Il
Consiglio d'Amministrazione di Eni ha autorizzato l'investimento per la prima
fase dello sviluppo della scoperta di Coral (progetto Coral South) situata
nelle acque profonde del Rovuma Basin (Area 4), nell'offshore del Mozambico. Il
progetto, il cui Piano di Sviluppo era stato approvato dall'Autorità del
Mozambico lo scorso febbraio, prevede la realizzazione di 6 pozzi sottomarini
collegati a un impianto di produzione galleggiante FLNG (Floating Liquefied
Natural Gas) con una capacità di liquefazione di oltre 3,3 milioni di
tonnellate di gas naturale all'anno, equivalenti a circa 5 miliardi di metri
cubi. Eni è operatore dell'Area 4 e ha una partecipazione indiretta del 50%
detenuta attraverso Eni East Africa (EEA), la quale possiede il 70% dell'Area
4.
Il giacimento Coral, scoperto a maggio 2012 e delineato nel 2013, contiene circa 450 miliardi di metri cubi di gas in posto. A ottobre, Eni e i partner del l'Area 4 hanno firmato un accordo con BP per la vendita dell'intero ammontare dei volumi di gnl prodotti da Coral South, per un periodo di oltre vent'anni. Questo, oltre a essere il primo accordo relativo alla vendita di gnl mozambicano finora siglato nel Paese, rappresenta il primo concreto sviluppo verso la valorizzazione dei 2400 miliardi di metri cubi di gas scoperti nell'Area 4.
Redazione Finanzaonline redazione@finanzaonline.com
Il giacimento Coral, scoperto a maggio 2012 e delineato nel 2013, contiene circa 450 miliardi di metri cubi di gas in posto. A ottobre, Eni e i partner del l'Area 4 hanno firmato un accordo con BP per la vendita dell'intero ammontare dei volumi di gnl prodotti da Coral South, per un periodo di oltre vent'anni. Questo, oltre a essere il primo accordo relativo alla vendita di gnl mozambicano finora siglato nel Paese, rappresenta il primo concreto sviluppo verso la valorizzazione dei 2400 miliardi di metri cubi di gas scoperti nell'Area 4.
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