUS PLUS, vi ripropongo una veloce descrizione: Top Bonus Plus Nei TOP BONUS la condizione che disattiva il pagamento del bonus (il raggiungimento del prezzo barriera) si deve verificare SOLO a scadenza del certificato e non durante la vita dello stesso. Non è una differenza da poco rispetto al bonus cap normale. Generalmente si scelgono orizzonti temporali da 3 mesi a 1 anno con barriere distanti 20-30 punti percentuali. I rendimenti maggiori però si ottengono con Top Bonus dove la barriera è potenzialmente "saltata" ma, in caso di rimbalzo, potrebbe riattivarsi pagando il bonus. E' il caso appena visto di TOD'S. Sono stati però creati dei Top Bonus particolari, chiamati PLUS che hanno delle interessanti condizioni aggiuntive. Per prima cosa la barriera, posta a distanza molto ravvicinata dal sottostante, qualche punto percentuale. E quindi rendimento potenziale interessante visto il rischio che la barriera si disattivi a scadenza. Ma c'è un plus in cambio della barriera molto ravvicinata, il BONUS verrà pagato in ogni caso. Anche se la barriera dovesse saltare. Certo, in questo caso il certificato scenderà di prezzo come un normale Top Bonus, ma il bonus ridurrà considerevolmente il loss in caso di evento barriera. Non male, decisamente interessanti. Unicredit ne ha emessi 16, scadono tutti a dicembre 2014 tranne Intesa San Paolo che scade a febbraio 2015. Segue la lista con barriera e scadenza.
Vale la pena osservare attentamente questa nuova tipologia di certificates, non mancheranno interessanti occasioni.
IL PORTAFOGLIO IN CERTIFICATES
Portafoglio certificati pieno al 40% Pazienza, attesa. Diamo un'occhiata ai certificati ancora aperti, dopo le chiusure del 2014.
Chiusure del 2014: DE000HV78AC8 Equity Protection su SNAM chiusa il 18 marzo 2014 a 112,94 +11,32% di profitto in 5 mesi NUOVE CHIUSURE giugno 2014
Codice isin: DE000HV8A3A1, Bonus CAP su BANCO POPOLARE acquistato il 23 febbraio e portato a scadenza il 20 giugno a 113,5 +17% di profitto in circa 4 mesi.
Codice isin: DE000HV8A7C8, Top Bonus su BANCO POPOLARE acquistato il 23 febbraio e portato a scadenza il 20 giugno a 112,5 +18% di profitto in circa 4 mesi.
Codice isin: DE000HV8A265, Bonus CAP su BANCA POPOLARE MILANO acquistato l'8 gennaio e portato a scadenza il 20 giugno a 115 +13% di profitto in circa 6 mesi.
Codice isin: DE000HV8A3L8, Bonus CAP su FINMECCANICA acquistato IL 31 gennaio e portato a scadenza il 20 giugno a 115 +5% di profitto in circa 5 mesi.
Codice isin: DE000HV8A6M9, Bonus CAP su MONTEPASCHI acquistato a febbraio e portato a scadenza il 20 giugno a 115 +5% di profitto in circa 4 mesi.
Tutti i trade chiusi sono stati aperti senza un rischio particolarmente alto, le barriere erano distanti o si trattava di top bonus. Una serie di trade chiusi in profitto molto interessante, da inzio 2014 sono 6 i prodotti chiusi. E aperti in tempo reale.
La view per il 2014 è moderatamente rialzista e quindi prediligo i Top Bonus o i bonus cap distanti dalla barriera di disattivazione. Al momento i titoli in portafoglio sono:
1) STM (peso 10)
STM2) Finmeccanica (peso 5 x2) 1/3 USCITO 3) Ansaldo (peso 5) 4) ENEL (peso 10) Sono quindi posizionato con il 40% della liquidità destinata al portafoglio (ricordo che ogni certificato ha un peso massimo pari al 10% della quota a loro destinata). Un Top Bonus (più adatti in un contesto rialzista di lungo e ribassista di breve rispetto ai Bonus Cap). Vi ripropongo i dettagli: Codice isin: DE000HV8AZY5 Prezzo: 90,45 Peso 10 Scadenza 5-12-2014 Bonus a 117 Barriera a 4,935 Rendimento atteso a scadenza: circa il 30% Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
Questo certificato sta andando molto bene, queste le quotazioni aggiornate: Il profitto attuale è già molto buono, circa il 25% in pochi mesi. Il titolo sta scendendo ma la barriera è a 4,935, ben distante dai 6,435 del titolo. Tuttavia i prezzi del titolo erano a 7,35 poche settimane fa ed è quindi opportuno pianificare una strategia di uscita anche se si tratta di un Top Bonus. Non intendo portarlo in loss e quindi chiuderò la posizione al raggiungimento di quota 5,90 del titolo.Finmeccanica 31 gennaio 2014 Un Top Bonus, questi i dettagli: Codice isin: DE000HV8A7N5 Prezzo: 100,35 Peso: 10 Scadenza: 05-12-2014 Bonus a 117 Barriera a 5,832 Rendimento atteso a scadenza: circa il 17% Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto. Top Bonus:
La barriera è a 5,832 con il titolo che quota 7,17, il profitto attuale è di circa il 10%, per una posizione aperta il 31 gennaio non è male considerando il basso rischio subito. Strategia di uscita? Non c'è da preoccuparsi fino a quando il titolo resta sopra i 6,5 euro. E l'altra scadenza?Codice isin: DE000HV8A6E6 Prezzo: 103 Peso: 5 Scadenza: 05-12-14 Bonus a: 121 Barriera a: 4,86 Rendimento atteso a scadenza: rendimento potenziale 18% circa in 11 mesi BONUS CAP:
Qui il profitto è del 12% circa, la barriera è distantissima, a 4,86, non è necessario impostare strategie di uscita su questi livelli. Qui il tempo gioca fortemente a nostro favore. Attendiamo.Ho scelto di differenziare scadenze, basi e tipologia di bonus pesando normalmente il top bonus e dimezzando il peso dei due bonus cap (1 uscito a giugno). Ansaldo: 14 febbraio 2014 - Top Bonus
Codice isin: DE000HV8A7A2 Prezzo: 96,66 Peso: 5 Scadenza: 05-12-14 Bonus a: 112 Barriera a: 7,668 Rendimento atteso a scadenza: rendimento potenziale 16% circa in 11 mesi Lo peso la metà degli altri certificates ma è molto interessante. La barriera è a 4 punti% dal prezzo del titolo ma si tratta di un top bonus che comperiamo sotto i 100. Graficamente il titolo sta testando una resistenza ed è quindi possibile che storni. Ma quando non lo è dopotutto? Peso 5 anche se si tratta di un Top Bonus, per gli amanti del rischio... Qui il profitto è di una manciata di punti percentuali e quindi è ancora potenzialmente ottimo anche per chi non l'ha preso. Ma è rischioso perchè la barriera è vicina alla quotazione del titolo, 7,688 e 8. Il rendimento potenziale è ottimo. Mancano 5 mesi alla scadenza.ENEL: 17 febbraio 2014 - Cash Collect
Prezzo: 104,7300 Peso: 10 Scadenza: 17-02-14 Cedola: 10 Barriera a: 2,5928 Rendimento atteso a scadenza: rendimento potenziale 5% circa in 11 mesi. Profitto di un paio di punti, cedola attesa tra qualche mese. Mantengo.TOD's Un Top Bonus (più adatti in un contesto rialzista di lungo e ribassista di breve rispetto ai Bonus Cap). Vi ripropongo i dettagli: Codice isin: DE000HV8BB87 Prezzo: 88,01 Peso 5 Scadenza 5-12-2014 Bonus a 119 Barriera a 96,1 Rendimento atteso a scadenza: 23% Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
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Fonte: OCCASIONI & TRADING
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